Posted on January 27th, 2016 at 9:00 AM | Tags: | 0 Comments
Il silenzio è la chiave che apre le porte dell’anima. E in quel momento, quando smettiamo di cercare altrove, scopriamo che tutto ciò che abbiamo sempre cercato era già dentro di noi. Ascoltate il silenzio. Vi parlerà meglio di qualunque parola. - Eclipse / Eclixar Nel vuoto del silenzio, il caos si dissolve e l'anima trova la sua strada, un passo alla volta # Il silenzio è l’unico rifugio rimasto. In un mondo saturo di rumore, parole che si accavallano senza senso, opinioni che si sovrappongono come onde su una spiaggia affollata, è il silenzio a rivelare chi siamo. Nessuno lo riconosce più. Lo evitano, lo considerano vuoto, inutilità. Eppure, è lì che ci incontriamo davvero, è lì che ci scopriamo. Ho imparato a rispettarlo quando tutto attorno a me sembrava crollare, quando ogni parola perdeva significato, svuotata da un uso eccessivo e disonesto. Parlavano di pace, di guerra, di giustizia, ma erano solo suoni privi di sostanza. Il silenzio invece parla davvero, anche se non lo senti. Anzi, è proprio perché non lo senti che ti obbliga ad ascoltare. Mi siedo, chiudo gli occhi. E là, nel profondo, trovo qualcosa che era sepolto. Una verità semplice. Io esisto. Non...
Posted on January 5th, 2016 at 5:00 AM | Tags: | 0 Comments
I ricordi sono fili d’oro spezzati, che tentano di ricucire l’anima. Ma non sempre ci riescono # Nonno... Da quando te ne sei andato, non ti ho mai dedicato un post. Ho lasciato che il silenzio inghiottisse il dolore, forse per paura di affrontarlo. Non era la tua morte che mi ha spezzato, ma la consapevolezza che non sarei mai stata pronta. Perché sì, sapevo che sarebbe successo, ma non si è mai pronti alla fine di qualcuno che è sempre stato lì, in ogni passo. In ogni respiro. Tu eri quella figura imponente, intransigente, con cui ho litigato così tante volte. Ogni discussione era una battaglia persa in partenza, perché io, Alice, credevo di sapere sempre tutto. E invece tu mi insegnavi, con quella tua voce profonda, che c’era tanto da imparare. Ora lo capisco. Ma sei già andato via. L’ultima volta che ci siamo visti, ti avevo salutato frettolosamente. Un abbraccio rapido, un sorriso tirato. Come se ci fosse sempre un domani. Ma non c’è stato. Quando mi hanno detto che te ne eri andato, sono rimasta ferma, come paralizzata. E non ho pianto subito. No, le lacrime sono arrivate dopo, in quel silenzio cupo che si è...
Posted on January 2nd, 2016 at 5:14 PM | Tags: | 0 Comments
In ogni fine c’è un inizio che non conosce riposo, un battito silenzioso pronto a esplodere nel caos del cambiamento... Solo chi sa ascoltarlo, può rinascere # Siamo al principio di un altro anno. Non è mai solo un numero sul calendario. Ogni gennaio porta con sé l’inganno di una nuova partenza, ma la verità è che il passato non si cancella. Si stratifica, come polvere sugli angoli della memoria, ci segue anche se non la vogliamo. È una sfida costante. Ci obbliga a guardare dentro, a riconoscere le ombre che si trascinano dietro di noi. Quando ero adolescente, credevo che il tempo fosse un compagno leale. Un’entità lineare, logica, che avrebbe sistemato tutto. Credevo che bastasse aspettare, perché, alla fine, il destino avrebbe ricomposto i pezzi. Ma oggi so che non è così. Il tempo è ambiguo, ti tradisce mentre ti illude di essere il tuo alleato. In realtà, l’unico compagno che possediamo è la nostra stessa forza interiore. Solo noi possiamo risollevarci dalle macerie dei nostri fallimenti. Gennaio è il mese delle promesse. Ci inganniamo con l’idea di poter cambiare tutto dall’oggi al domani, come se bastasse una decisione per rinascere. Ma la verità è che la rinascita...
Posted on January 1st, 2016 at 6:00 AM | Tags: | 0 Comments
Sono le prime ore di un gennaio che ha il sapore di un libro bianco, pronto ad essere scritto. Questa mattina mi sveglio senza festeggiamenti, senza il clamore di fuochi d’artificio o l’eco delle risate. La transizione dal 2015 al 2016 è avvenuta nel silenzio, in un angolo nascosto del mio essere, lontano dai riflettori della tradizione. Non ho celebrato, non ho applaudito il passaggio da un anno all’altro. Mi chiedo se questa mia solitudine sia il segno di una maturità, o semplicemente di un distacco dal consueto frastuono delle celebrazioni. I festeggiamenti, con i loro frizzi e lazzi, sembrano ormai un riflesso lontano di un passato che mi sembra estraneo. Perché, mi domando, dovrei festeggiare una data che porta con sé solo il peso delle aspettative? Il nuovo anno arriva con il suo carico di speranze e propositi, ma mi sembra che il suo arrivo non cambi nulla nella sostanza, nella verità di ciò che sono. Le sue promesse brillano come foglie d’oro sul cammino, ma è la strada che percorro a definirne il valore. Mi trovo in una sorta di riflessione malinconica, una ricerca di significato oltre l’apparenza delle festività. In questi primi momenti del 2016, tutto sembra...