Archive for the ‘Affinità & Cuore’ Category
Posted on July 10th, 2006 at 1:30 AM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
In questo cielo di stelle, il trionfo danza con l’azzurro # Oggi l'Italia è una nazione che non cammina, vola. Il cielo, quell'azzurro quasi impossibile, si tinge di sogni realizzati e cuori che battono all'unisono. È il trionfo che ci ha svegliato, ma più che una semplice vittoria, è un rito che ci unisce come non succedeva da tempo. Siamo il popolo delle stelle, e oggi, più che mai, brilliamo tutti insieme. Non è solo un gioco, è un linguaggio che parlano tutti: dai più giovani ai più anziani, dai calciatori ai tifosi. Ieri sembrava di vedere una nazione intera fermarsi davanti a uno schermo, trattenere il fiato e sospendere il tempo. Ogni movimento, ogni passaggio della partita, sembrava una promessa, una dichiarazione d'amore per questa terra che chiamano Italia. E quando l'ultimo fischio ha dato la libertà alla gioia, è stato come se tutte le strade d'Italia fossero diventate un’unica, immensa piazza. Le vie del centro erano invase da bandiere, e il profumo dell’asfalto si mescolava con l’odore dei fuochi d'artificio che dipingevano il cielo notturno. C’era un’energia che non si riusciva a contenere, come se il paese fosse esploso in un’emozione collettiva che non si poteva fermare. Ho...
Posted on September 7th, 2004 at 8:44 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Ogni notte è una battaglia tra il buio che mi avvolge e la luce che cerco nel cuore. # Questa notte è una di quelle in cui il buio della mia stanza sembra rispecchiare il buio dentro di me. Mi avvolge un senso di vuoto e tristezza, e le lacrime minacciano di sgorgare incontenibili. È strano come il silenzio possa diventare così assordante quando sei da sola con i tuoi pensieri. Il cuore mi pulsa forte, non so se per la fatica del giorno che ho appena trascorso, o per la solitudine che mi stringe come una morsa invisibile. Il mondo fuori è lontano, silenzioso, come se non ci fosse niente che possa attraversare quella distanza tra me e tutto ciò che mi circonda. Sono qui, in questa stanza, un piccolo spazio che dovrebbe proteggermi, ma che mi tradisce con l’eco delle mie ansie. Eppure, è proprio questo silenzio che mi fa sentire ancora di più la mia solitudine. È stata una giornata faticosa. Mi sento come se ogni passo fosse stato un peso, come se ogni respiro fosse stato trattenuto da qualcosa di invisibile. Una ragazza, che non conosco, mi ha trattata male su un forum online. Non so...
Posted on June 10th, 2004 at 8:30 PM | Tags: Memoria | 30 Comments
Stasera il mondo ha smesso di respirare come faceva prima. C'è una crepa nell’aria, una fenditura che attraversa il tempo e si fa spazio tra le ossa. Non so quando ha cominciato a farsi sentire, se con le prime gocce di pioggia o con le note che la radio ha lasciato andare nell’aria come una confessione a mezza voce. Ma so che adesso c’è. Ed è viva. Ed è presente. Una mancanza che ha il sapore pieno di chi è stato troppo, di chi ha dato tutto, e adesso non c’è più. Ray Charles se n’è andato. E non è solo un corpo che smette di muoversi, non è solo un nome che si spegne sui giornali. È qualcosa che si slaccia dentro, una corda che si spezza e lascia un suono che non si può dimenticare. Il mondo era più intero quando lui cantava. Era più caldo, più umano, più vero. Ogni parola che pronunciava era una lama affilata e insieme una carezza, un graffio che guariva, una ferita che ti faceva sentire vivo. C’è un silenzio stasera che pesa più di mille voci. Il silenzio dopo la musica, quello che resta quando tutto si è fermato ma tu...
