Petali che ballano, colori che urlano

Petali che ballano, colori che urlano

Posted on April 4th, 2004 at 3:00 AM | Tags: | 0 Comments

In ogni stagione c’è un risveglio, ma è la primavera che grida più forte #

Mi sveglio con una luce accecante che filtra attraverso le tende. Milano non si limita a svegliarsi: esplode. Apro la finestra, e un’aria frizzante, profumata di glicine e promesse, mi colpisce in pieno viso. Sembra un abbraccio, ma di quelli che ti scuotono, non ti accarezzano.

Le strade, appena sotto di me, sono già vive. I colori dei fiori si scontrano con il grigio del cemento, e vincono. Mi preparo un caffè, ma il profumo del caffè è quasi sopraffatto da quello dell’aria che entra prepotente. Non c’è modo di ignorarlo: la primavera è qui, e pretende di essere notata. Prendo la mia borsa, infilando dentro un libro. Esco. Cammino tra marciapiedi affollati di persone e petali. Li vedo scivolare nell’aria come piccoli danzatori, indifferenti alla gravità, come se sapessero di avere il controllo della scena. Milano è un teatro, e oggi la primavera è il regista.

Arrivo in un parco, il mio preferito. Ogni anno, in questo periodo, sembra una tela dipinta a mano. I colori non sono semplicemente vivi: urlano. Mi siedo su una panchina. La fontana al centro getta l’acqua con la precisione di un metronomo, ma i raggi di sole che attraversano gli spruzzi sembrano decisi a sabotare quell’ordine.

Un bambino corre tra i fiori, e mi fermo a osservare. La sua risata è una melodia che si mescola al canto degli uccelli. È un momento perfetto, quasi irreale. Eppure, mi chiedo: quanto dura davvero questa perfezione? Siamo così presi dal correre verso il domani che non ci fermiamo a guardare questi frammenti di bellezza. Eppure, è tutto qui. Il momento in cui i petali si staccano, il raggio di sole che ti scalda il viso, la risata di un bambino che non sa ancora cosa significa perdere. E tu? Quando è stata l’ultima volta che hai sentito il profumo di una stagione che cambia? La primavera non aspetta nessuno. O la vivi, o ti scivola via, come quei petali nel vento.

E ora? Hai il coraggio di fermarti e ascoltare ciò che ti circonda?

Remember me,
Eclipse


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