Archive for the ‘Spiritualità & Fede’ Category
Posted on April 11th, 2004 at 12:00 PM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Rinascere non è solo un privilegio: è una scelta # La Pasqua è sempre stata per me qualcosa di diverso rispetto a ciò che si racconta. Non sono mai stata una persona profondamente religiosa, ma oggi, mentre osservo un raggio di sole che filtra tra le tende della mia cucina, penso a quante volte nella vita ho avuto bisogno di credere nella risurrezione. Non quella di Cristo, forse, ma nella mia, nella nostra capacità di rialzarci dalle ceneri. L’odore del caffè appena fatto si mescola a quello delle arance sul tavolo. Lo respiro profondamente, come se quel profumo potesse purificarmi, portarmi via. È un aroma dolce e pungente, un promemoria della primavera che avanza fuori, nonostante le nubi grigie. Mi fermo un momento. Osservo il cielo attraverso la finestra. Un passero salta su un ramo spoglio, cantando come se il mondo non avesse mai conosciuto il dolore. È un’immagine semplice, ma mi spezza. Penso a quante volte ho cercato di cantare, anche con il cuore spezzato. Perché è questo che facciamo, vero? Cantiamo anche quando non abbiamo voce. Ricordo una Pasqua di tanti anni fa, ero bambina e correvo nel giardino di mia nonna. L’aria profumava di erba bagnata, e...
Posted on May 19th, 2003 at 1:33 PM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Un cammino tra le ombre, il volto nascosto dalle certezze che svaniscono # Eppure, sono ancora qui, immersa nella luce che sembra bruciare e consumare tutto. Ogni parola che avevo un tempo sembra ora vuota, ogni certezza si sbriciola sotto il peso delle domande. Un tempo, la fede era il mio scudo, il mio rifugio. Ora? Non più. Mi trovo ad affrontare il cuore di una tempesta silenziosa, un turbine che si fa largo nella mente e nel corpo, senza pietà. Perché non c'è più traccia di quella religione che mi aveva dato senso, che mi aveva guidata attraverso le incertezze. La fede non è più una roccia, ma un fragile riflesso, un'ombra che si dissolve nel buio. Mi trovo a guardarla, questa fede che non è più la mia, cercando di raccogliere i pezzi di qualcosa che si sta sgretolando sotto i miei occhi. Cosa resta quando tutto crolla? È questa la domanda che mi tormenta. Ogni passo che faccio, ogni respiro, è come camminare su un terreno che non mi appartiene più. Le risposte, quelle che una volta mi dava la religione, ora sono distanti, come un lontano eco che non riesce più a raggiungermi. Sono come una...
Posted on April 16th, 2001 at 2:00 AM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Il buio della notte è spesso il nostro spazio più sincero, il momento in cui non possiamo scappare da noi stessi. In quei momenti, l'anima si fa nuda # Sono le ore piccole, e nel silenzio della notte mi trovo a riflettere sulle parole che ho appena letto. Non c'è rumore, solo il battito del mio cuore, il respiro che si mescola al dolce suono della musica classica. La lampada accanto al mio letto getta una luce fioca, appena sufficiente per leggere, ma sufficiente per dare vita a ombre misteriose che danzano sulle pagine. La Bibbia è lì, aperta sulle mie ginocchia, eppure il suo peso non è solo fisico. Dentro di me, quelle parole scavano, affondano, senza preavviso. Non preoccuparti per il domani. Ma come posso non preoccuparmi? Come posso ignorare l'incertezza che mi avvolge ogni giorno, che mi toglie il respiro? Quella frase sembra quasi ridicola, eppure... Ogni volta che la leggo, sento che dentro di me c'è un piccolo, tremante sì. Forse è davvero tutto un gioco di resistenza. La vita è fatta di incertezze, di passi incerti, di scelte che non sappiamo dove ci porteranno. Forse, l'unica vera rivoluzione che possiamo fare è proprio questa: non...
Posted on April 15th, 2001 at 2:57 PM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Il tempo è passato, e la domanda resta sospesa nell'aria. La fede può salvarci, o è solo una chimera? Quale luce, in fondo, seguirai? Ogni passo che fai nel buio è un atto di fede. Quale luce seguirai? # In questo angolo di silenzio, mentre il mondo si gira indifferente, la mente si perde nelle riflessioni più intime. È incredibile come le festività, che dovrebbero essere momenti di gioia, a volte sembrano più dei buchi neri, pronti a inghiottire ogni traccia di speranza. Eppure, c’è un nome che risuona nelle pieghe di questa solitudine, un nome che sembra stridere con la frenesia di tutto ciò che mi circonda: Gesù. A volte, mi chiedo: come può una figura così antica, così lontana, essere ancora capace di accendere una scintilla di verità dentro di me? Lo vedo, non come una reliquia del passato, ma come un'essenza che trapassa la mia realtà. Non è solo un uomo che è vissuto duemila anni fa, non è un mito da raccontare, ma una presenza che infonde qualcosa di più profondo nella carne e nell’anima. E allora, mi trovo a chiedermi se io, così come il mondo, abbia davvero compreso il suo messaggio. La Pasqua, simbolo...
