Archive for the ‘Storia & Luoghi’ Category


Scomparire senza traccia

Posted on October 15th, 2003 at 1:35 PM | Tags: | 24 Comments
Non sono scomparsa. Ma a volte desidero che lo fossi. # Il sole sta ormai cedendo il passo alla notte, e la luce del tramonto si infiltra fioca attraverso la finestra. La giornata sta finendo, come ogni altra. Ma io non muoio insieme a lei, no. Mi sento invece una crepa nell'aria, un'ombra che si fa largo tra i frammenti di un mondo che scivola via senza che nessuno se ne accorga. Mi domando, a volte, quanto sarebbe semplice: scomparire, dissolversi nel nulla, come se non fossi mai esistita. Ma no, non sono scomparsa. Anche se, a volte, il pensiero di farlo sembra l'unica salvezza. Cammino, i miei passi sono come catene che mi legano a questa realtà che non capisco più. Ogni movimento, ogni sforzo è come il peso di un pensiero che non riesco a sollevare. Mi fermo e guardo il cielo, un cielo che, pur essendo infinito, mi fa sentire infinitamente piccola. Cos'è la mia esistenza? Un battito d'ali che passa inosservato? Sento di essere invisibile, come se nessuno potesse davvero vedermi. Mi sento come se non ci fossi. Il profumo del caffè si fa largo tra i pensieri, il calore del pane tostato sembra voler risvegliare...

Il Fuoco che Brucia

Posted on August 10th, 2003 at 11:30 PM | Tags: | 20 Comments
C'è una notte che ha il potere di fermare il tempo. Una notte che ti fa sentire piccola e allo stesso tempo parte di qualcosa di così grande che ti fa tremare le mani. San Lorenzo è la notte in cui il cielo sembra cadere. È la notte in cui tutto è possibile, tutto è sospeso. Una volta, tanto tempo fa, un uomo morì per portare la luce agli altri, e quella luce divenne la stella che ora ogni anno brilla in cielo, a ricordarci che il sacrificio non è mai vano. Il martirio di San Lorenzo, quello che sembrava la fine, divenne la sua vera vita. Il suo corpo bruciò su una graticola, ma le sue stelle caddero in cielo, e quel fuoco che arse la sua carne è la stessa fiamma che ci attraversa ancora oggi, ogni 10 agosto. Lo sapevo, quando guardavo il cielo la scorsa notte, che non c'era solo la scia di stelle. Non c'era solo il mio cuore che batteva forte, un battito che sentivo tra le costole, che sussurrava il nome di quel martire, di quell'uomo che, pur di non rinunciare a ciò che era, si lasciò consumare dal fuoco, che alla fine...

Legami Improvvisi, Cuori Sospesi

Posted on July 29th, 2003 at 11:43 PM | Tags: | 10 Comments
Sono passati pochi giorni, ma sembrano un’eternità. Il tempo ha un cuore tutto suo, batte quando vuole, rallenta, accelera, si contrae e si dilata senza preavviso. A volte scorre come un fiume in piena, travolge tutto e lascia dietro solo un’eco confusa. Altre volte si ferma, immobile, sospeso, lasciando che il silenzio si faccia largo tra le pieghe dei giorni. Le ore scivolano senza lasciare traccia, come nuvole spinte dal vento, e io mi ritrovo a chiedermi quante ne ho perse, quante ne ho vissute davvero. Eppure, qualcosa mi tiene ancorata, un filo sottile che mi lega al mondo, alla realtà, al respiro che ancora pulsa dentro il mio petto. Ero lì, come sempre, nel cuore della notte, in quel luogo che sembra avere il respiro del mondo. La discoteca è un battito continuo, un groviglio di suoni, luci e corpi che si muovono senza sosta, un mare di energia che si infrange contro le pareti. Il sudore scivola sulla pelle, la musica entra nelle vene, il ritmo prende il controllo. Poi, all’improvviso, una spinta dietro di me. Un contatto inaspettato, una presenza che si insinua tra il respiro e il buio. Mi giro e lo vedo. Lui. T. Il...

Esame o Battaglia?

