Archive for the ‘Viaggio & Tempo’ Category
Posted on December 12th, 2024 at 1:39 AM | Tags: Esperienze | 17 Comments
PARTE UNO Un avvertimento sospeso nell’aria. La paura si fa concreta, ma come prepararsi quando l’impossibile sembra sul punto di accadere? La notte avvolge l'Olanda. Fuori, il cielo è buio, quasi nero, come un presagio. Dentro, le luci della mia stanza sono soffuse, e il ticchettio incessante dell'orologio sembra marcarmi il passo. 01:39. Un minuto che segna la fine di un giorno, e forse, di una tranquillità che non tornerà più. Il governo ha parlato. Ha annunciato linee guida. Non più messaggi rassicuranti, non più piani di protezione generici. Non solo per catastrofi naturali o pandemie. No, stavolta è la guerra che aleggia nell'aria. La stessa guerra che pareva essere solo un ricordo lontano, un'idea che il mondo civile aveva seppellito sotto montagne di trattati e diplomazia. Ma ora? Ora, la minaccia è concreta. Il governo olandese dice: «Prepariamoci». Le parole del ministro della Giustizia, David van Weel, mi rimbombano nella testa. «L’aggressione russa si sta espandendo. La NATO è coinvolta, anche l’Olanda lo sarà, se non direttamente, almeno indirettamente». Mi fermo un attimo, incredula. L’Olanda, sempre neutrale, sempre lontana dal conflitto. La mente vacilla. Immagino una nazione intera chiusa dentro le proprie case, a fare scorte, a prepararsi all'impossibile....
Posted on November 29th, 2008 at 4:30 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Il dolore della separazione e il potere della distanza # La separazione è un dolore che scuote l’anima con una forza brutale, un'assenza che grava sul cuore come un macigno inamovibile. È come se qualcuno avesse aperto una ferita invisibile, che sanguina lentamente senza mai guarire. La distanza, sia essa fisica che emotiva, crea un vuoto profondo, implacabile, impossibile da colmare. Un abisso che nessuna parola può riempire. Il profumo di questa distanza è quello di un freddo tagliente, quasi metallico. L'aroma penetrante di mancanza si insinua nei miei pensieri, riempiendo gli spazi che un tempo erano saturi di calore e intimità. Questo pomeriggio, mentre l’orologio segna le 16:30 e il mondo sembra avvolto da un silenzio irreale, mi trovo a sistemare le ultime pratiche al solarium. Il profumo di lozione abbronzante, un misto di cocco e vaniglia, persiste nell’aria, ma non riesce a coprire l’odore di vuoto che sento dentro. Ogni respiro è un promemoria della tua assenza, ogni gesto una ribellione alla monotonia che cerco di domare senza riuscirci. Ho vissuto il peso devastante di due separazioni, due fratture nel tessuto della mia esistenza, e ognuna ha lasciato cicatrici che non si rimarginano. Mi chiedo: è possibile abituarsi...
Posted on October 24th, 2008 at 10:29 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Quando il cuore diventa merce di scambio # La notte è calda, densa di pensieri che si aggrovigliano dentro di me, eppure, non c'è nulla di più chiaro di quel concetto che mi tormenta. L'amore. Non quello che raccontano nei libri, non quello che ci vendono nelle canzoni. Questo è un amore che si svende, che si manipola, che si fa mercanzia. Il cuore che una volta batteva per passione ora è trattato come qualcosa da mettere in vetrina, da scambiare con qualcosa di più tangibile, di più vantaggioso. Un'idea velenosa che mi scorre nelle vene, mentre il mio sguardo si perde nel buio, come se ogni pensiero fosse un colpo che non riesce mai a fermarsi. Non c’è niente di romantico nel baratto di sentimenti umani. Ogni volta che qualcuno mi parla di «cuore» oggi, io sento solo il rumore secco di una moneta che cade. La mia mente si fa scura e il suo suono mi lacera, mi trascina in una spirale senza fine. Non capisco più cosa stiamo facendo. Non capisco più cosa stiamo cercando. Questo gioco cinico mi rende inquieta, mi fa tremare. Siamo diventati meri spettatori di una triste commedia in cui le nostre emozioni...
