Archive for July, 2004
Posted on July 31st, 2004 at 4:00 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Il sole cala lento, ma il suo calore rimane, come un ricordo che non vuole svanire # Alassio. D’estate, questa città sembra una tela dipinta da un artista capriccioso, che non ha paura di mescolare colori intensi e ombre profonde. Il giorno è un’esplosione di luce: il cielo così limpido da sembrare irreale, il mare una distesa viva che riflette ogni sfumatura del blu. Cammino lungo la passeggiata, e ogni passo sembra un ritorno a casa, anche se non appartengo a questi luoghi. I profumi qui sono intensi, quasi prepotenti. L’odore del basilico fresco che si mescola al sapore dolce della focaccia appena sfornata. L’aria è piena di vita: bambini che ridono, onde che si infrangono, le voci dei venditori che sembrano far parte di un’armonia casuale. Ma è la notte che mi cattura, come sempre. È lì che Alassio diventa magica. Quando il sole scompare oltre l’orizzonte, la città sembra respirare più profondamente. I lampioni lungo il mare si accendono, gettando riflessi dorati sull’acqua scura. Mi siedo sulla spiaggia, il rumore del mare è un respiro costante che calma e inquieta allo stesso tempo. Alzo gli occhi al cielo. Le stelle. Dio, quanto sono luminose qui. Come se il...
Posted on July 20th, 2004 at 4:00 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Ci sono luoghi che non sono semplici spazi. Luoghi dove il tempo non dorme mai, ma respira, dove le pietre non sono solo pietre, ma custodi di storie e di memorie, dove l'aria stessa vibra di echi lontani che non si sono mai davvero dissolti. Mi ritrovo in questi luoghi, mi smarrisco nel loro abbraccio, come se fossi trascinata da qualcosa di invisibile ma irresistibile, qualcosa che mi chiama senza dire una parola, ma che mi tocca nel profondo. Oggi, la Liguria è il mio rifugio. Qui il rumore del mondo, che per giorni è diventato insopportabile, si fa lontano, quasi sfocato. Il treno mi porta senza destinazione, senza una meta definita. Sono solo in cerca di quel silenzio che in altre terre trovo difficile respirare. Ma qui, tra i vicoli stretti e le case che sembrano vivere del respiro del mare, il silenzio non è mai vuoto. È denso, ricco, pieno di una storia che non smette mai di raccontarsi. Ogni passo su queste strade di pietra è una riscoperta di me stessa, eppure, in qualche modo, è anche un ritorno a qualcosa di più grande, un legame invisibile che lega il passato al presente, come se le case...
Posted on July 14th, 2004 at 8:00 PM | Tags: Algoritmi | 20 Comments
I numeri non mentono, ma le emozioni sanno manipolare. Tra l’essere e il calcolo c’è l’abisso, un vuoto che si fa largo con ogni respiro, come il suono di un battito che si fa strada tra il silenzio della mente. La stanza intorno a me è immersa in una luce pallida, fredda, che proviene da uno schermo che sembra non voler mai smettere di emettere la sua luce. È un’illuminazione artificiale che, piuttosto che rischiarare, ruba calore, lasciando solo il freddo che taglia l’aria, solitaria e impassibile. La polvere digitale è il suo compagno, un ricordo di ciò che era e non è più, un simbolo di un mondo che continua a correre senza fermarsi, mentre io mi fermo a riflettere. Scrivo, cancello, riscrivo. Ogni parola una battaglia, ogni frase una ferita aperta, ma non posso fare a meno di scrivere. Non posso fare a meno di scavare, come se solo in questo modo potessi respirare. Fuori dalla finestra, Milano è una tela di ombre, un dedalo di luci tremolanti che non sanno dove andare, come il pensiero che mi attraversa. Dentro, la battaglia è silenziosa, ma brucia. La mente è un campo minato, dove ogni passo che faccio rischia...
Posted on July 10th, 2004 at 12:53 AM | Tags: Celebrazioni | 24 Comments
L’estate italiana, quella stagione che, nonostante gli anni che passano, si insinua nella pelle e non ti abbandona mai, è come un segno che non guarisce, una cicatrice che si fa più viva ogni volta che la sfiori. Cammino sulla spiaggia di Alassio, il suono delle onde che si infrangono è l’eco di un ricordo che continua a tornare, come se avessi bisogno di ascoltarlo ancora, di toccarlo ancora, di sentirlo dentro. La sabbia sotto i piedi è ormai familiare, e il mare, che non chiede nulla, continua a risucchiare e restituire, come il ciclo stesso della vita che non smette mai di girare. Mi fermo e mi lascio avvolgere dalla scena: una vetrina illuminata, un negozio di dolci che sembra voler parlare senza parole, solo con il profumo che si diffonde nell’aria, un richiamo che non può essere ignorato. Un profumo di nocciole e cioccolato che mi prende alla gola, che mi riporta a quel tempo in cui il mondo sembrava fermarsi per un istante, dove ogni cosa, anche la più piccola, aveva il sapore della promessa. Sono lì, i famosi baci di Alassio, piccoli gioielli di zucchero e passione che non smettono mai di esistere. Il cioccolato che...
