Archive for June, 2003
Posted on June 23rd, 2003 at 10:22 PM | Tags: Relatività | 0 Comments
Se il silenzio è pieno di possibilità, allora il vuoto è il luogo dove tutto può accadere. Ma noi sapremo riconoscerlo? Sapremo cogliere quel momento in cui il tempo si piega e ci offre un’altra possibilità? La luce di gennaio taglia la stanza come una lama, fredda e indifferente. Il caffè è ancora troppo caldo, ma non importa: lo bevo comunque, cercando disperatamente un senso a questa mattina che si trascina senza direzione. Mi ritrovo a fissare il vuoto, letteralmente. Sullo schermo del mio vecchio computer, c’è una schermata piena di numeri e diagrammi. La teoria della relatività. Mi affascina e mi devasta nello stesso momento. Penso a Einstein, al suo genio che si confrontava con un mondo che ancora non sapeva ascoltarlo. Cosa significava per lui dimostrare che il tempo non è un’illusione, ma qualcosa che si piega, che si deforma? Il concetto di spazio-tempo mi cattura. Un intreccio perfetto, eppure fragile, dove ogni particella è legata alle altre da un filo invisibile. È strano, ma mi fa sentire meno sola. Come se ogni decisione, ogni errore, ogni frammento della mia esistenza avesse un peso, un’eco che si propaga nell’universo. E poi c’è quella formula: 𝐸=𝑚𝑐2. Energia e materia,...
Posted on June 20th, 2003 at 9:33 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Sotto il peso del sapere, il cuore cerca pace # Oggi, posso finalmente respirare. Dopo il trambusto, i nervi, l’ansia che ha consumato le mie ultime settimane, guardo il foglio bianco che ho di fronte, e per un attimo non capisco cosa ci stia facendo. Non è più solo un esame. È la somma di tutto ciò che ho studiato, ciò che ho imparato, i sacrifici, le notti in bianco. Ma è anche qualcosa di più. Un rito di passaggio, un cammino che ho percorso per arrivare fin qui. Quando ho iniziato il liceo scientifico, pensavo di essere preparata. Ma l’esame di quinta è diverso. Non solo perché è l’ultimo, ma perché si gioca su tutto: ogni pensiero, ogni dubbio che mi ha attraversata durante gli anni, ogni istante di fatica è lì, racchiuso in quella cartella. Fisica, matematica, biologia... Materie che ho studiato con passione, ma che oggi sembrano quasi nemiche. Il loro peso mi ha schiacciato, ma mi ha anche forgiato. Ho affrontato l'esame come una maratona, un test di resistenza, non solo mentale, ma anche fisica. Il corpo che si fa sentire mentre la mente galoppa. I calcoli di matematica erano freddi, distanti, ma quando la professoressa...
Posted on June 18th, 2003 at 9:22 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
C'è un silenzio. È profondo. Quasi irreale. Un silenzio che mi avvolge, mentre il mio cuore batte forte, troppo forte, come se volesse urlare. Domani è il grande giorno. E tutto è più pesante di quanto avevo immaginato. Quell'esame che mi separa dalla fine di un capitolo. Ma, davvero, è solo la fine di un capitolo? O è un addio? I miei pensieri corrono veloci, lenti. Non c'è ordine, solo un flusso che mi inghiotte. Un battito di ciglia e mi trovo al centro di una tempesta. Come posso affrontarlo, tutto questo? Come posso raccogliere la mia forza quando il mondo sembra essere contro di me? Ma io sono qui. E se sono qui, non è per caso. È perché posso affrontarlo, anche quando la paura mi strozza. I giorni che precedono un esame non sono solo fatti di ansia. Sono fatti di riflessioni che ti stravolgono, che ti portano in un viaggio lontano. Guardando indietro, vedo quella ragazzina che cercava di capire il mondo, che sbagliava, che falliva. Ma forse, anche nel fallimento, c'è una bellezza nascosta. Perché mi preoccupo tanto? Forse ho paura di non essere all’altezza. Forse è quella voce nella mia testa che dice sempre «non...
