Archive for the ‘Leggi & Universo’ Category
Posted on October 16th, 2019 at 6:18 PM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Immagina il mondo come lo conosciamo: la materia, l'energia, tutto ciò che vediamo e tocchiamo. Poi, immagina che alla base di tutto ci sia qualcos'altro. Non particelle, ma minuscole corde vibranti. Stringhe. Quelle sono le vere protagoniste della realtà, almeno secondo questa teoria. Non sono immobili, non sono semplici punti. Vibrano. E nel loro vibrare, determinano ogni cosa: la massa, l'energia, la forza di gravità, tutto. Stephen Hawking, fino agli ultimi istanti della sua vita, cercava di comprendere meglio questi concetti. Ha dedicato anni a esplorare come queste corde potessero spiegare l'universo. Lui ci credeva profondamente. Credeva che queste stringhe, sottilissime e invisibili, fossero la chiave per unificare la fisica quantistica e la relatività generale. Due mondi che, da decenni, sembrano in eterno conflitto. Eppure, la teoria delle stringhe non è facile da digerire. Richiede immaginazione, richiede di accettare che la nostra comprensione del mondo potrebbe essere incompleta. È come camminare su una fune, sapendo che sotto c’è il vuoto, ma confidando che quella fune sia reale, anche se non la vedi. Hawking si è avventurato in questo abisso con il suo solito coraggio. Per lui, il fatto che le stringhe potessero vibrare in un universo di molteplici dimensioni era...
Posted on June 20th, 2019 at 11:30 AM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Un respiro silenzioso riempie l'infinito, mentre le stelle sussurrano segreti antichi come il tempo stesso.# Quando chiudo gli occhi, il mondo sembra dissolversi in un mare di ombre e luci. Non è il buio della notte a turbare il mio pensiero, ma la vastità di ciò che non riesco a comprendere. Il cielo sopra di me è un quadro in continuo mutamento, dove ogni stella racconta una storia, ogni costellazione è un poema scritto con inchiostro d'argento. Quante volte mi sono persa nel suo abbraccio immenso, sognando di poter raggiungere quelle luci lontane? La mia mente, inquieta, cerca risposte tra le stelle, come un viaggiatore che si perde nella nebbia. C'è qualcosa di primordiale e affascinante nella vastità dell'universo. Ogni astro è un ricordo, un frammento di tempo congelato nello spazio, una memoria di un passato remoto che continua a influenzare il presente. In questo dialogo muto tra le stelle e me, trovo una riflessione profonda sull'esistenza, un senso di piccolezza e grandezza che si intreccia in un'emozione pura e sconfinata. Mi domando spesso se le stelle abbiano consapevolezza del loro ruolo nel grande schema dell'universo. Cosa significano per loro i nostri sguardi pieni di meraviglia? Ci sono risposte che...
Posted on January 26th, 2019 at 7:30 AM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
La sonda InSight rivela i primi dati dal sottosuolo di Marte # Sonda InSight Sono seduta davanti allo schermo, l'aria pesante nella stanza mentre fuori la città sembra distante, quasi aliena. Un silenzio surreale mi avvolge, come se il mondo intorno a me fosse sospeso in attesa. Ed è in quel momento che le prime immagini arrivano: Marte. Un pianeta che abbiamo sempre guardato da lontano, un sogno di polvere e vento rosso, finalmente si rivela a noi. La sonda InSight, che ha viaggiato per milioni di chilometri, ora è lì. Sonda immobile, ma il suo cuore vibra sotto la superficie, registrando ogni respiro del suolo marziano. Lo guardo, quel mondo, e mi chiedo se potrà mai diventare parte di noi. Non è solo un pianeta morto, sembra avere una voce. E quella voce, oggi, parla attraverso i sismometri e gli strumenti di InSight. Le immagini scorrono rapide, ma c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che non possiamo ancora capire del tutto. I primi dati rivelano un paesaggio nascosto, un mistero ancora incompiuto. In questi momenti, mentre i tecnici e gli scienziati esultano, io rimango ferma. È un'emozione silenziosa, intima, difficile da spiegare. Non c'è solo scoperta, ma un senso...
