Archive for the ‘Affinità & Cuore’ Category


Isola di Libertà

Posted on May 22nd, 2003 at 2:38 PM | Tags: | 22 Comments
C’è una frase che mi tormenta oggi. John Donne scrisse: «Nessun uomo è un’isola intera in sé». E io mi fermo su queste parole, le giro tra le mani, le lascio scivolare sulle dita come sabbia. Mi colpiscono, ma non come pensano gli altri. C’è qualcosa in essa che mi fa reagire, che mi spinge a dire: no, non è così. Forse per molti è vero, ma non per me. Non oggi, non in questo momento. Io voglio essere un’isola. Un’isola intera. Per un attimo. Anche se poi, probabilmente, il mare m’inghiottirà. Voglio essere lontana, voglio che il mondo non mi tocchi. Voglio essere il mio unico respiro, il mio unico riflesso. Voglio sentire la solitudine come una carezza, come qualcosa che mi appartiene. Non una solitudine che ferisce, ma quella che ti fa sentire vivo, quella che non ti lascia più scappare da te stesso. Oggi, voglio essere quella solitudine, voglio essere quella roccia che s’alza dall’acqua, fiera e immobile, che resiste a tutto, ma che nessuno può toccare. E mi chiedo, perché non dovrei? Perché dobbiamo sempre cercare gli altri, perdere noi stessi nel mare delle loro aspettative, nelle loro opinioni, nei loro giudizi? Perché dobbiamo arrenderci a...

Scrivere Senza Fine

Posted on May 20th, 2003 at 1:51 PM | Tags: | 20 Comments
Il mio blog è un riflesso di ciò che sono, ma non è mai una copia perfetta. Ogni parola che scrivo, ogni pensiero che condivido, è un frammento che non si può ripetere, come l'onda che si infrange sulla riva e mai più si ripresenta uguale. È un racconto ininterrotto di me stessa, un cammino che non si ferma mai, nemmeno quando mi fermo a scrivere. C'è sempre qualcosa che sfugge, sempre un angolo che non riesco a vedere, ma che cerco con insistenza. Questo è il mio spazio, quello in cui mi muovo senza paura, senza filtri, con la vulnerabilità che mi scorre nelle vene, come un sangue che non mente. Ci sono giorni in cui scrivo come se la mano non mi appartenesse, come se il pensiero avesse preso il sopravvento, costringendomi a seguire il suo ritmo. Eppure, so che ogni parola è un pezzo di me. Non importa se qualcuno capisce o no, se l’altro può entrare nella mia mente, nella mia anima. La scrittura è il mio respiro, il mio modo per dare forma a quello che non trovo mai spazio per dire. E non cerco mai di spiegare tutto, perché nel momento in cui cerchi...

Un incontro tra mondi

Posted on May 13th, 2003 at 9:58 PM | Tags: | 12 Comments
Milano, oggi. Non so nemmeno da dove cominciare. Forse dalla luce. Quella luce bianca e fredda che scivola sui palazzi, si riflette sulle vetrine e taglia l'aria come una lama di vetro. Milano ha una luce che non perdona, non concede illusioni. Illumina ogni cosa con una precisione chirurgica, mette a fuoco dettagli che vorresti ignorare: una ruga sulla fronte, la piega sgualcita di un cappotto, la polvere sottile che si accumula sugli scaffali dei negozi. Milano non addolcisce nulla. Ti guarda dritto negli occhi e ti costringe a fare lo stesso. Hikari cammina accanto a me con il suo passo leggero, quasi sospeso. Lei non sembra sfiorata da questa luce. O forse semplicemente non la teme. Ha un modo di muoversi che mi incanta, un equilibrio perfetto tra presenza e assenza. Certe persone esistono senza sforzo, come se la loro stessa esistenza fosse un dettaglio inevitabile dell'universo. Lei è così. Una pennellata d'inchiostro su una tela bianca. Un accento nel posto giusto. Ci infiliamo dentro un negozio in Galleria, uno di quelli che sanno di soldi e tempo, e tutto sembra studiato per essere perfetto. Il commesso ci squadra, sorride con una professionalità misurata, ma io lo vedo che...

