Archive for the ‘Viaggio & Tempo’ Category


Viaggio nel Non Detto

Posted on June 18th, 2003 at 11:00 AM | Tags: | 20 Comments
C’è un momento in cui il silenzio diventa più assordante delle parole. Quel momento in cui il passato smette di essere un rifugio e si trasforma in un’ombra. Lo senti dentro, come un respiro che non ti appartiene. Rileggo le pagine del mio diario, cercando risposte che non ho mai avuto il coraggio di formulare. Sono qui, nella stessa stanza che mi ha visto crescere. Eppure, tutto sembra diverso. L’aria è più pesante, il sole filtra con meno forza, quasi esitante. È come se il tempo avesse lasciato solo le sue impronte, senza portare via nulla. Sono ferma, ma qualcosa si muove dentro di me. Le parole che ho scritto anni fa mi sembrano estranee, quasi appartenessero a qualcun’altra. Parole piene di certezze, di sogni che credevo invincibili. Dove sono finiti quei sogni? Che cosa resta di quel senso di onnipotenza, di quella luce che mi faceva credere di poter toccare il cielo?. Forse non era reale. Forse non lo è mai stato. Ricordo i volti, le risate, gli sguardi. Ci sono immagini che non svaniscono, che restano incise come ferite. Ci sono odori che tornano all’improvviso, come fantasmi. Il profumo di una giornata d’estate, il suono di passi leggeri...

I ricordi affiorano

Posted on February 27th, 2003 at 2:00 AM | Tags: | 30 Comments
Ci sono momenti che ti attraversano come un lampo, senza preavviso, e poi ti lasciano con una sensazione di vuoto, come se avessi perso qualcosa che non tornerà mai più. Rivedo gli album di foto, e le lettere ingiallite dalla polvere del tempo. Ogni immagine è un frammento di un passato che ora è solo un’ombra. Le risate di un’estate che non sapevo finisse mai, la sensazione di caldo sulla pelle e quel gusto di libertà che pensavo fosse eterno. Ma ora tutto sembra lontano, distante come una promessa che non ha mai trovato una casa. Sono lì, davanti a me, cristallizzati nella memoria, pronti a scivolare via se non li afferro con forza. Ma cosa resta davvero di quegli istanti che ho vissuto? Ogni volta che cerco di afferrarne uno, sembra che mi sfugga, e mi ritrovo a cercare di incastrare dei frammenti in un puzzle che non ha più un disegno. Non posso dimenticare le risate, le parole mai dette, i sogni che sembravano così reali, ma ora sono solo un’eco lontana che rimbalza nelle pieghe di una mente stanca. E ora? Ora non so nemmeno più come tornare a quelle emozioni. Ho perso ore a cercare di...

Un anno che pesa sulle spalle

Posted on September 11th, 2002 at 5:25 PM | Tags: | 20 Comments
La memoria del 11 settembre ancora ci brucia, nelle ossa, nella carne. Un mondo che non è più lo stesso. Non è mai stato facile affrontare il cambiamento, ma questo ha un sapore strano, acre. Le città sembrano più silenziose, meno sicure. Eppure, in questo silenzio, c’è qualcosa che non riesco ad ignorare: il respiro del mondo che cambia. Il respiro che si fa pesante, come se ci stessimo abituando a vivere nel terrore, come se la nostra unica compagnia fosse la paura. Il mondo è diventato un luogo instabile, e noi siamo diventati creature disorientate, pronte a correre verso una verità che non possiamo neppure nominare. Un aereo che diventa un missile. Un’immagine che non se ne va mai, che non smette di tormentarmi. Le torri che crollano, le strade che diventano improvvisamente vuote, la gente che corre, che scappa senza sapere dove andare, eppure senza voltarsi mai indietro. Le immagini sono indelebili. Non le possiamo cancellare, nemmeno se lo volessimo. Non possiamo dimenticare la paura che ci ha tenuti stretti, paralizzati. Dove andremo adesso? Le immagini si sovrappongono: la polvere che copre le strade, il volto della gente, i suoi occhi colmi di un’inquietudine che non conoscevamo. Siamo...