Posted on March 18th, 2001 at 2:16 PM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Il Perdono e la Ferita: Una Domenica di Conflitto Interiore # Ero lì, una domenica mattina, accompagnata dalla famiglia di mio padre in chiesa. L’aria era impregnata di incenso e di solennità, come se il sacro avesse deciso di avvolgere ogni angolo di quel luogo. I miei occhi vagavano tra le pareti bianche, decorate con simboli sacri, i banchi di legno lucido disposti ordinatamente, e l’altare, un trionfo di candele e fiori freschi. Un quadro perfetto, che invitava alla riflessione e alla pace. Ma non ero lì per questa pace; ero lì per confrontarmi con un tormento interno che non conosceva tregua. Il prete, vestito di bianco, si ergeva davanti alla congregazione, un profeta di parole tranquillizzanti. Iniziava con una preghiera, un invito alla comunione e alla riflessione. Lo ascoltavo mentre parlava di amore, compassione, speranza—temi universali, astratti, eppure così profondamente umani. Il suo tono era pacato, le sue parole sembravano danzare nell’aria, un balsamo per le anime tormentate. Ma c’era un tema che non riusciva a toccare la mia anima in modo lieve: il perdono. Il perdono. Che parola insopportabile, che concetto elusivo. Quando il prete iniziava a parlare di perdonare, di liberarsi dai rancori e dalle ferite, sentivo...
Posted on November 19th, 2000 at 9:35 PM | Tags: Salvezza | 0 Comments
Ogni passo, ogni sguardo, ogni respiro, ci avvicina a qualcosa di più grande di noi. Ma quale è il prossimo passo? Qual è il cammino che dobbiamo ancora percorrere? Non siamo mai veramente arrivati. La domanda rimane. La risposta, forse, è solo un altro passo da fare. Ogni domenica mattina mi sveglio presto. Il silenzio della casa è un invito a riflettere, a fermarmi, a respirare. Non c'è fretta, solo il suono della mia voce che mi guida verso il mio destino di fede. Lì, sotto il peso del cielo grigio, c’è un rifugio che non ha confini, che non tradisce. La chiesa, il suo silenzio, la sua luce soffusa. # Arrivo, come sempre, un po' in anticipo. Il rumore della porta che si chiude dietro di me è l’inizio di un viaggio che, ogni volta, mi sembra nuovo. È l’unico posto dove posso staccare, dove posso trovare la pace. Mi siedo in una panca. Non guardo l’altare, non guardo il prete. Chiudo gli occhi e lascio che l’organo parli al posto mio. L’aria è carica di una tensione morbida, di una dolcezza inaspettata. Mi sento a casa, ma è una casa che non appartiene a nessun luogo. È solo...
Posted on December 26th, 1999 at 9:59 PM | Tags: Salvezza | 5 Comments
Un attimo di luce spezza l'oscurità: è davvero solo il Natale? # Cammino per le strade illuminate, cercando un senso in questa realtà sospesa. La città sembra respirare un’aria diversa, come se il tempo rallentasse per concederci una tregua. Le luci dorate che decorano i lampioni riflettono un mondo che, per un attimo, appare migliore. Eppure, mi chiedo se questa magia sia reale o solo un’illusione. Il Natale, per molti, è una festa di tradizioni, ma per me è un esperimento umano. Un momento in cui l’umanità si permette di credere in qualcosa di più grande. Credere nella bontà, nella possibilità di essere migliori, anche solo per un giorno. Ma perché abbiamo bisogno di una scadenza per mostrarci più gentili, più aperti, più umani? Ricordo il Natale della mia infanzia. La casa si riempiva di profumi e di un’attesa che sembrava infinita. Ero una bambina che guardava le luci sull’albero come se fossero stelle cadute dal cielo. Ogni regalo era una promessa, ogni sorriso uno spazio di connessione. Oggi, da adolescente, quelle stesse luci portano con sé un sapore diverso: una dolcezza velata dalla consapevolezza del tempo che passa. La mia famiglia è il cuore pulsante di queste festività, ma...