Il respiro dell’autunno

Il respiro dell’autunno

Posted on October 14th, 2000 / / 22 Comments
Affinità & Cuore / Feeling at 1:24 pm

È sera. La stanza è avvolta da una quiete densa, un silenzio che pesa, che respira insieme a me. La luce stanca del sole si ritira, e con essa ogni rumore, ogni pensiero che non sia mio. Solo l’ombra delle cose, il respiro dell’autunno, che fa ballare le foglie cadute fuori dalla finestra, si insinua nel mio angolo. E in questo spazio sospeso, ci sono loro, i libri. Gli oggetti più veri che possiedo, che mi parlano, mi avvolgono, mi accarezzano come una lingua antica che ancora non so pronunciare. Ma loro mi conoscono, lo fanno. Io, che cammino per strade di parole, oggi cammino tra le pagine di questi volumi, che sono più di carta, sono essenza. Il primo, il più prezioso, è Il nome della rosa di Umberto Eco. Non è solo un giallo storico. È un respiro lento, un giro di chiave che mi fa rabbrividire. Ogni parola è un passo nel labirinto di un monastero che non ha tempo, che è avvolto da nebbie antiche e da sospetti che camminano tra le mura di pietra. Mi perdo in quelle pagine, sento il freddo della biblioteca, il peso dei secoli che mi schiacciano. È come entrare in un sogno che sa di morte e di rivelazione, dove ogni silenzio parla più forte della voce. Eco mi trascina, pagina dopo pagina, e non posso fare altro che seguirlo, aspettando la verità che si nasconde, quella verità che non è mai ciò che sembra. E mentre mi immergo in questo mistero, sento la solitudine della ricerca. La solitudine che è la mia compagna di viaggio, che non tradisce mai.

Accanto a lui, Nietzsche, con La nascita della tragedia. Un libro che non è solo un saggio, ma una guerra dichiarata. Ogni sua parola è un pugno, ogni frase una sfida. Mi prende, mi scuote, mi fa sentire quella tensione ancestrale che attraversa l’essere umano. L’apollineo e il dionisiaco, l’ordine e il caos, la bellezza e la distruzione. Ogni capitolo è un duello con il mio spirito, una domanda che risuona forte, che non smette mai di urlare: cos’è davvero l’arte? Cos’è il dolore che ci fa sentire vivi? Nietzsche mi porta ad affrontare il mio essere in modo spietato. E in questo autunno, che è sospeso tra l’addio e il ritorno, mi ritrovo a confrontarmi con il mio lato più oscuro, quello che non avevo mai osato guardare. Ogni pagina che sfoglio è un viaggio, ma non è mai solo il viaggio in un libro. È il viaggio in me stessa, nel mio corpo che sente, nei miei occhi che cercano, nelle mani che tremano mentre toccano la carta. L’autunno, con la sua luce che si abbassa, diventa il mio spazio interiore, dove tutto è sospeso, dove ogni cosa trova il suo posto. I libri sono i miei specchi, riflettono quello che sono, ma anche quello che potrei essere, quello che voglio diventare. E mi abbandono a questa riflessione, senza resistenza, perché so che è solo qui, in questo respiro d’autunno, che posso veramente vedere.

E nel sottofondo, le note di The Message dei Grandmaster Flash & The Furious Five suonano come un’eco. Un ritmo che incalza, che mi accompagna mentre scrivo, mentre mi perdo nelle righe di queste storie. La musica, come la lettura, non ha mai fine. È un viaggio che non smette di scuotermi, di mostrarmi ciò che non so di me. E mentre danzo tra le parole, ogni nota mi sussurra una verità, una verità che non voglio ignorare. L’autunno è il tempo in cui tutto diventa riflessione, in cui il passato si mescola al presente e il futuro si fa sempre più incerto. Ma in questo spazio, tra i libri e la musica, trovo la mia casa. La mia terra. La mia essenza.

E mentre il crepuscolo avanza, la stagione cambia. E io continuo a cercare. Cosa troverò alla fine di questa navigazione?

THE END.
Remember me,
Eclipse

22 Responses


  1. Sakura84 (Hikari)

    Quello che scrivi è così bello, sembra di essere immersi in una poesia. C’è una delicatezza nelle tue parole che mi fa pensare a un tramonto giapponese, silenzioso e profondo. Il tuo post mi ha fatto pensare a come l’autunno in Giappone porti una riflessione simile. La quiete che descrivi è come quella che senti quando cammini sotto gli alberi che perdono le foglie. Le parole hanno davvero una forza incredibile. La tua scrittura mi incanta ogni volta.

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  2. Eclipse

    Hikka, ti ringrazio davvero per la tua sensibilità. Mi fa piacere che le mie parole ti abbiano ricordato un tramonto giapponese. La bellezza dell’autunno è davvero universale, e sapere che hai sentito questo legame mi emoziona. Grazie di cuore.

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  3. EmaRiviera

    Mi ha colpito molto il tuo modo di raccontare l’autunno. Il silenzio che ci regala questa stagione è il momento perfetto per fermarsi a riflettere, non lo trovi? Le parole che hai scritto sono come un respiro che ci avvolge. Ti ringrazio per aver condiviso questo momento di calma con noi.

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  4. Eclipse

    Ciao EmaRiviera, grazie per queste parole così gentili. Il silenzio dell’autunno può davvero essere un invito a fermarsi, ed è bello sapere che anche tu hai trovato quella calma che tanto cerchiamo. Ti abbraccio.

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  5. IronVox

    Sinceramente non sono tipo da riflessioni troppo lente, ma non posso non apprezzare la bellezza di ciò che scrivi. C’è una forza in queste parole che mi fa pensare che, forse, fermarsi ogni tanto non è poi così male. Mi fai vedere le cose da un altro punto di vista, e questo è un buon motivo per continuare a leggerti.

