Oltre le Etichette e le Aspettative

Oltre le Etichette e le Aspettative

Posted on February 2nd, 2009 at 2:30 PM | Tags: | 0 Comments

C’era una volta una donna senza etichette #

Lascio che le mie dita scorrano sulla tastiera, come farebbero su un libro di scienze che conosco a memoria, e mi immergo nella storia di una donna che vive senza etichette. È una storia che mi tocca nel profondo, perché parla di una libertà rara, di un coraggio che non tutti possiedono. E ogni volta che ci penso, sento il sangue ribollire nelle vene, come se fossi io quella donna.

Vedo il suo volto, segnato dalle esperienze, non dagli anni. Non c’è trucco che nasconda la verità, non c’è maschera che possa celare la sua essenza. È una donna che cammina a testa alta, anche quando la vita le infligge colpi bassi. Una donna che ha imparato a non piegarsi, a non conformarsi. E la ammiro per questo, perché in un mondo che ci vuole tutte uguali, lei ha scelto di essere diversa.

Questa donna, di cui parlo oggi, non ha bisogno di permessi. Vive la sua vita come un’opera d’arte in continua evoluzione. Non si lascia incasellare da ruoli predefiniti: non è solo madre, o figlia, o moglie. È tutto e niente di tutto questo. Ha capito che le etichette sono catene, e lei ha scelto di essere libera. Un giorno, la incontro in un caffè. È seduta a un tavolo, un libro tra le mani e un sorriso sulle labbra. La sua presenza riempie la stanza, come una luce che non puoi ignorare. Mi avvicino e ci scambiamo poche parole, ma bastano per capire che siamo anime affini. Mi racconta della sua vita, delle sue scelte. Ogni parola è un atto di ribellione contro un mondo che cerca di incasellarla. E io, seduta lì di fronte a lei, mi sento ispirata.

Lei mi parla del suo lavoro, delle sue passioni, delle sue battaglie. Non è mai facile, mi dice, ma è sempre vero. E questa verità è il suo scudo, la sua forza. Non si preoccupa di piacere agli altri, di essere accettata. La sua felicità non dipende dall’approvazione esterna, ma dalla sua integrità interiore.

Ripenso a tutte le volte in cui mi sono trovata a dover scegliere tra ciò che ero e ciò che gli altri volevano che fossi. A tutte le notti insonni, ai dubbi, alle paure. E capisco che quella donna, senza etichette, mi ha insegnato qualcosa di prezioso. Mi ha insegnato che la vera libertà è essere fedeli a se stessi, sempre, a qualunque costo. E mentre la guardo allontanarsi, con il suo passo deciso, capisco che la sua storia è un manifesto di resistenza. È una testimonianza di forza, di coraggio. È un invito a tutte noi, a tutte le donne, a vivere senza etichette, a non lasciarci definire dagli altri. Perché, alla fine, siamo noi a dover scrivere la nostra storia, con le nostre parole, con la nostra voce.

C’era una volta una donna senza etichette, e forse, oggi, quella donna siamo tutte noi.
Grazie mamma.

Background musicale: Kelly Price – Soul Of A Woman
C’era una volta una canzone che celebrava la purezza e l’autenticità di una donna che trascendeva le definizioni sociali e le etichette, incarnando una bellezza e una libertà che sfidano le convenzioni.


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