Archive for the ‘Corpo & Energia’ Category


Resilienza Reale

Posted on April 5th, 2020 at 9:54 PM | Tags: | 0 Comments
Ammettiamolo, nessuno aveva previsto questo. La resilienza sembra una parola d’ordine, ma quanto è reale? # La città è silenziosa, i canali riflettono luci pallide e tremolanti. Amsterdam è una prigione dorata, e io sono qui, confinata, immersa nella solitudine di un lockdown che sembra non finire mai. È il 5 settembre 2020, e le strade vuote raccontano una storia che non voglio dimenticare. In questi giorni, leggo le notizie con una sorta di distacco assente, come se il mondo esterno fosse un'opera di teatro che si svolge senza di me. La R.E., all’età di 94 anni, ha inviato un messaggio alla nazione. Solo la quinta volta in 68 anni di Regno. Le sue parole sono un appello alla solidarietà: «Insieme stiamo affrontando questa malattia: se restiamo uniti e risoluti, vinceremo. E torneremo a incontrarci». Mi interrogo su quanto queste parole risuonino nella mia realtà. La forza delle sue dichiarazioni è innegabile, ma è davvero sufficiente a colmare l’assenza che avvertiamo? In

Cara Terra

Posted on September 7th, 2019 at 1:46 PM | Tags: | 0 Comments
Ho calpestato il tuo suolo, con i piedi sporchi di presunzione, e non ho visto il dolore nei tuoi sguardi silenziosi # Cara terra, Oggi, mi rivolgo a te con umiltà e pentimento. In questa lettera, non voglio adornare la realtà con eufemismi o nascondere le mie responsabilità dietro un velo di retorica. Le parole devono colpire, devono scoprire le ferite e mostrarle senza paura. Ho camminato su di te, troppo spesso ignorando i segni della tua sofferenza. Abbiamo sfruttato le tue risorse come se fossero infinite, dimenticando che ogni atomo del tuo essere è sacro. Le tue acque, una volta limpide, ora portano il peso del nostro inquinamento. I tuoi cieli, un tempo sereni, sono avvolti da un manto di smog che soffoca la tua voce. Ed io, che avrei dovuto essere custode, ho contribuito al tuo declino. Il dolore che hai sopportato è il nostro, il peso delle nostre azioni è un fardello che non possiamo ignorare. Siamo incapaci di fermarci, di riflettere su quanto abbiamo distrutto, come se fossimo in corsa verso una meta sconosciuta senza considerare il costo del nostro viaggio. Ogni uragano, ogni alluvione, ogni deserto che si espande è un grido di aiuto che...

Il silenzio delle cicatrici

Posted on March 20th, 2009 at 2:49 PM | Tags: | 0 Comments
C’era una volta un grido che nessuno voleva sentire. Oggi quel grido mi parla, e io non lo ignorerò # Mi trovo seduta nella mia stanza. Le tende sono aperte, la luce è tenue, quasi timida, e disegna ombre irregolari sul pavimento. Davanti a me, un quaderno dalla copertina di cuoio, consumato dal tempo e dai pensieri. L’aria sa di carta vecchia e polvere leggera, ma il profumo dolciastro di un ramo di lavanda, lasciato lì da settimane, si mescola inaspettatamente. È un contrasto curioso, quasi ironico: un profumo di pace in mezzo a pensieri turbolenti. Leggo, riga dopo riga, un commento anonimo che qualcuno mi ha lasciato qui sotto, giorni fa. Ogni parola è un pugno, ogni frase un frammento di dolore. Non so chi sia questa donna, ma la sua storia mi invade, mi travolge come un fiume in piena. Parla di controllo, di manipolazione, di un amore che si è trasformato in una gabbia invisibile. Scrive che, all’inizio, era tutto perfetto. Lui la chiamava «la mia stella». Poi, lentamente, quella stella è stata soffocata. Ogni suo passo era giudicato. Dove vai? Perché lo fai? Chi hai incontrato? Ogni sua scelta era sbagliata. «Io ti amo abbastanza per...