Posted on April 7th, 2004 at 3:30 AM | Tags: Poesia | 40 Comments
Show me the meaning of being lonely Is this the feeling I need to walk with? Tell me why I can't be there where you are There's something missing in my heart Cammino senza scarpe, con il freddo che mi sale dalle piante dei piedi e mi attraversa fino alla nuca come un sussurro che non vuole farsi dimenticare. Il pavimento sotto di me non è solo freddo: è indifferente. Come tutto, come tutti. Ogni passo che compio ha il suono di un errore che si ripete, come le parole che ripassi a memoria per paura di scordarle, anche se sai che sarebbe meglio dimenticare. Fuori piove, e non è una pioggia che lava. È una pioggia che insiste. Che non smette. Una pioggia sottile, invisibile quasi, ma presente, come certi dolori che non fanno rumore eppure ti mangiano viva. L’aria è densa, sa di vetro chiuso e di tempo immobile. Sa di assenza. Il giradischi gira piano, lo accendo come si accende una candela in una stanza buia. La voce che riempie lo spazio non è solo una melodia, è un messaggio cifrato che capisco solo io. "Show me the meaning of being lonely", sussurra, e tutto in me...
Posted on March 20th, 2004 at 2:51 PM | Tags: Esperienze | 24 Comments
Ci sono verità che pesano più delle bugie, e silenzi che fanno più rumore di qualsiasi parola. Lo capisci solo quando il silenzio si fa materia, quando si insinua tra le pieghe di una giornata che sembrava innocua, semplice, persino felice. Era una mattina di primavera che sapeva d’estate, con l’odore della brezza che saliva dal mare e si confondeva con quello delle magnolie in fiore. Ma io sentivo un fremito, qualcosa che si muoveva sotto pelle, come una febbre che non ha ancora nome. Un presagio sordo, inspiegabile, che non urlava ma non taceva. C’era nell’aria quel tipo di calma che precede il crollo, eppure nessuno avrebbe potuto prevedere dove e quando avrebbe tremato il terreno sotto i piedi. T. ed io ci eravamo dati appuntamento per un pomeriggio che avrebbe dovuto sciogliere i pensieri, dissolvere i nodi, ridare respiro alla leggerezza che avevamo perso senza accorgercene. Ma il cuore sa sempre prima della mente, e anche quando fingi di non sentire, lui continua a battere con la voce di ciò che taci. A Nervi, lungo quel tratto di lungomare che ho sempre associato a qualcosa di perduto, camminavamo uno accanto all’altra, sfiorandoci appena, come se il contatto diretto...
Posted on March 17th, 2004 at 2:02 PM | Tags: Esperienze | 24 Comments
C’è un rumore che ritorna, sempre uguale, sempre diverso. Un colpo secco, ritmico, che si insinua nei miei pensieri come il battito lento di un cuore stanco. È il coltello sul tagliere. Un movimento ripetuto, ostinato, che fende la polpa rossa di un pomodoro, l’anima bianca di una cipolla, la fragilità dell’aglio. Non c’è pace in questo gesto, solo una tensione muta che si annida tra le lame, tra le dita, tra le cose che non riesco a dire. Il basilico, con la sua fragranza verde e spavalda, cerca di nascondere qualcosa. Ma l’odore del dolore è più forte. Si attacca alla pelle, come la paura. Due settimane. Quattordici giorni scanditi da notti vuote, da risvegli in cui la realtà si è fatta tagliente, tagliata come il pane vecchio. T. ha una ragazza. Le sue parole non hanno tremato, la sua voce era piatta, liscia come l’acciaio di una lama. Non c’era colpa, non c’era esitazione. Solo la crudeltà della verità nuda, senza veli, senza carezze. Il tempo si è fermato lì, in quella frase. Tutto il resto è venuto dopo, come un’onda che si abbatte e poi si ritira lasciando solo detriti. Io sono rimasta nel mezzo. E non...
Posted on June 13th, 2003 at 4:51 PM | Tags: Rivelazioni | 20 Comments
C’è una bellezza che non si vede, ma si sente. È quella che mi spinge a scrivere, a dare forma a ciò che altrimenti rimarrebbe chiuso dentro di me. Non è vanità, non è ricerca di approvazione. È necessità. Ogni parola è un pezzo di me, un frammento di un puzzle che non sarà mai completo, ma che racconta la storia di chi sono. Scrivere è un atto di coraggio. Mettersi a nudo, mostrare le proprie fragilità, le proprie paure. È un rischio, lo so. Ma è anche l’unico modo per sentirsi vivi, per dare un senso a questo caos che ci circonda. Le parole sono armi a doppio taglio: possono ferire, possono curare. Ma io non posso farne a meno. Sono il mio respiro, il mio rifugio, la mia ancora di salvezza. Mi chiedo spesso cosa resterebbe di me se non potessi scrivere. Se le parole mi abbandonassero, cosa rimarrebbe? Un guscio vuoto? Un’ombra? Forse. Ma anche nel silenzio più profondo, qualcosa continuerebbe a vibrare dentro di me. La necessità di comunicare, di condividere, di lasciare un segno. Scrivere è un atto di solitudine, ma anche un grido al mondo. Un tentativo di trovare un contatto, di creare un...
