Archive for March, 2013


Benvenuto Papa Francesco

Posted on March 13th, 2013 at 5:41 PM | Tags: | 0 Comments
Oggi, 13 marzo 2013, la chiesa cattolica scrive una nuova pagina della sua storia. Il mondo intero è testimone di un momento che si preannuncia epocale: Jorge Mario Bergoglio è eletto Papa, scegliendo il nome di Francesco. È un atto simbolico e rivoluzionario, che spezza il tradizionale cerimoniale e porta la speranza di una rinascita radicale. La città di Roma si anima di una vivacità particolare, i visi dei fedeli si illuminano di un’aspettativa vibrante. Da una parte, la figura di Francesco emerge come un faro di umiltà e compassione, pronto a guidare la barca di Pietro in un mare tempestoso. La scelta di questo nome, in onore di San Francesco d’Assisi, non è casuale. Essa segna una rottura con le convenzioni, un invito a riscoprire i valori di povertà e servizio, a spogliarsi di quell’arroganza che spesso ha oscurato la Chiesa. Rifletto su questo momento e sento una profonda connessione con le storie di umiltà e di speranza che mi sono familiari. La mia memoria torna indietro nel tempo, quando le parole di San Francesco ci insegnavano la bellezza di vivere una vita semplice, ma ricca di significato. Oggi, nel cuore della cristianità, la scelta di Francesco sembra un...

La Fede Silente

Posted on March 1st, 2013 at 11:00 AM | Tags: | 0 Comments
In bilico tra ombra e luce, sotto il peso di un cielo che tace, si svela la nostra verità fragile # Marzo. Il gelo è ovunque. Non solo nell’aria che mi morde la pelle, ma anche nei pensieri che mi assillano, incessanti. Ieri, Papa Benedetto XVI ha annunciato la sua dimissione. Non ricordo un’altra volta nella storia in cui un Papa abbia fatto un passo indietro, volontariamente, con quel silenzio che taglia e che parla più di mille sermoni. Ho osservato la notizia, l'ho lasciata scivolare dentro di me come una lama affilata, penetrante. E mi sono chiesta: Cosa vuol dire abbandonare il potere, la responsabilità, la fede stessa? La fede, sì. Quella parola che aleggia costantemente come un fantasma nella mia vita. E mi ritrovo a scrivere ora, perché sento che qualcosa dentro di me si sta sgretolando. Non solo la fede in Dio, ma anche la fede nell’essere umano. Perché questa scelta, questo gesto che dovrebbe essere di umiltà, mi lascia invece con un senso di smarrimento, di vuoto incolmabile. Come se il mondo stesso stesse perdendo il suo equilibrio, la sua rotta. Mi guardo attorno e vedo un’umanità che vacilla, che barcolla sotto il peso della propria...