Archive for June, 2012


Sound of Silence

Posted on June 20th, 2012 at 10:31 PM | Tags: | 0 Comments
In questo angolo d’Europa, la vita sussurra di terre lontane, con un echi di sogni senza tempo# Da quando sono arrivata in Olanda il 24 ottobre 2011, il mio mondo si è trasformato in un puzzle affascinante di esperienze e sensazioni. Ogni giorno è una nuova scoperta, e il tempo sembra scorrere con una fluidità quasi magica. Il lavoro al pub è una delle cose che mi fa sentire viva e soddisfatta. Conversare con gli inglesi, che sono una presenza costante qui, mi offre una gioia autentica. La lingua inglese è diventata la mia compagna di viaggio, e la sua musicalità mi avvolge come una dolce melodia quotidiana. Mi ero sempre immaginata di vivere in America, di attraversare i vasti spazi del continente americano, di respirare l’aria di quella terra che mi sembrava così lontana e affascinante. Ma ora che sono qui in Olanda, mi accorgo che c'è una sorprendente somiglianza. Le strade acciottolate, le case pittoresche, le lunghe ore di luce estiva: tutto questo ha un sapore che mi ricorda quei sogni di gioventù. Sembra quasi che il mio desiderio di America si sia materializzato in questa dolce realtà olandese. Passeggiando per le strade di Amsterdam, mi sento come...

Ricordo Blucerchiato

Posted on June 13th, 2012 at 11:01 PM | Tags: | 0 Comments
Nel cuore di ogni tifoso, c’è un amore che non conosce confini. La Sampdoria è il nostro faro, è la luce che mi guida attraverso le tempeste. Ogni domenica, il mio cuore batteva all’unisono con il suo, e anche da lontano, sento il richiamo della mia amata squadra... Perché ci lega un filo, un filo che mi porta dritto a TE... Mi manca la mia Sampdoria. È una mancanza che si fa sentire come un’ombra persistente nella mia vita qui ad Amsterdam. Le vie dei canali sono incantevoli con i loro riflessi sereni, ma non riescono a colmare il vuoto che lasciano le assenze. Ho lasciato Milano e Genova per un viaggio che si rivela più arduo di quanto avessi immaginato. Ogni volta che passo vicino a un bar o a una panchina, il pensiero vola a quel marcatore, a quella squadra che mi ha visto crescere, che ha accompagnato le mie domeniche di pioggia e di sole. In città, le persone si muovono con una sicurezza che mi sembra estranea. Gli olandesi si mescolano con grazia, con un’eleganza innata che io non riesco ad emulare. Qui, nella mia solitudine, il senso di incompletezza diventa palpabile. Gli striduli colori dei...