Oggi, mentre cercavo una penna nella mia borsa, ho trovato un bigliettino piegato in quattro.
Era quello che avevo scritto per lui, ma non avevo mai dato.
L’ho guardato. L’ho letto. E poi l’ho strappato.
Ho deciso di non aspettare più.
Né un gesto, né una frase.
Né una certezza che arrivi da fuori.
Durante matematica, la prof. S. ha spiegato il concetto di limite.
Mi è sembrato perfetto.
“Arrivi sempre più vicino a qualcosa, ma non la tocchi mai. Eppure, sai che c’è.”
Forse l’amore è proprio questo: sapere che esiste, anche se non lo afferri.
E scegliere comunque di andare avanti.
Remember me,
Eclipse