Camminando verso l’ignoto

Posted on February 4th, 2003 at 9:30 PM | Tags: | 34 Comments
Cammino per le vie della città, senza una meta. Le luci dei lampioni disegnano ombre lunghe sull’asfalto, ma è dentro di me che la notte è più buia. Ogni passo sembra scandire un pensiero, una domanda che non ha risposta. Cosa voglio davvero dalla vita? Mi sento soffocata da un futuro che non conosco, come se camminassi su una corda tesa nel vuoto. «Sto seguendo il mio cuore o sto inseguendo aspettative che non mi appartengono?» Questo pensiero si insinua in me come un veleno lento. Non ho certezze, solo un mare di ipotesi che si infrangono una contro l’altra. Il mondo attorno a me scorre in silenzio, ma dentro, tutto è frenetico. Come se il mio cuore battesse in modo diverso, come se ogni battito fosse un segnale che non riesco a decifrare. A volte mi fermo a osservare le vetrine illuminate: negozi pieni di oggetti che sembrano promettere felicità. Ma io so che non è lì che troverò le risposte. Non sono una consumatrice di sogni prefabbricati. Quello che cerco non è un oggetto da acquistare, ma una verità da afferrare, eppure continuo a camminare, con gli occhi che guardano ma non vedono. Un vento gelido attraversa la...

Ogni storia ha una fine

Posted on August 30th, 2002 at 11:51 PM | Tags: | 18 Comments
Il cielo è striato di arancio e il mare davanti a me si stende in un orizzonte che non smette mai di cambiare, ma che in fondo rimane sempre lo stesso. Io sono qui, seduta sulla sabbia, da sola. Loano. È strano dirlo. Ogni tanto mi sembra che il mio corpo non segua più la mia mente, e tutto si mescola, scivola via. La sera ormai sta calando e il suono delle onde è l'unico che sento. Eppure non è solo il suono. È un eco che mi scava dentro, un ricordo che mi sfiora come se fosse sempre stato lì, a guardarci da lontano. Mi guardo attorno, ma non c’è nessuno. Non mi importa. Questo è l’ultimo giorno qui, e non voglio che finisca. Non voglio tornare. Non voglio tornare a Milano, alla solita vita che mi scivola addosso senza che io la chieda. Sono sempre stata una di quelle che non si lascia troppo influenzare, che non si fa mettere sotto da niente. Ma in questo momento, sulla sabbia, mi sembra che tutto abbia un peso diverso. Lo percepisco nelle ossa, come se la quiete di questo posto fosse l’unico respiro che il mio corpo sappia riconoscere. Sento...

La Tensione Rivelata

Posted on July 13th, 2002 at 4:31 PM | Tags: | 10 Comments
È una strana sensazione, vivere sospesa. Tra ciò che sento e ciò che dovrei sentire. Da giorni mi trovo a camminare su questo filo sottile, in bilico, come se ogni passo mi spingesse sempre più vicino a un precipizio che non so se voglio davvero evitare. E lui… E' lì, sempre più vicino, con quel sorriso che non riesco a decifrare. Come ho potuto cadere in questa trappola? Sì, perché so che è una trappola. Eppure continuo a dire di no, mentre dentro è tutto un sì silenzioso, profondo, che cresce. Lo incontro più spesso ora, ci parlo con una leggerezza che non sento, mi faccio trascinare dalle sue parole. Lui che sembra avere tutto sotto controllo. Forse crede che le sue parole mi facciano effetto, che mi rendano speciale agli occhi suoi. Ma chi è, davvero, lui? Un ragazzo come tanti, con quella sicurezza che mi irrita, quella sicurezza che non riesco a trovare in me. Un attore che recita il copione della vita. Ed io, senza rendermene conto, divento spettatrice, prigioniera di una scena che non voglio più guardare. Ogni volta che i suoi occhi mi incontrano, sento quel nodo allo stomaco. Un nodo che mi fa capire...

Il Suono di Montenapoleone

Posted on June 6th, 2002 at 11:30 PM | Tags: | 20 Comments
Oggi è stato uno di quei giorni in cui il mondo sembra sospeso, un attimo perfetto che si mescola tra il sogno e la realtà. Non è stato solo lo shopping che mi ha catturata, ma tutto il respiro della città, ogni angolo che si è stretto attorno a me, come se Milano stesse parlando attraverso le vetrine di Montenapoleone. Con Hikari, tutto è diventato più leggero, come se insieme riuscissimo a dare un ritmo diverso alla vita. La sua risata, così cristallina, si mescolava al rumore dei passi veloci, il suono dei tacchi che schioccavano sull’asfalto lucido, il fruscio della seta che scivolava tra le mani. Le vetrine luccicavano, sembravano fatte di stelle. Ogni cosa mi chiamava, come se le borse di pelle, i vestiti eleganti, le scarpe scintillanti fossero un riflesso di qualcosa che non riuscivo a raggiungere, ma che desideravo senza capire davvero il motivo. Hikari, con il suo passo elegante e l’aria da diva, sembrava avere il potere di far girare tutte le teste. Mi seguiva come un’ombra, ma non avevo bisogno di guardarla per sentire la sua presenza. Era lì, proprio accanto a me, in ogni gesto, in ogni silenzio. Ogni tanto, mi scivolava un...

