.Buon Natale.

.Buon Natale.

Posted on December 25th, 2003 at 1:30 AM | Tags: | 0 Comments

È un momento di pace e di riflessione, che mi riempie di speranza e mi ricorda che, nonostante le sfide che possiamo incontrare lungo il cammino, l’amore e la solidarietà sono sempre presenti.

Il Natale, oggi, ha un sapore diverso. Eppure, c’è qualcosa di eterno in questo momento che non cambia mai. Sono appena tornata dalla Chiesa, immersa nell’atmosfera magica della vigilia di Natale. Le luci soffuse, quelle che tremano appena sopra le teste, e l’odore dell’incenso che invade ogni angolo della chiesa, così familiare e profondo. Un profumo che mi fa sentire piccola e parte di qualcosa di molto più grande. Ogni passo che ho fatto oggi mi ha condotta lì, in quel luogo dove la calma sembra sospesa. È una calma che non ha nulla a che vedere con il mondo fuori, un mondo che corre senza fermarsi mai. Le voci dei cori mi toccano come se fossi una delle voci stesse. Ogni nota si innalza nel buio della notte, e mi sento parte di questa sacra melodia che scivola attraverso l’aria.

Il prete ha parlato con una voce calda, come un abbraccio, senza fretta, mentre il suo sguardo si muoveva su ognuno di noi, cercando di entrare nel cuore di ognuno. Ha ricordato l’importanza di compassione, gratitudine, e amore. Mi ha toccato, perché in un mondo che a volte sembra troppo frenetico, troppo superficiale, trovare una parola che faccia luce è una rarità. «Siate luce», ha detto, e mentre lo diceva, io ho chiuso gli occhi per un attimo, pensando a quanto fossimo distanti da quella luce.

Il Natale non è solo un’occasione di festa, è l’invito a vedere oltre. Ad amare. E noi, a volte, dimentichiamo cosa voglia dire amare senza secondi fini. Le sue parole mi sono rimaste dentro come una carezza che scivola sulla pelle. Ho pensato ai miei cari, ai sorrisi che avremmo condiviso, ai momenti di gioia. Ho pensato a quanto il Natale sia un’opportunità unica per ritrovarsi. Ma non solo tra quelli che conosciamo. Anche tra quelli che non abbiamo mai incontrato. Il Natale non è solo scambiarsi regali, non è solo cibo buono. Il vero significato è nel dare il nostro tempo, la nostra gentilezza, l’umanità che può colmare il vuoto che spesso ci sentiamo addosso.

Mentre riflettevo su queste parole, il silenzio che regnava nella chiesa sembrava riempirmi di un senso di vuoto che non volevo colmare. Non avevo bisogno di riempire quel vuoto. Eppure, una domanda mi ha assalita: cosa siamo disposti a fare per mantenere viva quella luce di cui ci parlava il prete? Quanto siamo pronti ad andare oltre le apparenze, oltre le feste, per ricordare a noi stessi che l’amore è la chiave? Ogni Natale sembra esserci ricordato che la speranza non è un atto di fede, ma di coraggio. Eppure, l’uomo è sempre così fragile davanti alla sua stessa realtà.

E mentre mi allontanavo dalla chiesa, la città che si preparava alla notte mi sembrava ancora più distante, come se il mondo esterno non fosse mai riuscito a penetrare quell’aria che respiravo. Mi sono chiesta: che cosa accadrebbe se, per un momento, tutti noi riuscissimo davvero a donare qualcosa di autentico? Qualcosa che non sia solo un gesto. Ma una scelta? E se ogni gesto fosse una vera decisione di cambiare davvero qualcosa? La risposta non è mai chiara. Ma forse, proprio nel cercarla, c’è qualcosa che vale più di ogni risposta.

La luce che cerchiamo è fatta di piccole scelte quotidiane. E forse, il vero Natale non sta nei giorni di festa, ma in come scegliamo di essere ogni giorno. Ogni gesto di gentilezza è una scintilla, e la speranza si trova nelle cose più piccole, nelle azioni che, giorno dopo giorno, ci rivelano il mondo che vorremmo costruire. Il Natale è una domanda senza risposta. O meglio, è una domanda che richiede ogni anno di essere posta. Cosa possiamo fare per mantenere viva la luce che ci è stata data? La risposta la troveremo solo vivendo, senza scuse, senza compromessi.


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