Il Respiro della Libertà

Posted on April 25th, 2002 at 8:00 PM | Tags: | 22 Comments
Milano, oggi, ha il profumo di una libertà che non si ferma. È nell’aria calda di questo pomeriggio, nel silenzio che precede la tempesta della sera. Il sole abbassa la testa, ma la città non smette mai di correre. Oggi è la giornata della liberazione, quella che ti entra dentro senza chiedere permesso. Una liberazione che sa di promessa, di speranza, di futuro. O forse, più che di futuro, di un passato che non vogliamo dimenticare. Camminiamo tra le strade, tra la gente che ride, che celebra, che spera. Ma io sono ferma. Non fuori, ma dentro. Non mi scosto dalla massa, ma una parte di me resta indietro, sospesa tra la folla che festeggia e un pensiero che mi scivola tra le mani. Non è solo festa, non è solo gioia. C’è un peso che non riesco a scacciare. Un dubbio, sottile, che mi fa sentire distante. La libertà... E' mai veramente nostra? O ci sfugge, come un soffio di vento che non si riesce a tenere stretto? Passiamo sotto i portici che ci sono familiari, ma oggi sembrano diversi. Ogni pietra sotto i nostri piedi racconta una storia che non vogliamo sentire. Eppure, mentre cammino, mi accorgo che...

Mysterium Abbandonata

Posted on January 12th, 2002 at 5:42 PM | Tags: | 10 Comments
C’è una strana energia nelle notti più buie, una sensazione che ti attraversa come una scossa. Non la vedi, ma la senti, ti entra sotto pelle senza avvertirti. È sabato, la settimana è finita e il peso della routine è come un’ombra che ci segue, trascinandoci verso qualcosa di sconosciuto. T. mi fa una proposta. La Villa Spinola. Un’antica dimora abbandonata ai margini della città. Guardiamo il cielo scuro e pensiamo a cosa potrebbe accadere. Non c’è paura, solo una curiosità che cresce, silenziosa, come un fuoco che arde piano. Ci decidiamo, anche se siamo incerti, come se la notte ci stesse chiamando a scoprire ciò che è nascosto, a dare un senso a ciò che non possiamo capire. Le luci si spengono e il buio avvolge tutto. Ogni passo sembra un battito che ci spinge avanti, ma l’aria è fredda, pesante, come se il mondo intorno a noi non esistesse più. Solo noi e il cammino da percorrere. I vicoli deserti, le case abbandonate che sembrano custodire segreti dimenticati. Ogni angolo sembra un mondo a parte, ogni passo nel nulla è un respiro. Il cuore batte forte, si fa sentire, ma non si può tornare indietro. La paura ci...

Il vetro infranto

Posted on October 11th, 2001 at 4:16 PM | Tags: | 42 Comments
PARTE UNO. A volte basta un rumore, lieve come un respiro, per infrangere un silenzio. Eppure, quel silenzio che ci separa ora è più forte di qualsiasi parola. Non so dire quando sia cominciato. Forse in quella sala giochi, quando tutto sembrava ancora un gioco e noi eravamo solo pedine inconsapevoli, intrappolate in una partita che nessuno voleva davvero vincere. Ricordo ancora l’odore di plastica bruciata dei joystick, il suono secco delle monete che cadevano, la luce intermittente dei neon blu che sembravano pulsare al ritmo dei miei battiti. È lì che tutto è cambiato, anche se allora non lo sapevo ancora. È lì che il vetro ha cominciato ad incrinarsi. Il vetro, già. Lo stesso vetro che ora non riesco più a smettere di guardare, riflettendomi in un’immagine che non riconosco. E' davvero questo che siamo diventati? Ombre di ciò che eravamo, frammenti che non combaciano più. Lui se n’è andato e ha portato con sé ogni possibilità di ricostruire quel quadro. Io sono rimasta qui, con le mani vuote e le parole che non ho mai detto. Non servono scuse, me lo ripeto come un mantra. Le scuse sono solo un’illusione, suoni vuoti che non restituiscono ciò che...

La scritta sul muro

Posted on October 1st, 2001 at 3:28 PM | Tags: | 22 Comments
È strano come una sola parola, un gesto, possa stravolgere tutto ciò che pensavamo fosse chiaro. Il pomeriggio è piuttosto grigio, ma c'è un calore insolito nell'aria, un'energia che non si può definire, come se fosse tutto sospeso, pronto a precipitare. H. e S. camminano avanti a me, immersi nella solita spensieratezza, eppure qualcosa di indefinito si fa strada, silenzioso. Entriamo nella sala giochi, «Las Vegas», e tutto il mondo fuori si dissolve. Le luci, il suono metallico delle monete, le risate che si mescolano al frastuono degli schermi, sono un rifugio, un microcosmo che ci isola da tutto il resto. In questo spazio, il tempo non ha confini. Poi arriva il momento. Un attimo che tutto cambia. S. torna dal bagno, la faccia pallida come la luce che entra dalle vetrate, ma non è la luce che la fa sembrare così. È quello che ha visto, quel muro, la scritta. Non posso fare a meno di notarlo, ma sono lenta nel metabolizzarlo. Non mi aspettavo di sentire quelle parole. Non le aspettavo. S. le fissa, le scansiona con uno sguardo che perfora l'aria, e poi, senza preavviso, si volta verso di me. «Sei stata tu!» urla. Le parole mi...

