Mi presento.
Mi chiamo Alice, e no, non sono quella del Paese delle Meraviglie.
Non ci sono conigli bianchi che sfrecciano davanti a me, né strani funghetti che mi fanno crescere o rimpicciolire.
Non ci sono regine crudeli né cappellai pazzi.
Però, ti dirò una cosa: i labirinti li conosco.
E li conosco bene, perché dentro di me si intrecciano corridoi di dubbi, stanze di emozioni nascoste, porte che si aprono solo a volte, e sentieri tortuosi che conducono a me stessa.

Alice. Un nome semplice, eppure così carico di storie.
È un nome che ho ricevuto senza scegliere, come tutti i nomi, eppure lo porto con me come un vestito, a volte comodo, altre volte stretto.
Sono la figlia di un tempo che sta cambiando, di una Milano che si muove tra passato e futuro, tra sogni e realtà.
Sono una ragazza che ama i numeri e le parole, la scienza e la poesia, il rigore e la delicatezza.

Ho quasi sedici anni e porto dentro una fame di conoscenza, di verità.
Cerco di capire chi sono, cosa voglio, e a volte mi perdo nei miei pensieri come in un bosco fitto.
Ma è proprio in quei momenti che sento più forte il bisogno di scrivere, di raccontare, di fermare tutto in un diario che parla con voce mia.

Non sono la ragazza perfetta, non lo sarò mai.
Sono insicura, curiosa, a volte fragile ed altre volte più forte di quanto immagino.
Sono Alice, e questo è il mio mondo.

Benvenuto lettore.

ALICE.
Remember me,
Eclipse