Archive for the ‘Materia & Spirito’ Category


La logica controcorrente umana

Posted on July 14th, 2004 at 8:00 PM | Tags: | 20 Comments
I numeri non mentono, ma le emozioni sanno manipolare. Tra l’essere e il calcolo c’è l’abisso, un vuoto che si fa largo con ogni respiro, come il suono di un battito che si fa strada tra il silenzio della mente. La stanza intorno a me è immersa in una luce pallida, fredda, che proviene da uno schermo che sembra non voler mai smettere di emettere la sua luce. È un’illuminazione artificiale che, piuttosto che rischiarare, ruba calore, lasciando solo il freddo che taglia l’aria, solitaria e impassibile. La polvere digitale è il suo compagno, un ricordo di ciò che era e non è più, un simbolo di un mondo che continua a correre senza fermarsi, mentre io mi fermo a riflettere. Scrivo, cancello, riscrivo. Ogni parola una battaglia, ogni frase una ferita aperta, ma non posso fare a meno di scrivere. Non posso fare a meno di scavare, come se solo in questo modo potessi respirare. Fuori dalla finestra, Milano è una tela di ombre, un dedalo di luci tremolanti che non sanno dove andare, come il pensiero che mi attraversa. Dentro, la battaglia è silenziosa, ma brucia. La mente è un campo minato, dove ogni passo che faccio rischia...

Rabbia, Silenzio, Buio

Posted on August 2nd, 2003 at 1:00 AM | Tags: | 10 Comments
PARTE UNO. Mi sveglio nel buio, come se il silenzio mi avesse avvolta, come un manto pesante che non lascia respiro. Non c'è luce, non c'è suono, solo il battito del cuore che pulsa nel petto, così forte che mi sembra di sentirlo nelle ossa. Come se avessi dimenticato come respirare, come se il mondo si fosse fermato e io fossi rimasta bloccata nel vuoto, sospesa, senza direzione. Il buio non è mai stato così denso, eppure non smette mai di pesare. Mi sveglio al buio, e il mio corpo sembra essere l'unico luogo dove il tempo non passa. Le emozioni non si fermano. Sono come fiumi in piena, che scorrono senza tregua, senza che io possa fermarli. Le parole restano in silenzio, in un angolo remoto della mente, ma non cessano di urlare. Mi sembra di essere in balia di qualcosa che non controllo, qualcosa che non posso fermare. Il cuore mi si strappa, mi fa male. È una sensazione fisica, una presenza dentro che non riesco a scacciare. La mia mente è affollata, troppo affollata per cercare un pensiero che faccia luce, per mettere ordine. Ogni pensiero è un altro ingranaggio che si aggiunge a una macchina che...

Inaspettato Tradimento

Posted on August 1st, 2003 at 10:30 AM | Tags: | 18 Comments
La vita non ti avvisa mai. Ti attraversa, ti colpisce, ti lacera senza preavviso, senza un segnale. E quando accade, non c'è un modo per difendersi. Non puoi prevederlo, non puoi evitarlo. Ti scava dentro come una lama sottile e silenziosa, lasciando solo il vuoto e la consapevolezza di non essere mai davvero preparata. Ti guardi intorno, cerchi un appiglio, un indizio che possa spiegare il momento esatto in cui tutto è cambiato, ma non lo trovi. Perché non c'è. Ci camminiamo accanto ogni giorno, illudendoci che il controllo sia reale, che basti prevedere, pianificare, evitare gli ostacoli per restare in piedi. Ma poi accade. In un gesto. In una parola non detta. In un battito di ciglia. Quel giorno, con T., credevo di avere tutto sotto controllo. Le strade affollate, il frastuono del traffico, le voci confuse della città: tutto si dissolveva sullo sfondo, come una nebbia sottile che avvolge ogni cosa. E dentro di noi, solo la certezza di quel momento, la convinzione che nulla potesse spezzarlo. Ma il cielo grigio ci ha traditi. Ci ha lasciati esposti, fragili, impreparati. Non c'è stato un avviso, non c'è stato un presagio. Solo un istante che si spezza, un equilibrio...

