Vigilia di Natale 2003
Posted on December 24th, 2003 at 5:00 PM | Tags: Celebrazioni | 0 CommentsRicordo ancora quando mio padre mi regalò quella vecchia cassetta di “Home Alone”, quando i miei genitori erano ancora insieme. Guardammo il film tutti insieme, ridendo e scherzando come una famiglia unita. E anche se il tempo passa e le cose cambiano, quel legame speciale che abbiamo condiviso in quel momento resterà sempre impresso nel mio cuore.
È il profumo della cioccolata calda che mi riporta indietro,
l’odore dolce che riempie l’aria, mentre il mondo fuori resta in silenzio #
Il Natale ha sempre avuto una magia che nessuno, se non proprio la vita, può spiegare. Crescendo, nonostante i compromessi che ci impone la realtà, c’è una scintilla che, ogni tanto, riaffiora, come una piccola fiammella nell’oscurità. Ma in tutto ciò, c’è qualcosa che mi riporta indietro, almeno per un momento: i film natalizi. E tra tutti, uno in particolare ha il potere di farmi tornare bambina, di farmi sentire di nuovo quella speranza senza tempo che ci rendeva capaci di credere in tutto.
«Home Alone». La pellicola di Chris Columbus, che ogni anno risuona nelle case, e che ogni anno mi cattura, come se fosse il primo. Ricordo ancora il calore del camino, la lucentezza dell’albero di Natale che sfidava il freddo fuori, e i canti che, dolci e inebrianti, riempivano la casa dei McCallister. Un luogo che, nel mio cuore, ha preso la forma di casa mia, dei giorni di Natale che ancora oggi non voglio dimenticare.
Kevin McCallister, quel piccolo genio, lasciato solo dalla sua famiglia durante le vacanze. Il suo coraggio mi ha sempre rapita. Difendere la propria casa dai ladri maldestri, Harry e Marv, non è mai sembrato così giusto, così necessario. È il ritorno alla famiglia, è il calore che manca, è la speranza che, nonostante tutto, ci sia ancora qualcosa di intatto, un legame che resista al tempo, anche quando sembra che il mondo intorno a te si frantumi.
Quando guardo «Home Alone», non posso fare a meno di sentire il profumo della cioccolata calda nelle mie mani, la morbidezza della coperta, l’atmosfera calda che mi avvolge. Quei momenti, quella sensazione di assoluta gioia, non sono mai scomparsi, anche se il mondo, fuori, è diventato più grigio e complicato. Eppure, nei giorni di Natale, il tempo sembra fermarsi. Ogni dettaglio, ogni risata, ogni attimo passato insieme in quelle serate di dicembre mi ricorda quanto il Natale possa essere più che una semplice data sul calendario. È un ricordo da preservare, un’emozione che non si può dimenticare. Eppure, non è solo il film a darmi questo senso di completezza, ma quella sensazione di sentirsi parte di qualcosa di più grande, una famiglia, una casa, un legame che non può mai spezzarsi, neanche se il tempo ci cambia.
Come facciamo a non perdere questa magia? Perché la vita ci insegna a lasciarla andare, a dimenticare che esiste, quando il nostro cuore è più complicato e le giornate più vuote. È davvero possibile ritrovare quel piccolo incanto di cui Kevin ci parlava? La mia riflessione rimane sospesa, come un fiocco di neve che non è mai stato toccato dal freddo. La risposta, forse, non è mai stata chiara. Ma che senso avrebbe avere tutte le risposte? In ogni Natale che ci lasciamo alle spalle, c’è una parte di noi che resta indietro. Forse quella parte è più di un ricordo. È la nostra vera essenza. Riconoscerla, tornare a lei, non è una ricerca vana, ma una sfida che lancia la vita stessa. Così come Kevin ha riscoperto la propria forza difendendo la sua casa, forse anche noi possiamo ritrovare il nostro Natale interiore, quello che credevamo perduto.
Ogni anno, il Natale ci offre l’opportunità di guardare indietro, di ricercare quella parte di noi che è rimasta bambina. Ma fino a che punto vogliamo continuare a cercarla? La risposta è dentro di noi, in ogni momento che scegliamo di vivere con lo stesso cuore puro di Kevin, pronto a difendere ciò che conta davvero.
Remember me,
Eclipse