Archive for July, 2005


La Traccia dei Numeri Perduti

Posted on July 21st, 2005 at 1:30 PM | Tags: | 0 Comments
La mente non dimentica mai # L’aria di questo luglio caldo mi penetra nella pelle con una violenza che non lascia spazio ai pensieri. La mia mano si ferma sulla tastiera, il ritmo che avevo trovato si è spezzato, come una nota stonata. Intorno a me, il silenzio è più forte di ogni parola. Ogni tanto il rumore della strada raggiunge il mio angolo, ma è lontano, come se appartenesse a un’altra dimensione. Eppure, la mia mente è tutta qui, a chiedersi una domanda che non ha risposta: come può una persona rubare il mio nome, la mia anima, il mio sguardo sul mondo? La mia vita non è mai stata una sequenza di attimi di felicità fugace. No, è sempre stata una lotta. Lungi dall’essere una persona sociale, ho costruito il mio mondo dentro di me, un mondo fatto di righe di codice, analisi, connessioni che altri non possono vedere. Ma lei… La ragazza che ha preso il mio posto, è riuscita a strappare il mio cuore da dentro quel mondo. Le sue parole, le sue fotografie, sono un atto di violenza. Ha rubato il mio spazio. Ogni foto che ho scattato, ogni angolo che mi apparteneva ora è...

Viaggio nel cuore dell’incomprensibile

Posted on July 7th, 2005 at 8:30 PM | Tags: | 0 Comments
Il tempo non aspetta nessuno. Ciò che accade, accade e basta. La realtà non ha misericordia. Non puoi fingere che non sia successo, non puoi dimenticare. Eppure il cuore, nonostante tutto, continua a battere, sempre più forte. Non ti ho aggiornato da molto, lo so. La ragazza che si faceva chiamare “me”, che si nascondeva dietro il mio schermo, ha deciso di sparire. Il suo blog è chiuso, il link del suo forum è cambiato. E tu sai cosa significa. Non ho accesso, e non m’interessa più nulla di quello che fa o non fa. Io so chi sono. E se lei non lo sa, i problemi sono suoi, non miei. Eppure qualcosa non mi lascia in pace, come un buco nero che inghiotte anche la luce più piccola. E poi c’è Londra. O meglio, c’è quello che è successo lì, quella città che, in un attimo, ha smesso di essere un’idea e si è trasformata in un grido. L’ho visto in tv. Le immagini che scorrono: un uomo che si trascina via, il fumo che sale, il caos che implode. Un attentato. Una violenza che è entrata dentro le case di tutti noi, e il mondo si è fermato...