Mysterium Abbandonata
Posted on January 12th, 2002 at 5:42 PM | Tags: Esperienze | 0 CommentsC’è una strana energia nelle notti buie, come se ogni passo potesse rivelare qualcosa di più. È sabato, la settimana è finita, e il peso della routine ci spinge a cercare altro. T. mi ha una proposta. La Villa Spinola. Un’antica dimora abbandonata ai margini della città. Ci guardiamo, un po’ dubbiosi, ma la sua voglia di scoprire è più forte di ogni timore. Decidiamo di andare, incerti ma incuriositi, come se avessimo bisogno di sfidare il silenzio che la notte ci impone. Le luci si spengono, il buio avvolge tutto.
Siamo soli, con le nostre torce a illuminare un cammino che sembra non avere fine. I vicoli sono deserti, le case abbandonate sembrano segreti dimenticati, e il silenzio è così fitto che ogni passo sembra un’eco nel nulla. Il cuore batte forte. La paura è una compagna che non si lascia mai addomesticare, ma qualcosa ci spinge a proseguire.
La villa appare, imponente nella sua decadenza. L’aria è gelida, eppure c’è una strana sensazione di risveglio in questo luogo che dovrebbe essere morto. Guardiamo le ombre proiettate dalle torce. Il rumore dei nostri passi è l’unico suono, come se il mondo intero avesse deciso di ignorarci. Abbiamo superato un confine invisibile.
T. ci guida attraverso il buio, la sensazione di non essere soli ci assale. Ogni angolo esplorato sembra nascondere una storia mai raccontata. Ci fermiamo davanti alla porta principale. La mano di T. trema un po’, ma non si tira indietro. Non siamo più ragazzini. La curiosità ha preso il sopravvento sulla paura. La porta cigola mentre si apre, e con essa si apre un mondo che sembra essere fermo nel tempo. Ci guardiamo, ma nessuna parola viene detta.
Ci addentriamo nei corridoi polverosi, tra stanze vuote e mobili coperti da lenzuola bianche, come se i fantasmi del passato ci stessero osservando. Ogni passo fa rumore, ma non siamo soli. Forse non siamo mai stati soli.
Quando decidiamo di tornare, la luce del mattino ci accoglie come un velo sottile. Ci guardiamo, senza parole, ma con la consapevolezza che qualcosa è cambiato. La nostra mente è piena di domande, ma non esistono risposte facili.
Le ombre della villa sono rimaste con noi, in fondo, non le abbiamo mai davvero lasciate. Il silenzio ci accompagna, ci fa riflettere su ciò che abbiamo visto e su ciò che rimane nascosto. La verità è sempre più oscura di quanto immaginiamo. Ci sarà mai un giorno in cui tutte le risposte arriveranno? E se davvero le avessimo trovate, saremmo pronti a comprenderle?
Fermati un attimo e chiediti: cosa cercavamo davvero quella notte?