Oltre le Etichette e le Aspettative

Posted on February 2nd, 2009 at 2:30 PM | Tags: | 0 Comments
C'era una volta una donna senza etichette # Lascio che le mie dita scorrano sulla tastiera, come farebbero su un libro di scienze che conosco a memoria, e mi immergo nella storia di una donna che vive senza etichette. È una storia che mi tocca nel profondo, perché parla di una libertà rara, di un coraggio che non tutti possiedono. E ogni volta che ci penso, sento il sangue ribollire nelle vene, come se fossi io quella donna. Vedo il suo volto, segnato dalle esperienze, non dagli anni. Non c'è trucco che nasconda la verità, non c'è maschera che possa celare la sua essenza. È una donna che cammina a testa alta, anche quando la vita le infligge colpi bassi. Una donna che ha imparato a non piegarsi, a non conformarsi. E la ammiro per questo, perché in un mondo che ci vuole tutte uguali, lei ha scelto di essere diversa. Questa donna, di cui parlo oggi, non ha bisogno di permessi. Vive la sua vita come un'opera d'arte in continua evoluzione. Non si lascia incasellare da ruoli predefiniti: non è solo madre, o figlia, o moglie. È tutto e niente di tutto questo. Ha capito che le etichette sono...

Fiamma nelle Tenebre

Posted on November 2nd, 2008 at 11:37 PM | Tags: | 0 Comments
La vita ti sfida a ogni angolo. Ma è proprio nelle ombre che il fuoco dentro di te brucia più forte # L’aria è densa, opprimente, eppure è come se qualcosa si stesse preparando ad esplodere. Non posso ignorare la sensazione di battito, quella pulsazione che mi sale dal petto e mi invade fino alle mani. Sono seduta sulla sedia di legno del solarium, il mio corpo stanco ma la mente acuta come una lama. L'odore di legno bruciato e terra umida pervade l’aria. Non so perché, ma mi ricorda qualcosa di profondo, di primitivo, come un richiamo alla resistenza. A volte l'odore di un luogo ti racconta di te, ti svela un aspetto che non ti aspettavi di vedere. Per me è sempre così. Lì, dentro quella stanza che mi ha visto vivere tante ore di fatica, mi ritrovo a pensare che il tempo non è mai stato un amico. Eppure, in qualche modo, è anche un alleato silenzioso. Qui, la luce che si riflette sui lettini solari è fredda e artificiale, ma la realtà che mi circonda è ben più cruda. Il mondo fuori, con la sua lotta continua, mi avvolge e mi fa sentire più viva che...

Storie di resilienza e riflessione

Posted on January 24th, 2007 at 1:04 PM | Tags: | 0 Comments
Il sole sfiora i vetri, timido ma tenace, come un promemoria che ogni giorno porta con sé una nuova possibilità. La mia palestra casalinga attende il suo primo respiro. Il tappeto nero del mio tapirulan brilla sotto la luce di mezzogiorno. Le tende, semiaperte, lasciano entrare un fascio di sole che illumina i contorni metallici dei pesi accanto a me. Una bottiglia d’acqua quasi vuota riflette l’arancione intenso delle pareti, creando un contrasto vibrante che mi fa sentire viva. Corro. Non solo con le gambe, ma con l'anima. Il rumore ritmico delle mie scarpe contro il nastro si mescola alla musica rap che esplode dalle casse. Il respiro è affannato, ma c’è qualcosa di quasi ipnotico in questa lotta tra corpo e mente. Non è solo fatica, mi dico. È il segnale che sto rivendicando uno spazio per me stessa. Ogni minuto che passa si trasforma in un piccolo traguardo. I miei polmoni bruciano, e le spalle, tese dalla postura al computer, iniziano a sciogliersi. È un dolore che conoscevo ma che avevo dimenticato: quel bruciore vivo, quasi una promessa, che solo l'impegno fisico sa dare. Dopo quindici minuti, il mio corpo si arrende a un calore intenso. Il sudore...

L’attimo prima

Posted on June 18th, 2003 at 9:22 PM | Tags: | 30 Comments
Ultimo passo... # Il tempo non ha più forma. Scivola, si scompone, si accartoccia su sé stesso come un foglio che ho strappato troppe volte. Non so più dove mi trovo, se prima, se dopo, se dentro un attimo che non passa mai. Sto studiando da un mese, senza tregua. Ho sottolineato ogni parola, ripetuto ogni concetto, ingoiato pagine come fossero l'unico cibo rimasto sulla terra. Ma niente basta. Niente è sufficiente. È una corsa senza fine, una rincorsa affannata verso qualcosa che non riesco a toccare. Non esco più. Non parlo più. Respiro a metà, come se ogni respiro fosse uno spreco. Ogni secondo è un’occasione per ripetere, per ricontrollare, per scorrere ancora una volta gli appunti che ormai sono impressi sotto le palpebre. Quando chiudo gli occhi, vedo date, formule, teoremi. Quando li riapro, il panico mi stringe la gola. L’esame è domani. L’ultimo esame. Il confine sottile tra quello che ero e quello che sarò. Come se tutto dipendesse da questa manciata di ore, come se la mia esistenza intera fosse sospesa su una linea che può spezzarsi da un momento all’altro. Domani dovrò essere perfetta. Domani dovrò ricordare tutto. Domani dovrò dimostrare che tutti questi giorni...