Foglie, memorie, passi persi

Posted on September 23rd, 2001 at 11:30 PM | Tags: | 30 Comments
Settembre è una soglia. Un passaggio senza rumore, ma che lo senti. Un respiro che ti attraversa, come il vento leggero che sposta l’aria senza farsene notare, ma basta poco per accorgersi che il mondo cambia, anche se niente sembra mutare. Cammino tra i vicoli, e l’aria ha quel sapore che non riesco mai a definire, ma che è sempre stato lì, come una promessa sospesa. La luce si fa più debole, come se stesse iniziando a stancarsi di brillare così intensamente. È una luce più calda, ma più sfumata, che si fa largo tra le ombre. Si nasconde dietro gli alberi, si riflette negli specchi d’acqua, e poi scompare, proprio come il pensiero che non riesci a fermare, che ti scivola via quando provi a prenderlo. «È la fine o è solo l’inizio?» Cammino, senza fretta, ma con un peso dentro. Non è un peso fisico, ma un pensiero che non si allontana, che ritorna come una cicatrice che non si chiude mai. Le foglie cominciano a cadere. Non sono tristi, no. Non è tristezza, è solo una trasformazione, come se il mondo avesse bisogno di cambiare forma per sopravvivere, per resistere al tempo. Ogni foglia che si stacca...

Memoria: 11 settembre

Posted on September 12th, 2001 at 3:30 PM | Tags: | 40 Comments
Sospesi nel nulla # Il cielo che ieri sembrava senza confini è oggi pesante, carico di polvere e macerie. Un silenzio irreale avvolge il mondo, eppure c'è un frastuono che non si spegne mai. Le parole sono affogate nel rumore di qualcosa che non riesco nemmeno a definire. Non sono più sicura di cosa stia accadendo. C'è un vuoto in me, una sensazione che mi cresce dentro, come se il mondo si fosse piegato su se stesso e avesse lasciato la mia vita fuori, in attesa di una risposta che non arriva. Non posso smettere di pensare a ieri, a quando tutto è cambiato, come un passo falso, un battito di cuore che ha scosso l'aria. Quando mi sono svegliata questa mattina, il mondo era diverso. La luce del giorno entrava dalla finestra con una dolcezza che non avevo mai notato prima, eppure qualcosa mi feriva. Una vertigine. La mente si agganciava a quei momenti eppure non riusciva a staccarsene. Le immagini delle torri, quelle enormi, imponenti strutture che avevano fatto da sfondo alla mia vita, crollavano, si polverizzavano davanti ai miei occhi, dentro quel televisore. Non era possibile. Ma era vero. Non c'era più dubbio: non era un film,...

Un passo verso il cambiamento

Posted on June 25th, 2001 at 8:14 AM | Tags: | 42 Comments
Il mio respiro è più veloce. Sento la pressione nel petto, come se fosse impossibile fare spazio a tutte le emozioni che si sovrappongono, come se fossi al limite di qualcosa, ma non so di cosa. La valigia è lì, accanto al letto, quella compagna di ogni partenza, testimone silenziosa di viaggi già vissuti e di quelli da vivere. È vicina, quasi intima, ma anche distante, come un ponte che unisce il passato al futuro. Ogni piega dei vestiti che ci sono dentro sembra prefigurare la forma di una vita diversa, eppure è tutto ancora un po’ incerto. I sogni e le paure sono mescolati in un unico groviglio. Non è più solo il desiderio di partire, ma la sensazione che qualcosa di grande stia per accadere. È un battito che non smette mai di crescere, che non riesce a quietarsi, eppure è così familiare. Non è solo l'eccitazione di partire, ma la consapevolezza che ogni partenza è l'inizio di una metamorfosi profonda. Lo so, perché ogni viaggio che ho fatto mi ha cambiato. Ma questa volta è diverso. Questa volta è come se il mare avesse già deciso di abbracciarmi prima che io stessa potessi scegliere di tuffarmi nelle...