
L’anatomia del tremore
Posted on February 17th, 2009 / Rivelazioni / 20 CommentsOgni fibra del corpo racconta una storia. A volte è sussurrata, altre è un grido che lacera il silenzio #
Mi sveglio con la sensazione che qualcosa stia vibrando sotto la mia pelle. Non è paura, non è stanchezza. È un movimento incessante, irrequieto, come se la vita stessa cercasse di farsi spazio tra le ossa e i muscoli. Mi chiedo: che cosa significa davvero avere i nervi a fior di pelle?. Non è un’iperbole. Lo senti nel cuore che batte troppo veloce, nei polmoni che cercano aria come se fosse l’ultima boccata. È nei polpastrelli che tremano senza ragione apparente. E’ questo ciò che ci rende vivi?
Oggi preparo una tisana diversa, lontana dal monotono aroma del tè nero o del caffè mattutino. Scelgo radice di zenzero, scorza di limone e un pizzico di pepe nero. I profumi si mescolano in un crescendo speziato che quasi stordisce. Mentre l’acqua bolle, il vapore danza davanti ai miei occhi, creando una nebbia temporanea che riflette il mio stato d’animo. Mi fermo un momento, il cucchiaio in mano. Guardo fuori dalla finestra. Una fila di alberi nudi, piegati dal vento. C’è qualcosa di inesorabile in quel movimento, qualcosa che parla di resistenza.
Tocco il vetro con la punta delle dita. È freddo, gelido. Come lo sono certe emozioni che ci attraversano senza chiedere il permesso. Mi chiedo: quanto possiamo sopportare prima di spezzarci?. Mi siedo con la mia tazza calda. Bevo lentamente, sentendo il calore scendere fino allo stomaco. Ogni sorso è un antidoto, ogni pausa un momento per ricompormi. Ripenso agli studi di neurofisiologia che ho letto di recente. I nervi, quei fili sottili che ci collegano al mondo, sono i protagonisti invisibili della nostra esistenza. Trasmettono dolore, sì, ma anche piacere. Non fanno distinzioni; sono democratici nella loro brutalità.
Se i nervi non si fermano mai, perché dovremmo farlo noi?. Il silenzio nella stanza è interrotto solo dal ticchettio dell’orologio. Ogni secondo è una scossa che mi ricorda che il tempo non aspetta nessuno. Alzo gli occhi e vedo il mio riflesso nello specchio appeso alla parete. Sono io quella donna? O sono un mosaico di emozioni, una somma di tensioni che si allentano e si riannodano senza sosta?. Forse non importa. Forse vivere significa accettare questa continua oscillazione tra il controllo e il caos. Ma mi chiedo: possiamo davvero chiamarlo equilibrio? O è solo un modo elegante per sopravvivere?
Ogni giorno, i miei nervi mi parlano. Non sempre li ascolto, ma oggi lo faccio. Perché so che in quel tremore, in quella vibrazione che non riesco a fermare, c’è una verità che non posso ignorare. E tu? Quante volte senti i tuoi nervi gridare e scegli di non ascoltarli?
• remember me
• Eclipse •
Che post intenso! Mi hai fatto venire i brividi. Credo che tutti, almeno una volta, abbiano sentito quel tremore interiore, quel caos che descrivi. Forse il nostro corpo è il diario segreto delle emozioni che non sappiamo esprimere a parole.
Grazie, LunaScarlatta.
Hai ragione, il corpo non mente mai.
Forse dovremmo imparare a leggerlo meglio, invece di ignorarlo.
Grazie per essere passata.
Sì, ok, tutto bello, ma che c’entra la tisana? Mi sembra un po’ forzato il collegamento. Non è che tutto deve avere un significato profondo, eh.
Ciao Luca, capisco il tuo punto di vista.
Per me, però, anche i gesti semplici hanno un senso,
specie quando riflettono ciò che sentiamo dentro.
Grazie per essere passato =)
Le tue parole sembrano poesia, ma a volte mi sembrano anche troppo ‘filosofiche’. Non pensi che, alla fine, il tremore sia solo una reazione fisica e niente di più?
Può essere, Soleluna.
Ma anche una reazione fisica può nascondere un significato profondo, non credi?
Grazie per essere passato/a. =)
Wow, che bellezza! Mi hai fatto sentire ogni parola. Mi piacerebbe sapere di più su quegli studi di neurofisiologia che hai menzionato.
Grazie, Federica!
Gli studi sono davvero affascinanti.
Magari ne parlerò più dettagliatamente in un prossimo post.
Grazie per essere passata.
Che strano post! Però mi è piaciuto. Anche io, quando bevo una tisana, mi sento meno nervosa. Magari c’è qualcosa di vero in tutto questo!
Grazie, Elodi!
A volte anche i piccoli rituali ci aiutano a trovare un po’ di pace.
Grazie per essere passata =)
Mah… sembra più una lezione di yoga che un post! Però interessante, dai
Grazie, Giangi.
Se il post ti ha incuriosito, allora va bene così.
Grazie per essere passato =)
Adoro come scrivi. È come se stessi leggendo il diario di qualcuno, ma allo stesso tempo mi sento capita.
Grazie, Stefy. Sapere che le mie parole ti parlano è il miglior complimento.
Grazie per essere passata =)
Hai mai pensato che forse il tremore è solo un segnale che ci invita a rallentare? Forse ascoltarlo potrebbe essere il primo passo per capire noi stessi.
Esattamente, Umbi. È proprio questo il punto: ascoltare i segnali invece di ignorarli.
Grazie per essere passato =)
Tisana? Io preferisco un bel caffè doppio e via! Altro che tremori, al massimo mi viene tachicardia.
Ahah, FunnyGuy, ognuno ha il suo modo di affrontare il caos!
Magari un giorno proverai anche tu una tisana.
Grazie per essere passato =)
Bellissimo post. Mi hai fatto riflettere. Credo che il nostro corpo sia molto più intelligente di quanto pensiamo
Grazie, User429.
Sì, il corpo è il nostro primo maestro,
se solo imparassimo ad ascoltarlo.
Grazie per essere passato =)