Pensa, Ridi, Sogna, Affronta
Posted on January 7th, 2003 at 6:00 AM | Tags: Celebrazioni | 0 CommentsEccomi, di nuovo, nel mio angolo disordinato, mentre il silenzio della notte riempie la stanza. Il caos regna tra pile di libri, fogli sparsi e il mio vecchio computer che, sebbene traballi, è ancora lì, pronto a rispondere ai miei comandi. La luce fioca della lampada illumina a malapena la scrivania. Ma è il rumore dello zapping a tenere compagnia a questa solitudine: la mia TV, un relitto degli anni ‘90, è ancora acceso. Il telecomando è tra le mani, e il dito scivola su e giù come una marionetta. Sono sveglia. Sì, sveglia, eppure il sonno è ad un passo. Perché questa volta non c’è studio, non c’è lavoro. C’è solo la volontà di ridere. Perché a volte, una risata è tutto ciò che ci serve per dimenticare il peso della vita.
Come mai non riesco a spegnere la TV? Domani sicuramente mi sveglierò tardi. Ma lo so, non è vero. Lo so, lo so, lo so. La scuola, quella dannata scuola, mi attende. La sveglia suonerà prima che io possa staccarmi dal mondo in bianco e nero di quei film che mi fanno ridere fino alle lacrime. Eppure, questo è l’unico momento in cui posso respirare senza paura. Non che la vita mi spaventi, ma a volte è troppo. E nel caos di questi giorni, in cui le domande non trovano risposta, in cui il mondo sembra correre senza fermarsi, mi lascio cullare dalla risata. Un piccolo gesto di ribellione. Un modo per dire: «Io sono qui. E oggi mi prendo il diritto di ridere».
Perché è così che va la vita, no? Sempre una corsa contro il tempo, sempre un respiro corto, sempre qualcosa da fare. Ma a volte, fermarsi è l’unica vera scelta. Fermarsi, ridere, respirare. Lo so, la scuola mi aspetta. Lo so, mi sveglierò stanca, con il viso segnato dalle notti insonni, ma c’è qualcosa di liberatorio in questo abbandono. Perché, alla fine, il tempo non aspetta nessuno, e se non riusciamo a fermarlo, dobbiamo imparare a vivere ogni attimo. Con o senza sonno.
Un atto di ribellione, una risata in un mondo troppo serio. Ma cos’è la vita senza momenti di leggerezza? E la domanda resta sospesa nell’aria. Cosa resta di tutto questo caos? Cosa ci resta quando la notte si spegne e il giorno arriva, inesorabile?