Il respiro della semplicità
Posted on May 4th, 2009 at 7:18 AM | Tags: Memoria | 14 CommentsCi sono momenti in cui ci perdiamo in un mondo che non è più il nostro.
Eppure, basterebbe fermarsi e respirare, per ritrovare la purezza di ciò che eravamo #
Le strade sono vuote questa mattina. Ma non lo erano allora, non quando avevo cinque anni e il mondo era un parco giochi senza fine. Mi viene in mente quella bambina con i capelli corti da maschiaccio, che pedalava senza paura, gli occhi spalancati sul mondo. Ogni cosa era un’avventura, e il traffico, il caos di cui parlano gli adulti, era solo un rumore distante, come un sussurro che non entrava mai nel mio piccolo mondo fatto di corse nel parco e risate a perdifiato. A cinque anni, tutto era un gioco, tutto era semplice, immediato. Non c’erano conti da fare, problemi da risolvere. La felicità era fatta di attese, quelle brevi, ma che sembravano estendersi nell’infinito.
Il cuore spezzato?. Quella parola non aveva alcun senso allora. Il cuore era un tamburo che batteva solo per risate, per sogni impossibili da spezzare. Un dolore per una sbucciatura al ginocchio si risolveva con una carezza e un bacio. Non c’era spazio per qualcosa che durasse più di un’ora. Il dolore non sapeva di eternità. Erano solo momenti che passavano e lasciavano il posto alla felicità del nuovo giorno. Ma dove è andato quel cuore? Dove sono finiti quei sorrisi puri, quelle attese senza paura?. I giorni da bambino, quelli che non tornano mai più. Crescendo, la vita diventa una lotta contro il tempo, contro la paura di non riuscire a fare abbastanza, di non essere abbastanza. Ci dimentichiamo della semplicità che ci faceva sorridere senza motivo. Ci dimentichiamo di come ogni fiore, ogni battito, fosse un miracolo a sé. Ogni passo verso l’età adulta sembra allontanarti un po’ di più da quella bellezza.
Quella bambina, che sono io, guardava il mondo come fosse un luogo perfetto. La felicità per lei era un atto di fede che non richiedeva spiegazioni. La mia felicità era in un gioco nuovo, nella promessa di una risata, in una carezza. Non sapevo che il mondo fuori avrebbe reso tutto più complicato, più pesante. Non avevo idea che le delusioni, le paure, le cicatrici emotive sarebbero arrivate. Ma c’era quella sicurezza: papà e mamma, con il loro amore che mi proteggeva da tutto, anche dal futuro che, allora, non esisteva ancora. Come posso tornare a quella purezza? Come posso fermarmi e sentire di nuovo il battito del cuore che non è ferito dalla vita? Non è facile. Crescendo impariamo a complicare tutto. Veniamo messi davanti a problemi che non avevamo previsto, e ci abituiamo alla paura, come se fosse una seconda pelle. Ma forse, la risposta è nel tornare a guardare il mondo con occhi di bambino. Non come una fuga, ma come una riscoperta.
C’è qualcosa di incredibile nell’imparare a vedere ancora la bellezza nelle piccole cose. Forse, non è mai troppo tardi per rivedere quel giardino segreto, per ascoltare di nuovo i sogni senza paura. C’è sempre una strada che ci riporta indietro, se solo scegliamo di seguirla. La felicità è ancora lì, da qualche parte, nascosta sotto il peso delle nostre complicazioni. Basta solo fermarsi un momento e ascoltarla. Ma ci fermiamo davvero mai? O ci lasciamo sopraffare dalla corsa, dalla paura di perdere tempo? Come possiamo ritrovare quella parte di noi stessi che abbiamo perduto? O forse, è proprio questo il vero obiettivo: non perderci mai più nella corsa, nei conti, nei “doveri”. Quando è stata l’ultima volta che ti sei fermato a sentire la bellezza della semplicità?
The End.
• Remember me •
• Eclipse •
Non ci credo… Quanta nostalgia in queste parole. Mi sembra di rivedere la mia infanzia con la stessa luce. La felicità era davvero così semplice allora. Mi chiedo: dove l’ho persa, quando è sfumata nella nebbia della vita adulta? Grazie per averci ricordato quanto fosse bello essere bambini, senza problemi.
Esatto, Luca.
La semplicità sembra svanire nel tempo, ma forse è sempre lì, nascosta.
Bisogna solo sapere dove cercarla.
Grazie per essere passato =)
Non capisco come puoi rimpiangere un tempo che non ha niente da offrire a chi è cresciuto. La vita adulta ha mille sfaccettature che i bambini non possono nemmeno immaginare. Crescere significa imparare a lottare, a trovare soluzioni. A me sembra che tu voglia fuggire dalla realtà.
Non si tratta di fuggire, Marta. Si tratta di riscoprire la bellezza delle piccole cose.
Di non dimenticare mai che la felicità non è solo nelle conquiste,
ma anche nei momenti di pace che, da adulti, ignoriamo. La lotta non è tutto.
Grazie per essere passata =)
A volte il mondo adulto è così pesante che non ci accorgiamo che stiamo perdendo tutto quello che rendeva speciale la nostra infanzia. Voglio dire… davvero, basta fermarsi un attimo? Non è così facile. Ma le tue parole mi fanno sperare che ci sia una via d’uscita.
Non è facile, Max, ma se non proviamo a fermarci, rischiamo di perderci completamente.
La bellezza non si trova sempre nella corsa, a volte si nasconde nei silenzi.
Grazie per essere passato =)
Leggendo questo post mi è venuta una gran tristezza. La mia infanzia non è stata come la tua, ma posso sentire la malinconia che hai descritto. La vita cambia, è vero, ma credo che nessuno possa mai davvero dimenticare l’innocenza dell’infanzia. Grazie per avermi fatto riflettere.
Non c’è da rattristarsi, Giorgia.
La malinconia è un segno che siamo ancora in grado di sentire.
E forse proprio quella parte di noi che ricordiamo ci può guidare verso una vita più semplice.
Non dimenticarla mai.
Ma non è un po’ sciocco pensare che possiamo tornare indietro nel tempo? La vita va avanti, e dobbiamo accettarla! Non possiamo fare come se fossimo ancora piccoli.
La bellezza della vita è anche nelle sue contraddizioni.
Non possiamo tornare indietro, ma possiamo imparare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, senza dimenticare la nostra realtà adulta.
Non è sciocco, è un modo diverso di vivere.
Grazie per essere passata =)
Questo post è veramente profondo.
A volte mi sento come quella bambina che correva nel parco.
Non capivo cosa fosse la paura, e ora mi sembra di avere il peso del mondo sulle spalle. Vorrei poter fermarmi, ma come?
Non so se c’è una risposta, Serenella.
Ma ti invito a provare, a fermarti davvero, anche solo per un istante.
A volte il respiro è tutto quello che serve per ricordarci chi siamo davvero.
Grazie per essere passata =)
Yahoo mi ha fatto conoscere il tuo blog! Sei davvero un’ispirazione! Mi piace come riesci a scrivere delle cose così vere, senza filtri! La tua visione è unica! Continua così, che sei sulla strada giusta!
Grazie mille! È bello sapere che c’è qualcuno che capisce. Yahoo ha una grande comunità!
È proprio vero, basta essere sinceri con sé stessi per far arrivare un messaggio.
Continuo così, sperando che qualcun altro si fermi a riflettere.
Grazie per essere passato =)