Sogni Persi e Verità | 2001
Posted on January 1st, 2001 at 2:00 PM | Tags: Celebrazioni | 0 CommentsLe ore scorrono e il mondo non si ferma mai. Mai #
La notte, sempre troppo breve, ci lascia con la sensazione di non aver mai avuto abbastanza tempo. È il 2000, e il nuovo millennio è davanti a noi, come una terra sconosciuta che promette miracoli, ma a quale prezzo?
In questo preciso istante, il cielo sopra di me sembra diverso. Un colore più scuro, come se qualcosa stesse per accadere, ma io non so ancora cosa. Nella mia stanza, la luce pallida della lampada illumina la scrivania, piena di libri, appunti e sogni che si mescolano con la polvere. La mia vita, che si snoda come una linea sottile tra il passato e il futuro, mi lascia il respiro sospeso. Non ho più sedici anni, ma qualcosa in me rimane la stessa. Il tempo scivola via come sabbia, eppure ci sono momenti che restano, che ti segnano senza che tu possa farci niente.
Ho un desiderio, forse più di uno, ma non è il tipo di desiderio che si può sussurrare nel buio. Voglio vivere davvero. Voglio essere libera. Voglio sfidare il destino, anche se so che non mi sarà mai concesso. Voglio nuove amicizie, quelle che mi capiscono davvero, che mi guardano negli occhi senza giudicarmi, senza aspettarsi nulla da me. Voglio creare legami, legami veri, che vadano oltre il superficiale, perché le apparenze sono sempre così vuote, così prive di sostanza. Voglio sentirmi viva, voglio vedere il mondo per quello che è, senza nascondere la testa sotto la sabbia.
Sono anni che sogno di essere un’artista, di dare una forma ai miei pensieri, ai miei sentimenti. Forse è questo che sono, in fondo, un’eterna sognatrice che non vuole smettere di sperare. Ma quanto è difficile affrontare il mondo senza paura, quando il futuro sembra così incerto? La verità è che ci voglio provare. Anche se sarà dura. Anche se il dolore farà male. Perché il dolore è inevitabile. Ma c’è qualcosa di magico nell’idea che alla fine ci possa essere una forma di riscatto, una piccola vittoria contro il caos che ci circonda.
Spero di poter viaggiare. Non solo con il corpo, ma con la mente. Scoprire luoghi lontani, pensieri sconosciuti, suoni che non avevo mai sentito. Voglio essere testimone del cambiamento che accadrà, se accadrà. Non voglio essere la spettatrice di una storia che non posso scrivere. E voglio cambiare anche io. Voglio diventare qualcun altro, ma non nel senso che pensi tu. Non voglio essere qualcun altro per gli altri. Voglio essere qualcun altro per me stessa. Una versione migliore di me, ma anche più autentica. Quella che non ha paura di sbagliare, quella che si butta, che affronta le sue paure senza chiedere scusa a nessuno.
Incontrare qualcuno di speciale, forse è questo ciò che mi manca di più. Ma non credo nel destino, non credo in quelle storie da film. Le storie d’amore sono belle, ma sono anche piene di illusioni. Mi chiedo se la magia del primo amore esista davvero, o se sia solo un riflesso dei sogni che ci raccontiamo. Le mie convinzioni sono fragili, ma non importa. Come ogni giovane, sono pronta a metterle alla prova. Sì, sono pronta.
Quello che voglio veramente è diventare più sicura di me. Non quella sicurezza che deriva dal vedere un riflesso perfetto nello specchio, ma quella che nasce dalla consapevolezza che, nonostante tutto, sarò in grado di affrontare qualsiasi cosa la vita mi proponga. Non sono pronta ad arrendermi. Mai. Anche se non so dove mi porterà questa strada. Anche se non so nemmeno se alla fine ci sarà una strada da percorrere.
Siamo tutti un po’ persi, non credi? La nostra generazione è la generazione delle incertezze, delle domande senza risposta. Siamo il ponte tra il passato e il futuro, ma non sappiamo nemmeno dove stiamo andando. Eppure, mi sembra che il mondo sia pronto a cambiarci. O forse siamo noi, quelli che devono cambiare il mondo. Ma se è così, che cosa dobbiamo fare? Come possiamo fermare la corsa, fermare la frenesia di questo secolo che ci trascina senza sosta?
La domanda rimane sospesa, nel buio di questa notte che è solo l’inizio di qualcosa che non posso ancora capire.
Remember me,
Eclipse