Posted on March 14th, 2018 at 8:30 PM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Dr. Hawking, vi ho conosciuto anni fa, in un momento di profonda confusione. Cercavo risposte, domande, un senso che forse non esisteva. È sempre così, no? Ci imbattiamo nella scienza, nelle teorie, come si inciampa nel buio. E poi ci siete stati Voi, un faro in quel buio. Un uomo che parlava di universi, di buchi neri, di tempo. Quell’entità inafferrabile che governa le nostre vite. Vi ho guardato, vi ho ascoltato, e dentro di me ho sentito una scossa. Era la consapevolezza che nulla, neppure una malattia crudele, avrebbe potuto fermarvi... Dal primo libro ho capito che non eravate solo un astrofisico, non solo un matematico. Eravate un’anima in lotta, un guerriero che combatteva contro il tempo, contro il corpo che si consumava. Questo mi colpì più di tutto. Mi chiedo, Dr. Hawking, come avete fatto a rimanere così lucido, così forte, quando ogni cellula del vostro corpo vi tradiva? Come avete trovato il coraggio di guardare il futuro senza abbassare lo sguardo, senza piegarvi? Ecco, questa domanda non mi lascia mai. Perché la vostra vita era incompleta, eppure completa al tempo stesso. E io, io che non ho nessuna malattia degenerativa, io che mi muovo libera nel mondo,...
Posted on October 15th, 2005 at 1:37 PM | Tags: Algoritmi | 0 Comments
PARTE UNO. Ogni giorno, ci svegliamo per vivere nella certezza di ciò che vediamo # Oggi è il giorno dopo l'ennesima visione di Matrix. Non è più il piacere di un film. Non è più il fascino della fantascienza. È una ricerca senza fine. Ogni scena, ogni battuta, mi colpisce come un raggio di luce in un mondo che sembra vacillare. Mi ci perdo. Non per divertimento, ma perché sento che c’è qualcosa, qualcosa che non riesco a vedere. È come una droga, una droga che ti consuma lentamente. Ogni volta che lo guardo, mi ritrovo nello stesso punto. Quella sensazione di disconnessione, come se la realtà si stesse sfilacciando, come se il mondo fosse solo una simulazione. Non è un pensiero nuovo, non è una riflessione originale. Ma è reale. La disconnessione è palpabile. Ogni volta che il film termina, la domanda resta sospesa, in sospeso nel mio cervello: Quante altre realtà esistono che non vediamo? È una domanda così banale, ma il peso che ha è insostenibile. Ogni piccolo movimento, ogni frammento della mia esistenza sembra più effimero. Cos'è vero, e cosa è solo un’ombra proiettata? Un’illusione a cui ho dato il permesso di esistere? Come posso essere...
Posted on August 4th, 2004 at 8:18 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
Sono giorni che, quasi senza fiato, mi ritrovo a leggere commenti che non capisco, frasi che non appartengono a chi mi scrive, ma che, incredibilmente, sembrano rivolte a me. Sono giorni che il mio blog è diventato un campo di battaglia per accuse che non afferrano, che si rifiutano di vedere oltre le parole e si appigliano a dettagli che non sono neppure miei. Non so cosa vogliano, non so cosa sperino di trovare. È come se ogni messaggio fosse uno spintone, una domanda che non ha risposta, un peso che si adagia sulle spalle. Eppure continuo, continuo a scrivere, a creare, a lottare nel mio angolo di solitudine, dove il lavoro che faccio ha un nome, ma la mia realtà non viene mai accettata. Loro dicono, gridano addirittura, che io copio. Ma cosa? Come può qualcuno che lavora ogni giorno per costruire qualcosa di proprio, per creare con le sue mani e la sua mente, essere accusato di furto? La verità è che io non copio, io costruisco, e ciò che vedete, ciò che leggete, è il frutto di ore passate a cercare, a esplorare ogni angolo di internet, a provare, a sperimentare, a fallire, a rialzarmi, a sudare....