Posted on June 18th, 2003 at 11:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
C'è un momento in cui il passato smette di essere solo un ricordo e diventa un peso, qualcosa che ti segue, ti interroga. Come se non fossimo mai davvero pronti a lasciarlo andare, nonostante tutto. Rileggo le pagine del mio diario. Sono in un posto che conosco, ma è come se fossi lontana, un passo indietro, a guardarmi da fuori. La stessa stanza, gli stessi oggetti, ma qualcosa è cambiato. Non c’è più la stessa luce, il senso di invincibilità che avevo prima. È strano come il tempo non cancelli nulla, ma trasformi tutto. Mi trovo a pensare a quei giorni di leggerezza, quando tutto sembrava possibile. Quante cose mi sembravano banali, quante piccole conquiste che ora si sono dissolte come sabbia nelle mani. Quando guardo indietro, vedo le persone che ho incontrato, gli sguardi che mi hanno segnato. Ci sono momenti che non potrò mai dimenticare, suoni e odori che si sono impressi nella memoria. Ma ciò che mi colpisce di più non è ciò che ho vissuto, ma ciò che non ho mai detto. Perché, nel fondo dell’anima, sono sempre rimasta in silenzio. Quello che non ho osato rivelare mi ha accompagnato, come un peso invisibile. La paura...
Posted on June 16th, 2003 at 1:59 PM | Tags: Algoritmi | 0 Comments
Ogni battito del cuore è un codice, ogni respiro una connessione invisibile. Eppure, tra tanta connessione, siamo più soli che mai. # Sono seduta davanti allo schermo, il rumore della tastiera che mi accompagna, come un battito frenetico che non smette mai. La luce blu che emana dal monitor è la mia unica compagnia, il mio unico rifugio in questa realtà digitale che cresce e si espande, sempre più intrusiva, sempre più vorace. Non riesco a smettere di scrivere, di connettermi, di essere sempre connessa, come se l'unica cosa che davvero conta fosse questa linea invisibile che mi lega al resto del mondo. Cosa succede quando tutto ciò che conosciamo diventa digitale? È il grande paradosso del nostro tempo. Viviamo nella più grande rete mai concepita, ma quanto di noi rimane intatto? Quanto di noi rimane umano in un mondo che ci impone di essere sempre connessi, sempre a portata di clic? Perché, nonostante tutto, mi sento più lontana che mai da chi mi circonda? Più mi immergo nel cyberspazio, più mi rendo conto che non è un luogo di libertà, ma una prigione invisibile che ci tiene legati in modo sottile e subdolo. Ogni notifica, ogni messaggio, ogni post...
Posted on June 13th, 2003 at 4:51 PM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
C'è una strana bellezza nel mettere insieme le parole. Ma è un potere che costa caro. Non si tratta di esprimersi, ma di essere compresi. In quel momento, sei esposta. Sei vulnerabile. Eppure, nessun altro modo per restare viva. # Le parole hanno il potere di distruggere o di ricostruire, di sollevare o di abbattere. È la consapevolezza di questo che mi tormenta ogni giorno. Scrivere non è un atto di pura creazione, è anche un atto di sopravvivenza. Scrivo perché non posso fare altro. Ogni parola, ogni frase che compongo, diventa una piccola battaglia con me stessa, un tentativo di tenere la testa sopra l'acqua in un mare di silenzi e incomprensioni. Ma spesso mi chiedo: «Cosa rimane di me quando non ci sono più parole?» È proprio in questi momenti che mi accorgo di quanto sia fragile il legame che c'è tra un autore e i suoi lettori. La connessione, quel filo invisibile che ci unisce, può essere più forte di quanto sembri, ma anche più effimera. Chi ci legge non è costretto a farlo. Nessuno ti obbliga a soffermarsi sulle parole che hai scritto. Eppure lo fanno, spinti da chissà quale impulso, forse dalla curiosità, forse dal...
Posted on June 11th, 2003 at 5:54 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Quante volte ci siamo sentiti incompleti senza la presenza di una persona che ci è cara? Quante volte abbiamo sperato che il vuoto che lasciamo dentro potesse essere colmato da un sorriso, una parola, un gesto? Eppure, quando sembra che tutto si sistemi, quando pensiamo di aver trovato un equilibrio, ecco che qualcosa scivola via come sabbia tra le dita. Come posso spiegare questa sensazione di incompiutezza, che arriva e se ne va, ma che mai davvero ci abbandona? È come se una parte di me mancasse, e quando cerco di afferrarla, scivola via senza lasciare traccia. Eppure c’è, sempre lì, come una ferita che non si rimargina mai. Come se non avessi mai vissuto senza questa lacuna. Non è una questione di solitudine, ma di assenza. E tu, lo senti anche tu? Mi guardi, ti avvicini, ma non basta. Non basta mai. Perché tu non sei la soluzione. Non lo sei mai stato. O forse lo eri, ma poi è cambiato tutto. Il nostro legame è diventato un altro, diverso. È come se avessimo trovato una nuova forma di intimità, una che non posso toccare ma che sento. Un’intimità che scivola via senza che io possa fermarla, come sabbia....