Corri, Non Fermarti Mai

Posted on April 27th, 2003 at 11:21 PM | Tags: | 12 Comments
La corsa. Non la vedo come un semplice movimento, un gesto da compiere. È qualcosa di più profondo, che mi attraversa in un attimo. Come il battito di un cuore che accelera quando ti accorgi che stai per partire. È la sensazione di una partenza che si fa spazio tra la pelle e l’anima. Quando indosso le scarpe da corsa, è come se non fossi più io, ma una traccia, una linea che si dissolve nell’aria. Una linea che prende velocità e che, in qualche modo, mi definisce. Nel mio mondo, correre è diventato un atto di resistenza. Lo è quando ho le gambe cariche di fatica, quando sento il respiro che si fa più pesante e i pensieri che vogliono fermarsi. Ma non posso fermarmi. Non ora. Sono nelle staffette. E non è solo la corsa: è il passaggio del testimone. Un oggetto piccolo, ma che pesa come il mondo. Un attimo in cui tutto può cambiare, in cui tutto può essere vinto o perso. Un attimo che è una vita. Un attimo che mi strappa dal caos per donarmi un equilibrio fragile, ma profondo. Le mani sono sudate, il cuore batte più forte, ma dentro di me c’è...

Happy Birthday +18

Posted on July 9th, 2002 at 1:23 AM | Tags: | 22 Comments
Sono appena tornata a casa, e il silenzio sembra amplificare ogni piccolo rumore: le ruote del trolley che graffiano il pavimento, il fruscio del vestito che sfiora la pelle, il battito ancora irregolare del cuore. Il profumo della notte è rimasto incollato ai capelli, un misto di mare e vento, e di quella leggera umidità che rende tutto più vivo. Chiudo la porta dietro di me e mi appoggio al legno freddo, ancora con il sorriso stampato sulle labbra. Non voglio dimenticare nulla, non una sensazione, non un istante. Loano stasera era uno spettacolo. Il lungomare illuminato da file di luci che sembravano sospese, quasi fossero stelle catturate. La pista da pattinaggio a rotelle era già piena quando siamo arrivati, e io, con il cuore che tamburellava nel petto, sentivo l'adrenalina mescolarsi alla gioia. Avevo scelto questo posto per una ragione precisa: gli anni '70 e '80 mi hanno sempre affascinata, come se in quelle canzoni e in quei colori ci fosse qualcosa di eterno, qualcosa che mi appartiene più del presente. Non so perché, ma ogni volta che ascolto una melodia di quel periodo, mi sembra di essere a casa. Ero vestita come una di quelle ragazze che vedevo...

Libera di correre, ancora

Posted on February 23rd, 2001 at 3:00 PM | Tags: | 60 Comments
Il campanello suona, tagliente come un colpo. È il mondo che mi strappa dal sonno, dalla mia realtà parallela, quella che mi avvolge nei momenti in cui non voglio affacciarmi alla vita. Ma, intanto, mentre altri scivolano via nella loro libertà, io corro. Non per il piacere di farlo, non per inseguire un sogno. No, corro per dovere. Eppure, ogni passo che faccio su questo terreno, ogni movimento, ogni respiro, mi trasforma, mi cambia, anche se non so ancora come. Entri in palestra, ed è come attraversare una porta verso un altro mondo. Il sudore è il suo profumo, la fatica è la sua anima. È un campo di battaglia invisibile, dove la realtà collide con l'illusione di ciò che vorremmo essere. Ogni respiro è più pesante, come se l'aria stessa non volesse che tu continui. Il mio allenatore, con il suo sorriso a metà tra impazienza e determinazione, non mi lascia scampo. Le sue parole sono fruste che mi pungono, mi scuotono, eppure è proprio grazie a quelle fruste che mi alzo e vado avanti. Qui non c'è spazio per fermarsi, per mollare. Ogni passo è una lotta, ogni movimento una resistenza contro il mio corpo che mi urla...