La Solitudine Dentro il Buio

La Solitudine Dentro il Buio

Posted on September 7th, 2004 at 8:44 PM | Tags: | 0 Comments

Ogni notte è una battaglia tra il buio che mi avvolge e la luce che cerco nel cuore. #

Questa notte è una di quelle in cui il buio della mia stanza sembra rispecchiare il buio dentro di me. Mi avvolge un senso di vuoto e tristezza, e le lacrime minacciano di sgorgare incontenibili. È strano come il silenzio possa diventare così assordante quando sei da sola con i tuoi pensieri. Il cuore mi pulsa forte, non so se per la fatica del giorno che ho appena trascorso, o per la solitudine che mi stringe come una morsa invisibile.

Il mondo fuori è lontano, silenzioso, come se non ci fosse niente che possa attraversare quella distanza tra me e tutto ciò che mi circonda. Sono qui, in questa stanza, un piccolo spazio che dovrebbe proteggermi, ma che mi tradisce con l’eco delle mie ansie. Eppure, è proprio questo silenzio che mi fa sentire ancora di più la mia solitudine.

È stata una giornata faticosa. Mi sento come se ogni passo fosse stato un peso, come se ogni respiro fosse stato trattenuto da qualcosa di invisibile. Una ragazza, che non conosco, mi ha trattata male su un forum online. Non so perché, ma le sue parole taglienti hanno ferito più di quanto avrei immaginato. Il suo attacco è stato scatenato da un semplice errore grammaticale che ho commesso. Un errore così insignificante, eppure il peso delle sue parole mi ha travolta come un uragano.

Mi sento vulnerabile, come se ogni singola parola avesse il potere di frantumarmi. Mi chiedo perché siamo così crudeli gli uni con gli altri. Così pronti a puntare il dito contro l’altro, a ridurre una persona a un errore. Ma cosa importa? Non sono un’autrice famosa, né una persona pubblica che deve essere impeccabile in ogni cosa. Sono solo una ragazza, con il mio diploma di liceo scientifico e un lavoro precario come assistente. Cosa pretende da me? Perché dovrei sentirmi così? Cos’è che mi fa sentire così fragile?

Eppure, c’è una parte di me che si rifiuta di lasciarle definire chi sono. Mi guardo allo specchio e mi vedo, non attraverso gli occhi di qualcun altro. Sono più di un errore grammaticale, più di un diploma o un lavoro. Sono una persona con sentimenti, speranze e sogni, e nessuno ha il diritto di farmi sentire meno di quanto valgo. Ma forse non dovrei prendermela tanto. Dopotutto, non la conosco nemmeno. Non so nemmeno se lei, in primis, sia così perfetta. Siamo esseri umani. È normale sbagliare, no?

E poi c’è la musica. Alicia Keys riempie l’aria con le sue canzoni tristi, e in particolare If I Ain’t Got You sembra parlarmi direttamente. La sua voce mi trascina in un vortice di emozioni, facendomi sentire la mancanza di qualcuno che non c’è più. Damn…

La musica mi circonda come una coperta, ma non mi consola. Mi fa riflettere su come ci aggrappiamo alle cose che ci fanno sentire meno soli, ma che in realtà ci fanno solo sentire più vulnerabili.

E così mi ritrovo qui, a dormire con un peso sul cuore. Il battito che si fa sempre più forte, e le lacrime che scivolano lentamente sul cuscino. Mi chiedo se domani, quando mi sveglierò, tutto sarà più chiaro, se riuscirò a trovare un po’ di luce in questa oscurità. Ma forse è troppo chiedere, forse la luce arriverà solo quando avremo imparato a vivere con la nostra oscurità.

E tu, lettore, riesci a trovare la luce nella tua oscurità? O sei ancora qui, come me, a cercarla nel silenzio?


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