Voci Inascoltate, Silenzi Difficili

Voci Inascoltate, Silenzi Difficili

Posted on February 15th, 2000 at 4:26 AM | Tags: | 6 Comments

I ragazzi. Li ho sempre visti come entità lontane, estranee, come se appartenessero a un altro mondo. Le loro risate insensate, le battute senza senso, sembrano sempre spogliarsi di ogni significato. Eppure, quando meno te lo aspetti, c’è quello che ti fa cambiare tutto. Un ragazzo che ti costringe a guardare oltre la superficie. Mi è sempre sembrato che i ragazzi della mia età non avessero nulla da dire, niente di interessante da offrire, eppure… Lui ha cambiato tutto.

Seduto in fondo alla classe, con il volto assente ma al contempo penetrante, era come se ogni sua parola fosse un atto di resistenza a quel mondo superficiale che ci circonda. I ragazzi sembrano lottare con il bisogno di sembrare qualcosa che non sono. La maggior parte ha paura di mostrarsi per ciò che realmente è, di affrontare la propria vulnerabilità. Ma lui no.

In quel suo silenzio c’era più forza di tutta la chiassosa folla di adolescenti che si nasconde dietro un sorriso facile. Quelli che parlano di tutto, ma in realtà non dicono nulla. Il modo in cui lui osserva il mondo è diverso. Ogni sua azione ha uno scopo, un’intenzione, e ogni parola ha peso. Non cerca approvazione, non gli interessa. La sua calma è disturbante, la sua sicurezza disarmante. Quando parliamo, ogni parola diventa importante. Non si spreca nulla, niente è superficiale. Lui sembra possedere la chiave di qualcosa che io non ho ancora trovato. Quella capacità di percepire ogni sfumatura della realtà e rimanere fermo nel proprio pensiero, senza bisogno di gesti inutili.

Nel corridoio, tra le chiacchiere vuote, lui è un’ombra che attraversa la folla senza farsi notare. Non sembra appartenere a quel mondo. Quando parla, le sue parole diventano veri e propri pezzi di un mosaico complesso, che non tutti riescono a capire. Ogni volta che lo ascolto, mi sembra di scoprire un nuovo lato della realtà. Quella realtà che gli altri, nei loro tentativi disperati di nascondersi dietro maschere, non riescono a vedere. Mi chiedo se lui stesso si accorga di quanto mi cambi ogni sua frase.

Ci sono momenti in cui, senza nemmeno volere, mi fermo a guardarlo. A chiedermi cosa nasconda, cosa stia veramente cercando, e se anche lui si faccia le stesse domande. Mi chiedo come mai qualcuno così giovane possa possedere una profondità simile. Mentre i suoi coetanei sembrano essere solo riflessi della superficialità, lui è un’intera galassia di pensieri e verità nascoste. Perché non posso fare a meno di volerlo capire?

Eppure non gli dico nulla. A volte, le parole sono superflue. Meglio restare nel silenzio, come se tutto quello che sento dovesse essere mantenuto dentro di me, lontano dal mondo. Perché esiste una bellezza nel silenzio, una forza nel non dire nulla, nel guardare senza lanciare giudizi. Ma sono davvero pronta ad accettarlo senza parole? E se fosse proprio questo il punto? Non servono parole quando la verità è già scritta negli occhi.

Il ragazzo è solo uno dei tanti. Eppure mi sembra che abbia aperto una porta che pensavo fosse ormai chiusa, per sempre. Quante altre porte ci sono che aspettano di essere scoperte? Quante verità rimangono nascoste dietro i volti che incontriamo ogni giorno?

Background: Fiona Apple – Criminal

6 Responses


  1. Alessia

    Anch’io ho sempre pensato che i ragazzi siano tutti uguali, ma forse ho solo incontrato quelli sbagliati. Il tuo racconto mi fa riflettere.

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  2. Luca

    Io non ho mai capito tutta questa differenza tra ragazzi e ragazze. Siamo tutti un po’ complicati, non credi?

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  3. Elena

    Mi piace come descrivi quel ragazzo. Anche io ho incontrato qualcuno che mi ha fatto cambiare idea sugli altri.TU.

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  4. Martina

    Wow, mi hai fatto riflettere! A volte penso che giudichiamo troppo in fretta… Mi hai fatto venire voglia di osservare di più i ragazzi attorno a me. Di solito penso che hanno solo una cosa in mente, e basta. -.-

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  5. Axiel

    Wow, sembra quasi un personaggio di un film! Chissà se lui sa l’effetto che ha su di te…

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  6. Tommy

    Non mi identifico molto. Forse perché io sono uno di quei ragazzi che pensi siano stupidi?

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