Archive for October, 2003


Scomparire senza traccia

Posted on October 15th, 2003 at 1:35 PM | Tags: | 24 Comments
Non sono scomparsa. Ma a volte desidero che lo fossi. # Il sole sta ormai cedendo il passo alla notte, e la luce del tramonto si infiltra fioca attraverso la finestra. La giornata sta finendo, come ogni altra. Ma io non muoio insieme a lei, no. Mi sento invece una crepa nell'aria, un'ombra che si fa largo tra i frammenti di un mondo che scivola via senza che nessuno se ne accorga. Mi domando, a volte, quanto sarebbe semplice: scomparire, dissolversi nel nulla, come se non fossi mai esistita. Ma no, non sono scomparsa. Anche se, a volte, il pensiero di farlo sembra l'unica salvezza. Cammino, i miei passi sono come catene che mi legano a questa realtà che non capisco più. Ogni movimento, ogni sforzo è come il peso di un pensiero che non riesco a sollevare. Mi fermo e guardo il cielo, un cielo che, pur essendo infinito, mi fa sentire infinitamente piccola. Cos'è la mia esistenza? Un battito d'ali che passa inosservato? Sento di essere invisibile, come se nessuno potesse davvero vedermi. Mi sento come se non ci fossi. Il profumo del caffè si fa largo tra i pensieri, il calore del pane tostato sembra voler risvegliare...

Ritmi che scolpiscono anime

Posted on October 9th, 2003 at 10:01 PM | Tags: | 20 Comments
Ci sono momenti in cui la musica non è solo suono, ma sangue che scorre nelle vene, e il suo battito non lascia scampo. La musica è il battito del cuore che non riesce a fermarsi, che ti attraversa come una corrente invisibile. Non importa dove ti trovi, lei ti trova, ti cattura, ti lascia senza fiato. Non è mai solo rumore, non è mai solo melodia: è la sostanza stessa della vita, quella che fa muovere tutto, quella che ti avvolge, che ti consuma e che ti lascia brandelli di te stesso sparsi in ogni angolo. La musica non è un sottofondo, non è un abbellimento, è la carne che respira sotto la pelle, è il battito che non puoi ignorare. Quando penso a S., il suo nome non è solo un suono. È una presenza, un qualcosa che va oltre l'idea di persona. Non è solo il ricordo di qualcuno che è stato, ma un’ombra che continua a camminare al mio fianco, come una cicatrice che non si rimargina mai del tutto. L’ho conosciuto in un’epoca che sembrava avere il respiro di una notte infinita. Lì, dove la musica diventa carne, dove ogni battito sembrava pulsare allo stesso...

Ritorno al Passato Perduto

Posted on October 9th, 2003 at 9:07 PM | Tags: | 34 Comments
C’è una bellezza nascosta nella consapevolezza che nulla dura per sempre. È una fragilità che ci attraversa senza preavviso, che affiora nei dettagli che non vogliamo guardare ma che ci imprigionano, ci inchiodano al presente. Le cose, le persone, i momenti… Tutto è destinato a cambiare, eppure è proprio in quella transitorietà che risiede il valore di ogni istante. La permanenza non ci dà la forza. È la consapevolezza della fine, quella, sì, che ci fa sentire vivi. Non è la durata di un incontro che ci definisce, ma l'intensità di ciò che viviamo in quell'istante che sa di essere destinato a finire. È solo così che possiamo assaporare la bellezza, perché sappiamo che tutto ciò che amiamo svanirà. Oggi mi ritrovo in un luogo che pensavo di aver dimenticato. Un luogo che, come una cicatrice sulla pelle, non smette mai di essere presente, anche quando sembra essersi cancellato. Sto tornando indietro nel tempo, facendo un pellegrinaggio silenzioso nel passato. Non è il desiderio di rivivere ciò che è stato a muovermi, non c’è nostalgia nel mio cuore. È piuttosto la consapevolezza che certi luoghi, certi volti, certi odori, sono parte di me in modo indelebile. Come la pelle che...

Ribellione contro l’ordinario

Posted on October 9th, 2003 at 1:21 PM | Tags: | 24 Comments
La scrivania mi osserva con la stessa ostinazione di un avversario che sa di avere il tempo dalla sua parte. Carte impilate come torri instabili, un telefono che vibra senza sosta, schermi luminosi che proiettano il riflesso di un giorno che si consuma senza lasciare tracce. Il caffè, ormai freddo, si trascina dietro il retrogusto di un'illusione di energia, un placebo che illude ma non salva. L'aria è satura di elettricità statica, di decisioni sospese tra un'email inviata e un pensiero interrotto. Il rumore del mondo si insinua da fuori, ma non riesce a scalfire la cappa di silenzio che si posa sulle mie spalle come un macigno. Scorro con lo sguardo l'ennesima pagina, il peso degli impegni si accumula nelle tempie. Il tempo si contrae, si dilata, gioca con la percezione, ma non concede tregua. Un attimo si dissolve nell'attimo successivo senza lasciare memoria. L'inchiostro sulle carte si confonde con la trama del giorno, un reticolo di doveri che non conosce pause. La penna graffia la superficie del foglio, un suono che si mescola al ticchettio dell'orologio. Ogni firma è un passo in avanti, ma anche un peso che si aggiunge, un nodo che stringe anziché sciogliere. Il lavoro...