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  6. Eclipse

    Ciao IronVox, grazie per aver trovato il tempo di leggere il mio post. Apprezzo il fatto che, pur avendo un approccio diverso, tu abbia colto la bellezza di questa riflessione. Ti saluto con affetto.

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  7. MetalManzoni

    Io leggo, ma non mi perdo così tanto in certe riflessioni. La realtà è che la vita è fatta di momenti, e se ti fermi troppo rischi di perderli. La poesia è bella, ma non basta per farci andare avanti. Devi guardare più in là di queste parole, nella concretezza. È solo così che si fa la differenza.

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  8. Eclipse

    Ciao MetalManzoni, rispetto molto la tua visione. È vero che la vita è fatta anche di azioni concrete, ma credo che ogni tanto fermarsi a riflettere possa aiutare a dare un senso alle nostre azioni. Ti ringrazio per il tuo punto di vista.

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  9. Alexiel

    Il tuo post mi ha colpito profondamente. Adoro il modo in cui riesci a catturare la magia del silenzio e del respiro dell’autunno. In ogni parola c’è una bellezza che risuona con me. Non posso fare a meno di pensare a quanto anche io senta la stessa connessione con i libri, quei compagni silenziosi che ci parlano senza voce. Grazie per aver condiviso questo pensiero così intimo, mi fa sentire meno sola nelle mie riflessioni.

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  10. Eclipse

    Ciao Alexiel, grazie di cuore per queste parole. Sono felice che tu abbia percepito questa connessione così profonda. I libri sono davvero una forma di rifugio e di compagnia, e sono contenta che anche tu li senta così. Ti abbraccio.

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  11. CuoreRoveto

    Molto bello, ma non riesco a fare a meno di pensare che siamo sempre a cercare un significato più profondo. A volte bisogna solo vivere. Il respiro dell’autunno è bello, ma la vita non si ferma. E se ci fermiamo troppo, rischiamo di perderci. Bisogna anche agire, no?

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  12. Eclipse

    Ciao CuoreRoveto, capisco quello che dici, e in effetti credo che agire sia fondamentale. Però penso che riflettere sul nostro percorso e sul nostro essere sia altrettanto importante. Grazie per il tuo commento.

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  13. GiuliaF

    Che bellezza… leggere questo post mi ha fatto sentire come se fossi nella tua stanza, accarezzata dalla luce soffusa e dal respiro dell’autunno. I libri sono davvero un rifugio. Il modo in cui parli di loro, quasi come se fossero esseri vivi, è qualcosa che mi tocca profondamente. Non vedo l’ora di leggere la parte successiva! Hai una sensibilità unica.

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  14. Eclipse

    Ciao Giulia, grazie di cuore per le tue parole così dolci. Mi fa piacere che tu abbia percepito questa intimità che cerco di trasmettere, e sono felice che ti senta parte di questo spazio. A presto!

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  15. Riot Brescia

    Boh, non capisco proprio tutta questa poesia. È solo autocommiserazione mascherata da belle parole. C’è troppo silenzio, troppo aulico. La vita è altro, ci sono tante cose da fare, non puoi stare lì a riflettere tutto il tempo, no? Mi sembra che ti stai perdendo nei pensieri.

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  16. Eclipse

    Ciao Riot, grazie comunque per il tuo commento. So che il mio stile non è per tutti, e comprendo che questa riflessione possa sembrare distante dalla frenesia che viviamo ogni giorno. Ma credo che a volte ci sia bisogno anche di fermarsi per ritrovare il senso delle cose. Ti saluto.

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  17. VibeZena

    Ogni tanto mi piace fermarmi e ascoltare il respiro dell’autunno, ma non sono mai troppo brava a entrare in questo tipo di stati d’animo. Però, devo dire che il tuo post mi ha fatto sentire davvero a casa. Forse un po’ di silenzio ogni tanto fa bene. Grazie per farmi vedere la bellezza di queste piccole cose.

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  18. Eclipse

    Ciao VibeZena, mi fa piacere che tu abbia trovato qualcosa di bello in queste parole. È sempre un piacere poter condividere questi piccoli momenti che, a volte, sembrano sfuggire ma che sono pieni di significato. Grazie a te.

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  19. Marcolino

    Sei brava a scrivere, ma onestamente mi sembra che stai cercando un po’ troppo un significato in ogni cosa. A volte la bellezza sta nel vivere senza troppi pensieri. La poesia va bene, ma se diventa un’ossessione non porta da nessuna parte.

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  20. Eclipse

    Ciao Marcolino, ti ringrazio per il tuo commento. Credo che la poesia, per quanto possa sembrare un po’ astratta, offra una visione diversa delle cose, e può arricchire il nostro vivere. Ma capisco il tuo punto di vista, ognuno ha il proprio modo di affrontare la vita. Grazie per aver espresso la tua opinione.

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  21. SoulAlessandra

    A volte mi sembra che le parole siano davvero tutte quelle che abbiamo per fermare il tempo, e tu le usi in modo incredibile. Il tuo post mi ha fatto pensare a quanto spesso mi sento persa nel silenzio, ma è proprio lì che trovo me stessa. Le tue parole sono un abbraccio. Mi hanno fatto sentire che non sono sola nella mia solitudine.

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  22. Eclipse

    Ciao SoulAlessandra, ti ringrazio per la tua riflessione così profonda e personale. Mi fa piacere che tu abbia trovato un po’ di conforto nelle parole che ho scritto. La solitudine, a volte, può essere un cammino di ritorno verso noi stessi. Ti abbraccio.

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