PARTE UNO.

Nell’oscurità del terrore, la ricerca della verità continua #

Ho sentito la notizia nel cuore della sera, mentre il suono del vento freddo mi faceva tremare le ossa. Il giornale è lì, sulla tavola di legno, accanto alla tazza di caffè ormai freddo, ma la notizia che mi ha colpito è più gelida di quella tazza. Il rapimento di Enzo Baldoni, un uomo che credeva nella verità, nella forza della parola. E ora? È prigioniero, strappato da quella terra dove la guerra non è mai solo rumore, ma carne che brucia e speranza che si spegne.

Non è solo una notizia. È un colpo al cuore della libertà di informazione. Un crimine che mi fa fermare, pensare. Che cosa significa essere una voce contro il silenzio del potere? Baldoni non era solo un giornalista, ma una testimonianza vivente della volontà di raccontare ciò che molti preferiscono ignorare. Perché? Perché in un mondo già intriso di violenza e ombre, ci si accanisce contro chi osa scrivere, chi osa raccontare?

Il suo rapimento è un atto vile. Un attacco diretto alla libertà di pensiero, alla possibilità di portare la luce là dove la tenebra ha preso il sopravvento. Chi sono quelli che ci vogliono silenziosi? In fondo, ogni informazione che sfugge alla manipolazione diventa per loro una minaccia.

Penso al silenzio che aleggia nella stanza mentre tutto intorno è in fermento. Fuori, il mondo scorre veloce, ma qui dentro il tempo sembra fermarsi, come se la notizia del rapimento avesse portato via ogni altro pensiero. La mia mente si agita. È il prezzo della verità quello che Baldoni sta pagando? Perché esiste una verità che non si piega, che non si arrende, ma che a volte, per essere raccontata, deve essere intrappolata tra le mani di chi non vuole lasciarla andare.

Tutto diventa confuso. La lotta per la verità è sempre così. Un’incessante sfida contro chi vuole manipolarla, nasconderla, soffocarla. Eppure, nonostante tutto, la verità ha sempre la sua via d’uscita. È sempre così? O ci sono momenti in cui la luce si spegne per sempre?

Nel mio pensiero si intrecciano domande senza risposta, ma le domande sono ciò che conta. La risposta arriverà? Baldoni tornerà a casa? La verità troverà la sua strada, come sempre, o questa volta la guerra ha vinto?

Mi alzo, osservo fuori dalla finestra. Il cielo è grigio, coperto, ma quel cielo, come la ricerca della verità, non è mai del tutto scuro. C’è sempre una fessura, una crepa da cui filtrano i raggi. E se noi fossimo quelli che dobbiamo illuminare la via?

Ciò che ci lascia il cuore più pesante, oltre alla scomparsa di Baldoni, è la consapevolezza che ogni vita rubata in questo modo è una storia che non avremo mai il privilegio di raccontare. Come possiamo, allora, pretendere di comprendere davvero la verità di qualcuno se non vediamo l’intero quadro?

Ogni silenzio che riempiamo è una verità che sfugge. E mentre il mondo continua a girare, rimaniamo fermi in questa domanda: Che cosa significa veramente la verità?

Background musicale: Boyzone – Words

• remember me
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