Posted on June 20th, 2003 at 9:33 PM | Tags: | 22 Comments
Non so bene da dove iniziare, ma so che devo farlo. Oggi, dopo anni di attesa, è successo. L’ultimo passo, l’ultimo respiro di una storia che sembrava non finire mai, quella storia che per cinque anni è stata la mia vita, il mio respiro, il mio quotidiano. Il liceo scientifico, le formule, i numeri, quei teoremi che ora sembrano lontani, eppure li sento ancora, come se stessero dentro di me, prigionieri. La settimana scorsa gli scritti, oggi l’orale. E ora? Ora c'è un vuoto che non so come definire, che non so nemmeno come affrontare. Un vuoto sottile, invisibile, ma che c’è. Non è sollievo, non è tristezza, è qualcosa che non riesco nemmeno a descrivere, che si annida nel cuore e fa male. Non c'è un nome per questa sensazione, solo un silenzio che non ha risposte. Mi siedo, penso, ma non riesco a mettere ordine in nulla. I ricordi sono confusi, accavallati come le pagine di un libro che non riesci a leggere. Le ore passate a ripetere, a guardarmi allo specchio, cercando di rispondere a una domanda che non sapevo nemmeno fosse lì. Le notti passate con i libri aperti, le mani stanche, le parole che non...

La strada oscura, l’anima persa

Posted on April 16th, 2003 at 5:35 PM | Tags: | 90 Comments
Cercavo un rifugio tra le pagine, l'altra sera, quando sono entrata in libreria. Qualcosa che placasse il mio sentirmi barcollante e triste, che avesse la dolcezza di un tè caldo per l'anima.Ho lasciato che le dita scivolassero lungo i dorsi, sfiorando titoli, colori, promesse. C'era un odore di carta nuova e d'inchiostro, e un silenzio carico di attese. Ho camminato senza fretta tra gli scaffali, cercando senza sapere cosa. Qualcosa che mi prendesse per mano senza strattonarmi, che mi accompagnasse senza impormi una direzione. Qualcosa che mi dicesse: “Ti capisco.” Mi sono fermata davanti ad una copertina dal colore incerto, tra il bianco e il grigio, con un titolo che suggeriva una storia dolceamara. L'ho preso, l'ho aperto a caso, ho letto una frase, due, tre. Mi ci sono infilata dentro come si entra in una casa sconosciuta, con passo cauto ma speranzoso. Il mondo intorno si è ritirato, la luce gialla della libreria si è fatta morbida ai margini, ed io ho sentito il sollievo sottile di chi ha trovato un rifugio. Le parole scorrevano come un fiume calmo, senza ostacoli, senza interruzioni. Ogni frase conduceva alla successiva con una naturalezza inevitabile, senza sbavature, senza forzature. Non c'era bisogno...

Un incontro inaspettato

Posted on February 12th, 2003 at 10:22 PM | Tags: | 24 Comments
La mia cioccolata calda tra le mani si sta facendo sempre più fredda. Il vapore, che prima saliva piano, ora è scomparso, lasciando solo una sensazione di vuoto tra il caldo del bicchiere e il gelo dell'aria che mi circonda. Il rumore della città sembra distante, come se fosse un'altra dimensione. I passi frenetici dei passanti si perdono in un angolo remoto della mia mente, e per un attimo sento il silenzio avvolgermi, farsi largo tra i pensieri, come un respiro che non si è mai fermato. Poi, lui appare. Un volto che non vedo da anni, uno di quelli che non sono né amici stretti né estranei, ma semplicemente compagni di un tempo che ora sembra altro, lontano. La sua figura si staglia contro la luce soffusa del caffè, come un'immagine sbiadita che ritorna all'improvviso, come una scena che non avevo più pensato di rivedere. Non ha bisogno di parole per farmi capire che è lui. Il suo sorriso mi colpisce, immediato, con quell’espressione che ti fa sentire a casa, come se il tempo non fosse mai passato, come se tutto fosse ancora fermo in quella sera di tanti anni fa. Ci guardiamo per un attimo, il mondo che...

Memorie di una boyscout.

Posted on June 26th, 2002 at 3:11 PM | Tags: | 18 Comments
Non so bene come iniziare. Le parole non arrivano mai subito, sono come un respiro che non si fa ancora spazio tra i pensieri. Si avvicinano, si fermano, ma non varcano mai davvero la soglia. Eppure, c’è un ricordo, uno che non riesco a lasciare andare. È una sensazione che si mescola all’aria fresca di una mattina di primavera, quando tutto era possibile e l’orizzonte sembrava non avere fine. La sensazione di correre, di sentire il vento tra i capelli, di essere più veloce del mondo. Più viva. Come se fossi una lupa, pronta ad inseguire il nulla, ma convinta che quel nulla fosse tutto. Erano tempi diversi, eppure ancora oggi quel ricordo mi sta addosso, non si è mai davvero staccato. Come una giacca che mi sta stretta, ma che mi rifiuto di togliermi. Le risate, il calore del fuoco che ci avvolgeva la sera, il rumore delle scarpe che schiacciavano le foglie secche durante le escursioni. Si vedeva il mondo in modo diverso, come se tutto fosse pieno di significato. Ogni passo, ogni parola, ogni gesto avevano un senso che oggi sfugge. Ci insegnavano a leggere i segni del cielo, a capire la direzione del vento, a riconoscere...