Posted on June 23rd, 2003 at 11:22 PM | Tags: Relatività | 22 Comments
Il silenzio della notte viene interrotto solo dal tintinnio del cucchiaino contro la ceramica mentre mescolo il mio tè alla liquirizia. Le gocce d'acqua dei capelli ancora umidi cadono sulla maglietta, piccoli cerchi scuri che si allargano sul tessuto. La stanchezza di una giornata intensa mi avvolge come una coperta familiare, mentre ripercorro nella mente ogni istante di questo pomeriggio. Era iniziato tutto con un messaggio di T. sul gruppo: una semplice foto della sua piscina accompagnata da un "Vi aspetto". Non serviva altro. In meno di un'ora, io e Ikari eravamo già pronte, il sole che filtrava attraverso i nostri occhiali da sole, la radio accesa e quella sensazione di libertà che solo l'estate sa regalare. Arrivando, abbiamo trovato il cancello spalancato e la musica che già riempiva l'aria. Il giardino di T. sembrava un piccolo paradiso terrestre: i lettini disposti strategicamente all'ombra degli alberi, alcuni al sole, il profumo di gelsomino che si mescolava all'aroma del caffè appena fatto, e quella decina di persone, il nucleo essenziale del nostro gruppo, già sparse tra il prato e il bordo piscina. P. era immerso fino al collo nell'acqua, gli occhiali da sole spinti sulla fronte, mentre discuteva animatamente con K....
Posted on June 1st, 2002 at 9:40 AM | Tags: | 28 Comments
Un Weekend di Grigio e Riflessioni Tra poco la scuola chiuderà, e io sono qui, incastrata in un angolo di questa esistenza che non ha nulla di particolarmente entusiasta. Non è stata una settimana degna di nota, anzi, è stata piatta come la superficie di un lago in pieno inverno. Un’influenza ha preso il sopravvento e mi ha costretta a rinchiudermi tra quattro mura. Questo weekend, lontana dai colori e dalle risate, mi sono limitata a guardare il mondo attraverso una finestra che mi restituisce solo un grigio uniforme, sia fuori che dentro di me. Eppure, non posso negare che c'è qualcosa di quasi liberatorio in questo stato di isolamento forzato. Mi sono risparmiata la fatica di inventare scuse per eludere impegni sociali. Il mio "mi dispiace, ho l'influenza, non posso uscire" suona sincero, quasi una benedizione mascherata da malattia. Resto in casa, avvolta in coperte e fazzoletti, mentre fuori il cielo è una tela uniforme di piombo. Osservo i film che mi fanno compagnia, vecchi film che sembrano rispecchiare la mia attuale condizione. Ogni scena è un riflesso di una bellezza passata, un piacere che mi sfugge tra un colpo di tosse e una sorsata di rimedio casalingo. Mi...
Posted on March 1st, 2002 at 12:00 PM | Tags: Relatività | 22 Comments
Ci siamo. Envisat è in orbita, un nuovo guardiano tecnologico che sfida la gravità e si posiziona nel vuoto immenso dello spazio. Da quassù, il mondo appare come un’immensa sfera blu e bianca, così bello da togliere il fiato, così fragile da spezzarlo. Le sue curve gentili, i suoi oceani lucenti, le terre verdi che paiono farsi largo tra le nuvole, tutto appare in un respiro. Eppure, è una bellezza che ci sfida. Ci sfida a guardare più a fondo, a non fermarci alla superficie. Mi chiedo se siamo consapevoli di ciò che significa essere osservati, non solo da occhi umani, ma da una macchina che vede oltre. La distanza tra noi e questo satellite è immensa, ma, in fondo, è solo un altro passo di quella curiosità insaziabile che ci definisce. Perché guardiamo il cielo? Perché ci sentiamo così spinti a scrutare l'ignoto, a inseguire l'infinito, come se ogni domanda che si posa su di noi fosse una risposta in cerca di un senso? «Osservare è capire», dicevano i filosofi. Ma cosa cerchiamo davvero di comprendere? Questo satellite non è solo un pezzo di metallo che orbita intorno alla Terra. È il simbolo di un’umanità curiosa, ossessionata dall’idea di...