Baci e Impronte Nascoste
Posted on January 5th, 2004 at 2:58 PM | Tags: Celebrazioni | 0 CommentsIn questo mondo che continua a girare senza fermarsi, mi sento come un ingranaggio che, pur volendo, non riesce a trovare il suo posto. Ma forse è proprio questa la bellezza di tutto. Non sapere. Non comprendere. Vivere nel caos, senza mai sapere se quello che stiamo vivendo è davvero la realtà, o se siamo solo spettatori di una messa in scena a cui partecipiamo senza neanche volerlo.
La verità è una farsa, la farsa è la verità. Eppure, da qualche parte, in un angolo nascosto del cuore,
cerco ancora un senso, anche nel più effimero dei gesti #
Mi ritrovo a pensare al bacio che ho ricevuto da T. a capodanno. In quella notte gelida, mentre l’anno si spegneva e il nuovo iniziava con promesse di nuovi inizi, le sue labbra erano come un rifugio caldo contro il freddo. O forse, forse non era solo il freddo ad avermi spinto verso quel gesto. Era un bisogno, un riflesso, un semplice modo di non sentire il vuoto che mi circondava. La sua risata, il suo sorriso, sembravano autentici, ma ora tutto mi appare come una finzione.
E non posso fare a meno di chiedermi: era davvero un bacio d’amore, o solo un modo per riscaldarsi, per riempire un silenzio che altrimenti sarebbe stato insopportabile? Le parole, le risate, i gesti… Forse sono solo forme di distrazione. Il destino ha forse fatto la sua parte, facendomi credere in qualcosa che non esisteva? È un gioco crudele, il tempo. Non c’è nulla di romantico, solo una lunga sequenza di atti che non sappiamo come definire. Non so più se è il mio cervello a creare il significato, o se è la vita stessa che si diverte a giocare con me.
Ho camminato per le strade vuote della città, mentre la luna rifletteva su ogni angolo. Il freddo mi entrava nelle ossa, ma il mio corpo sembrava immune, come se avessi imparato a convivere con quel gelo interiore che mi fa sentire distaccata dal mondo. Il rumore dei miei passi era l’unica compagnia, mentre il cielo sembrava osservare tutto dall’alto. Mi chiedo, spesso, se la luna è davvero così distante, o se siamo noi a essere incapaci di avvicinarci alla sua verità. Ogni passo è come un atto di ribellione, un tentativo di dare un senso alla solitudine che mi avvolge. Quante volte abbiamo cercato di trovare un significato nei gesti quotidiani, nei sorrisi, nelle parole, quando la verità è che non c’è nulla di più inutile che cercare risposte dove non esistono?
La ricerca del senso, per quanto ansiosa e disperata, è forse l’unica cosa che rende la nostra vita davvero nostra. Ogni domanda, ogni riflessione, è un atto di resistenza alla banalità che ci circonda. Forse, in fondo, è proprio il non trovare mai le risposte definitive che ci fa continuare a vivere. Cos’è la vita senza la ricerca? Cos’è l’amore senza il dubbio? E se, alla fine, fossero proprio i momenti più insignificanti a contenere il vero significato della nostra esistenza? E se fosse proprio il non sapere che ci permette di essere veramente vivi?
Background musicale: Marvin Gaye – I Heard It Through The Grapevine