Posted on June 11th, 2003 at 5:54 PM | Tags: Poesia | 54 Comments
Un vuoto si insinua, silenzioso ma persistente, come un'ombra che non posso afferrare. Mi trovo a cercare una parte di me che sembra sempre sfuggire, una presenza che non riesco a trattenere. È una sensazione di incompletezza che mi accompagna, anche quando tutto sembra al suo posto. Cosa significa sentirsi incompleti? Non è solitudine, no. È un'assenza più profonda, una mancanza che non riesco a colmare nemmeno quando il mondo intorno a me prende forma. Mi chiedo se basti un sorriso, un gesto, una parola per fermare questa frana interiore, questa sensazione di essere sempre un passo indietro, incapace di abitare pienamente questo mondo. Eppure, appena penso di aver trovato un equilibrio, qualcosa mi sfugge, scivola via come sabbia tra le dita. È una ferita che non si rimargina, una cicatrice che porto dentro e che non guarisce mai del tutto. Come se non avessi mai conosciuto una vita senza questa lacuna. È lì, nella profondità di ogni mio pensiero, un'ombra che non posso toccare ma che sento sempre presente. Lo senti anche tu? Quella strana, fastidiosa sensazione che ci sfiora. Mi guardi, ti avvicini, ma non basta. Non è più come prima. Non è più quel legame che pensavamo...
Posted on June 7th, 2003 at 4:16 PM | Tags: Poesia | 28 Comments
Non so se sono le nuvole o la pioggia, ma oggi qualcosa dentro di me si è rotto. La giornata è iniziata come tutte le altre, il freddo di una mattina che ancora non sa di estate. Mi sveglio, la luce si fa strada nella stanza, e per un attimo il silenzio è così profondo che mi sembra di non respirare. È il momento giusto per essere sola, per stare un attimo con me stessa, prima che tutto inizi. La scuola è vicina, il suono della sveglia mi scuote, ma è un attimo. Scivolo fuori dal letto, la testa ancora ovattata dal sonno. Mi guardo allo specchio, ma non sono sicura di chi ci sia dietro quella faccia. Lungo il tragitto per la scuola, il mondo sembra distorto. C’è un’aria strana, una tensione che cresce. Non è il caldo che mi fa sudare, è qualcos’altro. Le voci dei compagni si mescolano, il frastuono mi fa sentire come se fossi sospesa, lontana. La scuola sembra più un rifugio che un luogo dove imparare. Ogni passo che faccio, ogni parola che sento, non mi appartiene davvero. Sono presente, ma in qualche modo distante. Poi arriva la campanella. È l’ora di uscire, ma...
Posted on May 31st, 2003 at 2:17 PM | Tags: Poesia | 28 Comments
Ogni volta che pubblico, ogni volta che vi lascio qualcosa di me, mi sembra di attraversare una barriera invisibile, una linea che ormai non esiste più. Il confine tra me e voi si fa sempre più sottile, come se stessimo respirando la stessa aria, come se il nostro battito fosse lo stesso, sincronizzato in un movimento che non si ferma mai. Non c'è bisogno di uno sguardo, di un incontro fisico. La magia è nell'intesa che si crea, nell'invisibile legame che si stabilisce. È in questo spazio che ci riconosciamo, senza parole, senza formalità. È come se ci fosse una lingua segreta che solo noi parliamo, una lingua che non si traduce mai, ma che arriva diretta, senza fronzoli. Mi sono chiesta mille volte cosa mi spinga a scrivere, a mettere a nudo la mia anima, a lasciare un pezzo di me su queste pagine virtuali. Non è stato sempre così, non sono sempre stata capace di farlo senza sentire quel peso del giudizio, quella paura di essere svelata, di non essere compresa. C'è stato un tempo in cui ogni parola pesava, in cui la paura mi paralizzava, in cui mi chiedevo se fosse davvero giusto mostrarsi senza veli. Ma...