Un incontro inaspettato
Posted on February 12th, 2003 at 10:22 PM | Tags: Celebrazioni | 0 CommentsSiamo tutti strani incroci di memorie e speranze, eppure è nei momenti più casuali che il passato riemerge. Come oggi, come sempre. È questo il nostro destino? O solo il nostro cammino, che si incrocia con quello degli altri, in attimi che non chiediamo, ma che accogliamo come doni?
Oggi, mentre la mia cioccolata calda tra le mani si faceva sempre più fredda, e il rumore della città sembrava distante, lui è apparso. Un volto che non vedevo da anni, uno di quelli che non erano né amici stretti né estranei, ma semplicemente compagni di un tempo che ora sembra altro, lontano. Mi ha sorriso, con quell’espressione che ti fa sentire a casa, come se il tempo non fosse mai passato.
Ci siamo messi a parlare, senza preamboli. Le parole scorrevano come se fossimo rimasti sempre lì, seduti insieme tra i banchi di scuola. La geografia era il suo campo, ma oggi era la sua presenza quella che riempiva il silenzio. Il tempo, a volte, non è mai stato così relativo.
Bastano poche parole per ritrovare quella connessione che pensavi perduta. Le risate non hanno età, e per un attimo, tutto è sembrato più semplice. Nessun impegno, nessuna fretta. Mi ha raccontato di lui, della sua vita, dei suoi sogni mai svelati a nessuno. Ma quello che mi ha colpito di più non è stata la storia, ma quel sorriso che sembrava riflettere qualcosa di molto più profondo. Un incontro casuale che ci ricorda quanto sia sottile il filo che lega le persone. La vita è fatta di questi attimi.
A volte, basta un incontro per cambiare il ritmo di una giornata. A volte, sono le cose più piccole a ricordarci quanto siamo vivi. Ti sei mai chiesto quali connessioni silenziose regolano il nostro cammino? Quanto, in fondo, le nostre vite sono legate da incontri come questi, che sembrano casuali, ma che forse non lo sono affatto?
Se ogni sorriso può farci riscoprire il passato, quanto tempo abbiamo davvero perso?
E quanto davvero possiamo perderne ancora prima che il tempo ci sfugga dalle mani?
Remember me,
Eclipse