Posted on October 15th, 2008 at 10:23 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
La sera è calata da poco, le ombre si allungano nelle stanze e l'aria è intrisa di un silenzio che non è mai vuoto. È denso, palpabile, come se ogni angolo della casa custodisse un segreto. Non è la solita quiete, quella che avvolge il mondo mentre dorme. No, questa è una quiete che mi parla, che mi costringe a fermarmi, a pensare. In questa casa, oggi, c'è una tensione che non si può ignorare. È il cambiamento, il respiro di un tempo che non riesce più a essere fermato, e io sono qui, seduta in mezzo a tutto questo, come una testimone di me stessa. Sono seduta alla scrivania, una penna in mano, ma non scrivo. Non ancora. Faccio scivolare lentamente la punta della penna sulla superficie del foglio, un gesto che non ha fretta, ma che ha bisogno di essere compiuto. Non sono qui per scrivere storie, ma per catturare un istante, per mettere a fuoco un pensiero che mi è sfuggito di mano e che ora si fa strada tra i miei pensieri. Il profumo del legno vecchio della scrivania mi invade le narici. È un odore caldo, che mi parla di giorni passati, di sogni scritti...
Posted on May 17th, 2008 at 8:55 PM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Pensieri sparsi e sogni ad occhi aperti # Maggio è arrivato. Un mese di promesse sussurrate dal vento. Un respiro di luce che accende le vie della città, che si tuffa tra i fiori e le ombre delle piante, come se il mondo intero fosse pronto a rinascere. Eppure, mentre tutto intorno esplode in colori e vita, dentro di me c'è qualcosa che non si quieta, che non si lascia accontentare da un sorriso o da un profumo che sa di primavera. Il solarium, dove trascorro le giornate, non ha il calore che mi sarei aspettata. Le lampadine brillano con la luce di sempre, ma il mio cuore non è così acceso. Ogni giorno, passo tra interruttori, fili e vetri opachi. Ogni piccolo gesto ripetuto è un atto di ribellione, una sfida alla monotonia che mi vorrebbe prigioniera. Il suono della cassa, il crepitio delle lampade, ogni cosa mi parla di attese non espresse, di sogni soffocati. La città fuori sembra accorgersi di tutto, tranne di me. Eppure, in questa monotonia che mi circonda, c'è una forza che cresce. Una rabbia silenziosa che non posso ignorare. Perché, nonostante tutto, ho deciso che non mi arrenderò alla passività della routine. Le...
Posted on March 27th, 2007 at 11:54 AM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Un cuore che non sa mai amare, silenzi che raccontano le sue guerre # C’è una fragilità sottile nella mia esistenza, qualcosa che gli altri non riescono a decifrare, ma che io conosco fin troppo bene. Sono quella ragazza complicata, con i pensieri che si intrecciano come un groviglio impossibile da districare. Diversa. Questo mi dicono. E sai che c’è? Non me ne vergogno. Le persone guardano il mio cuore e vedono una corazza. Io invece ci vedo una protezione necessaria. Ogni cicatrice ha una storia, ogni silenzio una battaglia. È la mia natura: sopravvivere, anche quando il mondo sembra sfaldarsi sotto i piedi. Oggi il cielo è grigio, il vento porta con sé l’odore di asfalto bagnato e ruggine. Cammino per la strada con una tazza di tè ormai freddo tra le mani. L’aroma amarognolo si mescola al profumo pungente del metallo, un contrasto che mi fa pensare a quanto siamo fragili e forti allo stesso tempo. Mi fermo un momento, osservo una foglia incastrata in una grata. Quante cose restano intrappolate, incapaci di andare avanti? Poi continuo. Chi mi conosce sostiene che non sono mai stata innamorata. Probabilmente è vero. Ma che cos’è l’amore, se non una serie...
Posted on September 24th, 2006 at 2:16 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Le lancette dell'orologio non si fermano mai. Mai. Eppure io mi trovo a scrivere, qui, mentre il mondo gira attorno, in un istante che sembra avermi preso in ostaggio. Cosa resterà di me? # Settembre ha sempre avuto un sapore diverso. È un mese di transizione, di passaggio. Ma soprattutto, è un mese di resistenza. La calda brezza estiva, che ancora persiste come un ricordo sbiadito, mi urla di non dimenticare, di non lasciarmi sopraffare dalla realtà che si sta riappropriando dei suoi spazi. Settembre, però, è più di una data sul calendario. È l'ennesimo invito alla lotta, la prova che la vita non aspetta nessuno. Non ci sono ripensamenti, non ci sono alternative. Il ritorno alla routine è l'unico percorso, una strada che devi percorrere, nonostante tutto. La scrivania, il mio territorio, ora è un campo di battaglia. Ogni foglio, ogni penna è un soldato, pronto a combattere per la mia organizzazione. I colori che ho usato per scrivere gli obiettivi sono troppo vividi, troppo evidenti. Ma ho scelto di non essere sfumata. Non mi nascondo dietro le ombre del mio pensiero. Questo settembre è una dichiarazione di guerra. Una guerra contro il caos. Una guerra che non posso...
