Archive for November, 2017


Libri che Parlano all’Anima

Posted on November 16th, 2017 at 10:36 PM | Tags: | 0 Comments
2017. L’anno in cui le letture che ho scelto sembrano risuonare con una forza inaudita. Mi ritrovo, come ogni mattina, con un caffè tra le mani, a riflettere sui concetti che mi hanno attraversato in questi giorni. Libri che non solo parlano al mio intelletto, ma scavano nelle viscere dell’anima, svelando strati di me stessa che non sapevo esistessero. Iniziamo con Stephen Hawking. Quando lessi per la prima volta «A Brief History of Time», non mi limitai a comprendere l’universo attraverso l’eleganza della fisica teorica. No, andai oltre. Mi trovai faccia a faccia con l’idea che siamo minuscoli frammenti in un cosmo immenso, insignificanti eppure intrinsecamente connessi a tutto. L’universo di Hawking non è solo uno spazio vuoto da esplorare, ma un’entità viva, un’entità che pulsa, respira e si evolve come noi. Newton, con la sua gravità, mi tiene ancorata a terra. Ma in che modo? Non solo perché le mele cadono dagli alberi, ma perché mi costringe a confrontarmi con il peso delle decisioni, con la gravità delle scelte che facciamo ogni giorno. Ogni azione, ogni decisione, è soggetta a una forza invisibile che ci spinge, ci tira, ci orienta. E mi chiedo, siamo davvero liberi di scegliere? Oppure...

Frammenti Cerebrali

Posted on November 11th, 2017 at 10:50 PM | Tags: | 0 Comments
Il cervello, quell'organo enigmatico che ci definisce, ci rende ciò che siamo. Fino a ieri, lo credevamo un intricato intreccio di neuroni, un sistema sofisticato ma chiuso. Oggi, invece, scopriamo che è più dinamico, più plastico, che le sue capacità si espandono oltre i confini che la scienza gli aveva attribuito. Non è solo una macchina, è un UNIVERSO. Ogni giorno si rigenera, si riorganizza, si adatta. La sua essenza sfugge ancora, come se volesse restare per sempre un enigma. Chi siamo realmente se ciò che ci definisce può mutare così profondamente? Non possiamo più considerarci statici, immutabili. Siamo creature in continua evoluzione, costantemente ridefinite dai nostri pensieri, dalle nostre esperienze. È questo che la neuroscienza ci sta urlando: siamo molto più di ciò che crediamo. Ricordo le parole di mia nonna, che mi diceva sempre di ascoltare il cuore. Oggi capisco che forse, senza volerlo, parlava di ascoltare la mente. Una mente che ora sappiamo capace di trasformarsi, di guarire se stessa. Una mente che può anche condurci alla distruzione, se lasciata a briglia sciolta. I ricercatori parlano di neuroplasticità, di come il cervello sia capace di creare nuovi percorsi neuronali, di come possiamo, in fondo, rieducare noi stessi....