Il Vuoto Dei Cuori

Posted on February 14th, 2002 at 12:31 AM | Tags: | 14 Comments
San Valentino. Un giorno come tanti, ma anche no. La gente parla di amore, lo celebra, lo esalta come se bastasse un gesto, un fiore, una frase dolce per incapsularlo in un angolo perfetto della vita. Ma l'amore, quello vero, quello che ti attraversa senza chiedere il permesso, non ha bisogno di occasioni. Non ha bisogno di una data sul calendario per esplodere o per farti sentire meno sola. Eppure, in questo giorno, qualcosa dentro di me si fa più pesante. È il 2002 e in giro il mondo si prepara a rendere tutto più scintillante, più profumato, più... Falso. Cene, regali, sorrisi. Il mio cuore, invece, resta fermo, sospeso, in un ricordo che non riesce a svanire. Mi vedo ancora lì, seduta accanto a mia madre, in un ristorante elegante. L’aria è pregna di formalità, i camerieri scivolano tra i tavoli con movenze precise, e un piano in sottofondo, tanto delicato da sembrare fuori luogo. Ma noi non siamo lì per festeggiare. Siamo lì ad aspettare. Aspettare mio padre. L’illusione che avesse un cuore, che un giorno sarebbe arrivato, svaniva ad ogni ticchettio dell'orologio. L'attesa era una condanna, non una promessa. L'idea di lui, la sua presenza, era solo...

I sogni e lo spazio

Posted on April 30th, 2001 at 5:00 PM | Tags: | 30 Comments
Da piccola volevo essere un'astronauta. Era uno dei miei tanti sogni folli, ed ogni volta che mi soffermavo a pensarlo, sentivo quel brivido di emozione, come se il cuore mi battesse in un altro spazio, lontano da tutto, in un posto che non conoscevo ancora. Volevo volare, perdere il contatto con la Terra e librarmi tra le stelle. Ogni notte, mentre gli altri dormivano, io rimanevo sveglia, ad osservare il cielo, come se potessi toccarlo, come se potessi sfiorare con le dita quella luce distante, che sembrava così vicina, come un respiro che mi attraversava, ma che non avrei mai potuto afferrare. E allora, mi inventavo storie, mondi, viaggi. Volevo essere un'astronauta, ed ogni volta che mi immaginavo lassù, nello spazio infinito, non c’era mai paura. Solo una curiosità insaziabile, una voglia di scoprire l’ignoto. Il mio sogno non aveva confini, né limiti. Pensavo che, se avessi potuto andare lontano, molto lontano, mi sarei trovata di fronte a qualcosa che nemmeno gli adulti riuscivano a spiegare. Il mondo da cui venivo non era la Terra, e lo sapevo con certezza. Ecco perché guardavo sempre in alto, verso quella distesa di luce che brillava nella notte come una promessa. “Vengo da...

Il respiro dell’autunno

Posted on October 14th, 2000 at 1:24 PM | Tags: | 22 Comments
È sera. La stanza è avvolta da una quiete densa, un silenzio che pesa, che respira insieme a me. La luce stanca del sole si ritira, e con essa ogni rumore, ogni pensiero che non sia mio. Solo l’ombra delle cose, il respiro dell’autunno, che fa ballare le foglie cadute fuori dalla finestra, si insinua nel mio angolo. E in questo spazio sospeso, ci sono loro, i libri. Gli oggetti più veri che possiedo, che mi parlano, mi avvolgono, mi accarezzano come una lingua antica che ancora non so pronunciare. Ma loro mi conoscono, lo fanno. Io, che cammino per strade di parole, oggi cammino tra le pagine di questi volumi, che sono più di carta, sono essenza. Il primo, il più prezioso, è Il nome della rosa di Umberto Eco. Non è solo un giallo storico. È un respiro lento, un giro di chiave che mi fa rabbrividire. Ogni parola è un passo nel labirinto di un monastero che non ha tempo, che è avvolto da nebbie antiche e da sospetti che camminano tra le mura di pietra. Mi perdo in quelle pagine, sento il freddo della biblioteca, il peso dei secoli che mi schiacciano. È come entrare in...