Posted on July 31st, 2006 at 2:12 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Non c'è libertà senza ascolto, senza fermarsi, senza sentire il battito che siamo davvero # Luglio 2006. È un caldo asfissiante che ti avvolge, come una coperta di fuoco che ti costringe a rimanere immobile, a pensare ad ogni gesto. Le strade sono vuote, la città respira a fatica, ma io, nonostante tutto, resto. Il silenzio che mi circonda non è vuoto: è pieno di domande. Domande che, da troppo tempo, non mi ero mai concessa di ascoltare. Cucino. È un atto meccanico, il solito. Eppure, in questa notte che sembra infinita, ogni gesto è diverso. La cipolla che soffrigge nella padella è un odore pungente, dolce e amaro allo stesso tempo. L'aria di casa si mescola con il profumo acuto dell'olio, che schizza appena nel fuoco. L'intensità dell'aroma si mischia al caldo che sale dall'asfalto, come un ricordo di mondi lontani, eppure così vicini. L'odore che si fa strada nelle narici è come il bisogno di respirare, di trovare un senso in questa immobilità forzata. Ma come posso respirare in un mondo che mi toglie l'aria? Forse non si può, penso. Forse la risposta è nel fermarsi. Guardo fuori dalla finestra. Il cielo è privo di nuvole, solo stelle,...
Posted on April 21st, 2006 at 2:03 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il respiro di Parigi è qualcosa che non ti puoi immaginare, finché non lo vivi # Aprile. Un mese che di solito è per me solo un altro giro di giostra, scandito da appuntamenti e scadenze. Ma quest'anno decido che sarà diverso. Decido di smettere di correre dietro al tempo e di afferrarlo, di prenderlo tra le mani come un uccellino fragile e prezioso, e di guardarlo negli occhi. Sento che è il momento di una pausa, una di quelle che ti rigenerano dentro. Così faccio qualcosa che mi ero promessa da tempo: parto per Parigi. Parigi. Una parola che evoca mille immagini, mille sogni e forse anche mille illusioni. Ma io non cerco illusioni, no, io cerco verità. Cerco di vedere con i miei occhi quello che tanti altri hanno cantato, dipinto, scritto. E così, con una valigia leggera e un cuore curioso, mi immergo in questa città che pare sospesa tra il passato e il presente, tra il sogno e la realtà. Passeggio lungo la Senna, e il fiume sembra raccontarmi storie antiche, di amori perduti e di battaglie vinte. C'è un'energia particolare qui, una sensazione che ogni passo che fai è un passo dentro la storia. Le...
Posted on January 2nd, 2005 at 10:04 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ci sono tracce che non possiamo cancellare, non importa quanto tentiamo di fuggirne # La notte è silenziosa, come se il mondo stesso avesse deciso di fermarsi. Non c’è nulla di speciale in questa sera di gennaio, eppure qualcosa si muove dentro di me, come un lento e costante battere del cuore. Quattro anni. Quattro lunghi anni di parole non dette, di cambi di numero e di distanze infinite. Eppure, eccoci qui, a parlare ancora. A pensare a te. A me. Perché non riesco a dimenticarti? Ho cambiato tutto. Gli amici, la zona, il numero, le abitudini. Ma la tua voce è ancora lì, persistente, a farmi compagnia nelle notti in cui non riesco a dormire. È strano come il ricordo di qualcuno possa rimanere intrappolato dentro di te come un sogno che non si dissolve mai. Quella telefonata. L’avevo evitata per mesi, per anni. Ma stasera non c’è stata alcuna resistenza. Ho chiamato. E tu, con la tua voce calma, che mi dicevi di non cancellare mai niente di noi, di non cercare di dimenticarti. E ho pianto. Non è stato un pianto violento, non è stato un pianto liberatorio. Era una sorta di resa. Come se, alla fine,...