Nomi Perduti, Volti Confusi

Posted on June 3rd, 2002 at 9:20 AM | Tags: | 40 Comments
C’è un momento in cui la mente inizia a confondersi. Non avviene mai come lo immagini, non c’è mai un segnale chiaro che ti avverta del cambiamento, che ti dica: «Questo è il momento, ora si inizia». Eppure accade, senza preavviso. È come una nube che si forma, che avvolge tutto senza chiedere permesso, e quando pensi di averla scacciata, quella nebbia si fa ancora più densa, più persistente. Ho sempre creduto che il nostro cervello fosse un archivio perfetto, che separasse ogni cosa con ordine. Poi, un giorno, arrivi a un punto in cui non ricordi più il nome di una persona che conosci da anni. Oppure peggio: mescoli i volti con altre immagini, quelle che non appartengono a nessuno. Quei volti, quei nomi, si intrecciano, si sovrappongono, come ombre che passano in fretta, e tu rimani lì, sospesa, tra un passato che non riesci a afferrare e un presente che non riesci a riconoscere. Non c’è nulla di più imbarazzante. Sorridi a qualcuno, mentre dentro di te c’è quel vuoto, quella ricerca che non si ferma mai. Quel sorriso che tenti di tenere fisso, sperando che il suo nome arrivi dal profondo, che il collegamento tra la sua...

Un mondo in silenzio

Posted on March 20th, 2002 at 9:30 PM | Tags: | 18 Comments
Le campane suonano lente, una melodia che scivola nell'aria come un sussurro di addio. Oggi, a Londra, il mondo si ferma: i funerali della regina madre Elizabeth. Un evento solenne, carico di quella pesantezza che si prova davanti a ciò che è irrimediabile. Mi lascio attraversare da questa atmosfera, mentre le immagini scorrono davanti a me: la folla che riempie le strade, i volti segnati dal tempo e dalla devozione. Il silenzio che sembra avere un peso. Mi chiedo, con una stretta al petto, cosa ci lega davvero a chi non c'è più. È il ricordo, o forse l'idea di ciò che ci ha lasciato? Una figura come la sua, simbolo di un’epoca, ci tocca nel profondo perché rappresenta qualcosa di più grande di noi. Ma, allo stesso tempo, quella stessa grandezza sembra metterci a nudo. La guardo, ora immobile nella sua maestà. E mi chiedo: «Quanto sappiamo davvero di lei, oltre il titolo, oltre la leggenda?». Era una regina, ma prima di tutto era un essere umano. E lì, in quel dettaglio, c'è tutto. L'intero pianeta osserva, con rispetto e con quel senso di vuoto che lascia ogni addio. Forse è questo il punto: la morte di un simbolo...

Loano, tra le onde

Posted on June 26th, 2001 at 7:00 AM | Tags: | 50 Comments
Echi Silenziosi. Il mare mi parla da sempre, anche quando non voglio ascoltarlo. E oggi, mentre il vento danza tra i miei capelli e l’acqua sfiora la sabbia come se volesse stringerla, sento che ha qualcosa di diverso da dirmi. Non so cosa sia, ma è lì, sospeso, come una nota che aspetta di vibrare. È un respiro trattenuto, un segreto pronto a farsi strada tra le onde. Cammino sulla riva come se ogni passo fosse un ritorno. La sabbia umida sotto i piedi ha il peso delle cose vere, quelle che non ti lasciano scappare. Il cielo sopra di me è un quadro che cambia a ogni istante: sfumature di grigio che si dissolvono nel blu, nuvole che si rincorrono come pensieri che non trovano pace. Respiro profondamente, l’odore di salsedine è una lama dolce che mi taglia dentro, e per un attimo penso che forse tutto questo sia sufficiente. Forse non serve altro. L’acqua si infrange contro gli scogli con una forza che non conosce tregua. È un ritmo antico, immutabile, che mi fa sentire piccola e, allo stesso tempo, parte di qualcosa di infinito. Mi fermo, chiudo gli occhi, e ascolto. Il rumore delle onde non è...