Posted on July 8th, 2004 at 9:30 PM | Tags: Memoria | 18 Comments
Ogni onda che si infrange è una storia che non abbiamo vissuto. Eppure, qui, oggi, mentre il vento di Alassio sussurra al mio orecchio come un vecchio amico che conosce ogni angolo nascosto della mia anima, tutto appare come una memoria da ricostruire, come un frammento che rifiuta di restare al suo posto. Il mare, il cielo, la sabbia sotto i piedi, tutto è sempre stato lì, eppure, adesso, mi appare diverso, come se ogni dettaglio mi stesse guardando con occhi nuovi, come se mi stessi svegliando da un lungo sonno, o forse da un sogno troppo intenso per durare. Vent'anni. Vent'anni di me stessa, eppure, qui, tra questi scogli, il tempo sembra restare sospeso. Il sole scalda il mio viso, ma sotto i piedi la sabbia è fredda, un piccolo richiamo alla realtà che il calore di questa giornata pare volere ignorare. Il sale nell’aria pizzica le labbra, un sapore che non è mai solo salato, ma un misto di ricordi dolci e amari, di amori mai vissuti e speranze mai espresse. Un nodo che non riesco a sciogliere, un filo invisibile che mi lega a un passato che non posso più toccare, ma che continua a bruciare dentro,...
Posted on July 2nd, 2004 at 1:30 PM | Tags: Celebrazioni | 18 Comments
Sabbia dorata, sogni nuovi. Non c'è modo di sfuggirvi, vero? Cambiare, lasciare tutto ciò che ti è familiare e partire verso l'ignoto. A volte sembra essere l'unico respiro che riesce a liberarti, a farlo. Quante volte, cercando di respirare l'aria densa della quotidianità, senti quel peso che ti soffoca, quella pressione che non riesci più a sopportare? Ed è allora che il cambiamento si fa necessario, come un soffio di vento che spazza via la polvere dal cuore. È come cambiare pelle, ma in modo impercettibile, una spinta che arriva da dentro e ti trascina. È una necessità. Un atto di sopravvivenza. Non è mai davvero una scelta, almeno non nel momento in cui accade. Succede. E basta. Sono qui, sulla sabbia di Alassio, e non è più solo il mare che sento. Lo so, suona strano. Ma è più che ascoltarlo. È come se il mare stesse parlando con me, non con le parole, ma con il suo essere, la sua presenza che mi avvolge. C’è qualcosa nel suo respiro che mi è familiare, eppure sconosciuto. Loano, la mia Loano, è lontana ormai, sfocata, quasi irreale, come un sogno che non riesci più a trattenere tra le dita. È...
Posted on July 1st, 2004 at 9:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Sai cosa resta di un segreto non detto? Non è un qualcosa che si dissolve, come ci si potrebbe aspettare. No, resta lì, nell’ombra, brillando impercettibile, sfuggente, ma indomabile. Anche quando tutto intorno è buio e le parole non vengono più sussurrate, anche quando non c’è più chi possa custodirlo. Resta. Brilla. È lì che ci ricorda di noi, come una cicatrice silenziosa, come un respiro che si fa largo nel nulla. La notizia mi ha raggiunta come un'onda, lenta e inesorabile, proprio mentre stavo spegnendo la radio, quel gesto ormai automatico nel silenzio della sera che accompagna la fine della giornata. Marlon Brando è morto. Tre parole, dette senza enfasi, con la stessa freddezza di chi annuncia un acquazzone imminente, come se fosse qualcosa che doveva succedere, qualcosa che non ha bisogno di essere pianto. Ma in quelle parole c’era qualcosa che mi ha fermata, qualcosa che mi ha preso d’improvviso, come una mano invisibile che stringe forte il cuore. Ho messo le mani sul tavolo della cucina, cercando qualcosa di solido, qualcosa che mi radicasse, mentre sentivo il peso di una presenza che non avrei mai incontrato, ma che in qualche modo mi aveva segnata in un angolo...