Archive for the ‘Reti & Codici’ Category


Una settimana da Dio

Posted on June 2nd, 2003 at 9:30 PM | Tags: | 52 Comments
Sono andata al cinema e il buio della sala ha fatto entrare un pensiero, un pensiero che non avevo chiesto, che mi ha colto senza preavviso. Il film che ho visto, Una settimana da Dio, ha fatto esplodere un senso di intensità che non sapevo nemmeno di cercare. È come se ogni respiro, ogni passo, ogni gesto, tutto quello che facciamo nella nostra vita, avesse improvvisamente un significato, una direzione. Una settimana, solo una settimana, per capire tutto, per riscoprire ogni cosa, ogni dettaglio che compone la nostra realtà. È strano come un film possa arrivarti così, come un colpo di vento che ti scuote senza chiedere permesso, senza preavviso. La sala era immersa nel silenzio, ma dentro di me, tutto stava parlando, tutto stava urlando. Non è il film in sé a colpirti, ma la sua capacità di essere uno specchio, uno specchio che ti riflette la realtà per quello che è. E quella riflessione non è bella, non è perfetta, non è la maschera dorata che spesso ci costruiamo intorno, ma è cruda, senza filtri. È un’immagine di ciò che siamo veramente. Non c’è nulla di superfluo, nessun abbellimento, nessuna vernice a coprire la verità che viene a...

Napster Scomparso: L’Ultima Canzone

Posted on September 4th, 2002 at 11:40 AM | Tags: | 20 Comments
La barra di avanzamento si ferma, il cursore lampeggia. Riprovo. Nessuna risposta. Chiudo e riapro, il programma non si connette. La rete è muta, come se qualcuno avesse premuto un interruttore e spento tutto. Mi affaccio alla finestra, la notte è immobile. Milano dorme, ignara. Napster è morto. O almeno, non è più quello che conosco. Un mondo si chiude e io rimango qui, davanti allo schermo, con una playlist interrotta e il vuoto che avanza. Due anni di esplorazioni, di scoperte, di emozioni vissute in mp3. Due anni in cui il suono di un modem che si connetteva ad Internet era l'inizio di un viaggio. Bastava digitare un nome, una canzone, un artista, e il file appariva come per magia. I Megabyte scorrevano come un fiume sotterraneo, invisibile, inarrestabile. Ogni brano era una porta su qualcosa di nuovo, una libertà senza confini. Ed ora? Ora il fiume si è prosciugato. Era rubare? Forse. Ma non mi importava. Importava la scoperta, il battito accelerato quando trovavo un brano raro, il suono della mia adolescenza che prendeva forma. La musica non era più solo un oggetto da comprare, era un diritto, un atto di ribellione, una dichiarazione d'esistenza. Ogni file scaricato...