Il peso dell’incertezza

Posted on April 8th, 2003 at 2:30 AM | Tags: | 30 Comments
Svegliarsi di notte, nel buio assoluto, non è mai stato solo un ritorno alla coscienza. È come essere inghiottita da un abisso profondo, dove il cuore pulsa con una forza così forte da sembrarmi pronto a scoppiare, ma è più del battito. È un silenzio che perfora la testa, una morsa che stringe la mente senza concederle tregua. La casa è avvolta nel silenzio. Un silenzio che mi risucchia, che mi inghiotte. Non c'è spazio per il pensiero, solo per quella sensazione di essere sospesa, come se fossi a metà strada tra il sogno e la realtà. Ma non posso fermarmi. Non posso restare nel vuoto. Accendo la musica classica, come una coperta calda che prova a scacciare il gelo dell'incertezza, ma la melodia non arriva a colmare il vuoto. È come se la musica fosse solo un'eco di qualcosa che non riesco più a toccare. Leggo. Un libro su Pitagora, sulla sua concezione della matematica come linguaggio dell’universo. Le sue parole scorrono con una fluidità che mi fa sentire come se il mondo stesse finalmente trovando un ordine, una struttura. Ma poi ci sono quei momenti, quando la lettura si interrompe per un attimo, quando il pensiero inizia a...

Il prezzo dell’infinito

Posted on February 2nd, 2003 at 5:30 PM | Tags: | 60 Comments
Il cielo oggi è di un azzurro incantevole, immacolato, come se il mondo volesse darsi una pausa dalla tragedia di ieri. Ma il mio sguardo è inchiodato a quell'abisso azzurro, come se non potessi distogliere gli occhi da un qualcosa che mi chiama, mi sfida. Ieri il Columbia si è dissolto, un sogno in fiamme. E io sono qui, con il cuore pesante, la mente che corre tra le stelle e il respiro che sembra fermarsi ogni volta che penso a ciò che è stato perso: sette vite. Sette sogni. E nel vuoto che lasciano, mi trovo a chiedermi se davvero ne valga la pena. Ma la domanda resta sospesa. L'universo, indifferente e vasto, continua a osservare mentre noi tentiamo di piegare le sue leggi, come se potessimo domarlo. Non riesco a smettere di immaginare quei volti, quegli occhi pieni di speranza prima di salire a bordo. Cosa avranno provato in quei momenti finali? Forse una paura tremenda, ma anche una consapevolezza. L'orgoglio di aver scelto di sfidare l'impossibile. E il pensiero di quel momento in cui hanno capito che non sarebbero tornati... È una sensazione che mi paralizza, un peso che sento nel petto. Non siamo invincibili, nonostante la...

Svegliarsi nel caos oscuro

Posted on January 8th, 2003 at 5:30 AM | Tags: | 18 Comments
Mi sveglio di soprassalto, il cuore che batte come un tamburo impazzito. Il buio della stanza mi avvolge, un manto pesante che sembra soffocarmi. Respiro profondamente, cercando di calmare il tumulto dentro di me. Le ombre danzano sulle pareti, proiettate dalla luce fioca che filtra attraverso le tende socchiuse. Mi alzo lentamente, i piedi nudi che toccano il pavimento freddo. Un brivido mi percorre la schiena, ma non è solo per il freddo. Cammino verso la finestra, le gambe pesanti come se fossero di piombo. Apro le tende con un gesto brusco, quasi rabbioso. La città si estende davanti a me, un mare di luci che pulsano nella notte. Mi chiedo quante vite si stanno svolgendo là fuori, quante storie si intrecciano senza mai incontrarsi veramente. Mi sento sola, terribilmente sola, in mezzo a questa moltitudine di esistenze. Il silenzio della notte è rotto solo dal ticchettio dell'orologio sul comodino. Ogni secondo che passa sembra un'eternità. Mi volto verso lo specchio appeso alla parete. Chi è quella donna che mi guarda con occhi stanchi e spaventati? Non la riconosco più. Dove sono finiti i miei sogni, le mie ambizioni? Sembrano essersi dissolti come nebbia al sole. Mi trascino in cucina,...

Lo Specchio Della Verità

Posted on February 12th, 2002 at 4:30 PM | Tags: | 26 Comments
Mi trovo di fronte a me stessa, e non è mai stato tanto difficile guardarmi negli occhi. Non perché il mio viso sia cambiato, ma perché so che quella che vedo non è mai la realtà completa. Lo specchio non mente, ma non fa altro che amplificare ogni mia insicurezza, ogni battito del cuore che non riesco a fermare. Mi guarda come un giudice, un osservatore impassibile, mentre mi sfida a decidere se fuggire o restare. Le parole rimbalzano nella mia testa, più forti di ogni suono. «Mi rendo conto di tutto». È un pensiero che pesa, che non smette di martellare come un tamburo. Perché il peggio non è la consapevolezza, ma il suo peso, la sua capacità di rallentare ogni respiro, di rendere ogni attimo una ricerca costante, un’analisi che non lascia spazio per il respiro libero. Quando è iniziato tutto questo? Quando ho cominciato a scrutarmi così, con una lente che ingrandisce ogni piccolo dettaglio? Non ricordo il momento esatto, ma so che è arrivato, come un fiume che scorre senza preavviso, impetuoso. Forse è colpa di questa frenesia che ci porta avanti, che ci fa correre verso un qualcosa che non esiste. O forse è solo...

