Posted on July 8th, 2014 at 7:00 PM | Tags: | 0 Comments
Il cielo si veste di un blu intenso mentre il sole inizia a scaldare la giornata # Ho vissuto giorni in cui l’aria stessa sembrava respirare felicità, giorni che si sgretolano e si ricompongono in un mosaico di emozioni. È sorprendente come la mia mente possa fermarsi, eppure tutto continui a muoversi intorno a me. Il tempo si dissolve in istanti di pura gioia e mi ritrovo a sorridere, anche se non c’è un motivo particolare. Eppure, il sorriso non ha bisogno di un motivo. Perché, mi chiedo, una semplice passeggiata sotto il sole diventa un momento di estasi? O perché i suoni della città si trasformano in una sinfonia che mi fa sentire viva? Il quotidiano si trasforma in una celebrazione della vita stessa. Questi attimi, così fugaci, mi danno un senso di appartenenza, come se fossi una nota in una melodia universale. Ma non è sempre così. A volte mi perdo nella tristezza, un’oscurità che arriva senza preavviso. Sono capace di cercare disperatamente la compagnia della malinconia, come se un pianto sincero potesse purificarmi. Eppure, anche questo ha il suo valore. Perché il dolore, per quanto possa sembrare insopportabile, è una parte integrante della mia esistenza. È un...
Posted on July 4th, 2014 at 1:11 AM | Tags: | 0 Comments
Ci perdiamo in noi stesse, tra lacrime che sembrano pietre, eppure continuiamo a cercare ferite da riaprire # Ecco, il punto è che noi donne siamo un po’ masochiste. Non c’è altro termine per descrivere quella strana inclinazione che abbiamo di spingere il coltello nelle nostre stesse ferite, persino quando sappiamo che ci farà male. Gli uomini non lo fanno. Quando sono depressi, escono, ruttano con gli amici al bar, si lanciano in qualche sfida idiota come chi piscia più lontano o, peggio, fanno un giro per vedere chi riesce a rimorchiare una sconosciuta. Ma noi? No, noi siamo diverse. Noi scegliamo di infliggerci il dolore. È quasi come se la sofferenza, quella profonda, fosse una parte di noi. E la cosa peggiore è che ci sembra giusta, meritevole, necessaria. È così che finiamo per guardare quei film che ci spezzano il cuore. Non uno qualsiasi, no. Scegliamo esattamente quelli che sappiamo già ci lasceranno senza fiato, devastate, con le lacrime che scorrono senza tregua. È come se già non fosse abbastanza, come se quella tristezza dentro non fosse sufficiente a farci sentire vive. E allora lo facciamo. Clicchiamo «play» e ci prepariamo all’inevitabile. Ma non ci fermiamo lì. No,...
Posted on July 3rd, 2014 at 8:00 PM | Tags: | 0 Comments
Kepler-186f, un pianeta distante circa 500 anni luce dalla Terra, ha appena fatto il suo ingresso nella nostra consapevolezza collettiva, e la sua scoperta ha il sapore di una conquista straordinaria. Come una tessera mancante di un puzzle cosmico, Kepler-186f ci offre una visione inedita di ciò che è possibile nel vasto teatro dell’universo. Questo pianeta è il primo a essere trovato nella zona abitabile della sua stella, una zona in cui le condizioni potrebbero permettere la presenza di acqua liquida, e quindi, forse, di vita. Il pensiero che esista un mondo simile al nostro, che potrebbe ospitare forme di vita, mi riempie di una meraviglia senza confini. Immagino gli oceani, le montagne, e i cieli di questo lontano pianeta, e mi chiedo quali segreti possa celare. La mia passione per la scienza non è solo un interesse intellettuale, ma una parte essenziale della mia esistenza. Ogni scoperta, ogni frammento di conoscenza, è una scintilla che accende la mia anima. La sensazione di stare al cospetto di qualcosa di così immenso e incomprensibile è sia esaltante che umiliante. Con ogni nuova scoperta, ci avviciniamo di un passo al capire il nostro posto nell'universo, ma ci rendiamo anche conto di quanto...