Posted on June 7th, 2003 at 4:16 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Forse non è la pioggia a farci paura. Forse è il silenzio che c'è tra un tuono e l'altro. Il cielo si apre in un caos di gocce. Un manto scuro si riversa su Milano, come se l'universo stesso fosse impazzito # Mi trovo a Milano, mentre la pioggia infuria e il cielo si trasforma in un manto grigio che inghiotte ogni cosa. Un cielo che non sembra più esserlo. È una tela oscura, minacciosa, e in ogni goccia vedo un frammento di quel divino che forse è là fuori, ma che sfugge. Oggi, la città sembra un luogo di passaggio tra l’inferno e il cielo. Milano non è più quella che conoscevo, ma si è trasformata in un teatro di emozioni contrastanti. Ogni lampo che attraversa il cielo è come un richiamo, un richiamo a una verità più profonda, quella che non vediamo ma che percepiamo nell'aria fredda che ci circonda. La pioggia, così forte da sembrare un grido, sembra volermi dire qualcosa. Ma cosa? Forse che siamo in balia di forze più grandi di noi? O è semplicemente il riflesso della nostra solitudine, quella solitudine che ci accompagna anche nelle ore più buie? La città, ora sotto il...
Posted on June 4th, 2003 at 12:36 PM | Tags: Algoritmi | 0 Comments
Ho pensato di condividere con voi una serie di domande per aiutarci a conoscerci meglio. La vita è piena di sfumature e dettagli che rendono ognuno di noi unico, e sono convinta che conoscere meglio gli altri possa portare a connessioni più profonde e significative. Quindi, senza ulteriori indugi, ho inventato trenta domande per iniziare questa avventura di scoperta reciproca: Qual è il tuo nome completo? Alice Nicole G. Qual è il tuo soprannome preferito? Eclipse, ma mi chiamano Elis, sarebbe Alice in inglese. Da dove vieni? Milano e Genova. Qual è il tuo segno zodiacale? Cancro ascendente scorpione. Qual è la tua passione più grande? L'atletica e il mondo del web. Qual è la tua paura più grande? Quella di non realizzare i miei sogni. Qual è il tuo film preferito di tutti i tempi? Le ali della liberta'. Se potessi vivere in qualsiasi epoca storica, quale sceglieresti? Gli anni 50, che hanno caratterizzato la lotta per i diritti civili, il rock and roll, il movimento femminista e il vintage. Qual è la tua canzone preferita? Per il momento e' "Always" dei Bon Jovi. Mi fa sentire sempre di buon umore. Qual è la canzone che ti fa sentire...
Posted on June 2nd, 2003 at 9:30 PM | Tags: Equazioni | 0 Comments
Siamo appena usciti dal cinema. Lo schermo ancora vibra nella mente, le luci della sala si mescolano con l’eco di quelle immagini potenti. Il film era Una settimana da Dio, e come sempre, non si trattava solo di una commedia. C’era qualcosa di più profondo che ti penetrava, come una verità scomoda che non avevi mai davvero considerato. Jim Carrey era il protagonista, e lo conosciamo tutti, ma qui, in questa storia, è diverso. Non è il solito personaggio sopra le righe, ma un uomo che scopre di avere il potere di fare ciò che vuole. Ma non è questo che mi ha colpito di più. È la sua evoluzione, la sua consapevolezza che la vera potenza non sta nel cambiare il mondo a proprio piacimento, ma nell’accettarlo per ciò che è. E questa è una lezione che pochi sanno insegnare, ma che dovremmo tutti imparare. Lo guardi e pensi: «Se avessi il potere di cambiare tutto, cosa farei?» La tentazione è forte, ma la verità è che non sempre possiamo essere i creatori della nostra realtà. La domanda che ci pone il film non è se possiamo avere potere, ma cosa facciamo con quello che già abbiamo. Così mi...