Illusioni Infrante 2002

Posted on January 1st, 2002 at 5:30 PM | Tags: | 38 Comments
La promessa infranta # Ogni mattina mi sveglio con un pensiero che mi attraversa come una lama sottile: sarà oggi il giorno in cui manterrò la mia promessa? Ma non rispondo mai. Non c'è risposta. Solo la sveglia che vibra, insistente, e io che cedo, scivolando in quel momento sospeso tra il sonno e la realtà. La promessa, quella che faccio a me stessa ogni notte, si dissolve nel primo raggio di luce. E resta lì, come un’eco distante. Il parco è lì, fuori dalla finestra. Lo guardo senza vederlo davvero. I rami degli alberi oscillano appena, il vento accarezza l’erba gelida, e io resto immobile, avvolta nel calore di un letto che è più prigione che rifugio. Oggi mi alzo presto. Oggi corro. Oggi inizio davvero. Sono le bugie più dolci, quelle che mi racconto con un sorriso stanco. Ma quando il momento arriva, il corpo non si muove, il respiro resta lento, e il tempo mi sfugge tra le dita come sabbia. C’è un punto in cui la realtà incontra la resa. La scrivania mi aspetta, piena di libri che sembrano ridere di me, appunti sparsi come schegge di una battaglia persa. Dovrei scrivere, dovrei studiare, dovrei, dovrei…...

La trappola del tempo perduto

Posted on March 5th, 2001 at 4:00 PM | Tags: | 18 Comments
#Vortice. L’ora sembra dissolversi, come un sogno che non ha mai preso forma, e il tempo sfugge tra le dita come sabbia sottile. Non so che ora sia, ma so che ogni attimo che passa sembra moltiplicarsi, crescere, come se l’ora che precede non avesse mai avuto un senso. C’è qualcosa di inquietante in questo, come se il mondo intorno a me si fosse fermato per un momento, eppure tutto continua a girare, a scivolare via. Mi sento come il coniglio bianco nel libro di Alice, che corre senza mai arrivare, che vive in una continua promessa di “già troppo tardi”. Ogni passo che faccio è come un salto nel vuoto, senza direzione, ma con l’urgenza di non perdere la prossima svolta, di non sfuggire alla trappola del tempo perduto. Gli altri parlano, ma non riesco a capire il senso delle loro parole, come se fossero ancorate a un tempo che non mi appartiene. Le loro voci risuonano lontane, come se provenissero da un altro spazio, da un altro momento. La mia mente è confusa, ed ogni suono, ogni rumore, mi sembra parte di una realtà che non riesco a toccare, come se stessi osservando il mondo da una finestra...

Le Ore Che Bruciano

Posted on February 20th, 2001 at 1:45 PM | Tags: | 26 Comments
Il tempo si è fermato. Non c'è suono, solo il battito del cuore che scandisce il mio respiro. Eppure, c'è qualcosa che pulsa nell'aria, un'energia silenziosa, invisibile ma sempre presente, come un codice che guida ogni mio movimento. È una sensazione sottile, quasi impercettibile, ma che mi attraversa con la forza di un fiume. La mente è un riflesso della realtà, eppure si perde, si sprofonda in un oceano che non ha confini. Sono codici, eppure non lo sono. In ogni numero c'è una risposta, eppure la risposta non è mai completa. Siamo tutti frammenti di un piano che sfugge a ogni tentativo di comprensione. Non c’è soluzione, eppure la cerchiamo, come se fosse possibile trovarla in una semplice equazione. Oggi mi fermo a pensare. Non è tanto la matematica a stupirmi, ma la sua semplicità. Mi piace come i numeri sembrano rispondere a tutto, come se fossero la chiave di ogni porta che non riesco a vedere. È in questi momenti che mi sento più lontana, come se stessi cercando di capire una lingua che non è la mia, ma che mi parla continuamente, ogni volta che alzo lo sguardo. C'è una logica invisibile in ogni movimento, in ogni...