Archive for June, 2003


La Magia dell’Acqua

Posted on June 23rd, 2003 at 11:22 PM | Tags: | 22 Comments
Il silenzio della notte viene interrotto solo dal tintinnio del cucchiaino contro la ceramica mentre mescolo il mio tè alla liquirizia. Le gocce d'acqua dei capelli ancora umidi cadono sulla maglietta, piccoli cerchi scuri che si allargano sul tessuto. La stanchezza di una giornata intensa mi avvolge come una coperta familiare, mentre ripercorro nella mente ogni istante di questo pomeriggio. Era iniziato tutto con un messaggio di T. sul gruppo: una semplice foto della sua piscina accompagnata da un "Vi aspetto". Non serviva altro. In meno di un'ora, io e Ikari eravamo già pronte, il sole che filtrava attraverso i nostri occhiali da sole, la radio accesa e quella sensazione di libertà che solo l'estate sa regalare. Arrivando, abbiamo trovato il cancello spalancato e la musica che già riempiva l'aria. Il giardino di T. sembrava un piccolo paradiso terrestre: i lettini disposti strategicamente all'ombra degli alberi, alcuni al sole, il profumo di gelsomino che si mescolava all'aroma del caffè appena fatto, e quella decina di persone, il nucleo essenziale del nostro gruppo, già sparse tra il prato e il bordo piscina. P. era immerso fino al collo nell'acqua, gli occhiali da sole spinti sulla fronte, mentre discuteva animatamente con K....

Esame o Battaglia?

Posted on June 20th, 2003 at 9:33 PM | Tags: | 22 Comments
Non so bene da dove iniziare, ma so che devo farlo. Oggi, dopo anni di attesa, è successo. L’ultimo passo, l’ultimo respiro di una storia che sembrava non finire mai, quella storia che per cinque anni è stata la mia vita, il mio respiro, il mio quotidiano. Il liceo scientifico, le formule, i numeri, quei teoremi che ora sembrano lontani, eppure li sento ancora, come se stessero dentro di me, prigionieri. La settimana scorsa gli scritti, oggi l’orale. E ora? Ora c'è un vuoto che non so come definire, che non so nemmeno come affrontare. Un vuoto sottile, invisibile, ma che c’è. Non è sollievo, non è tristezza, è qualcosa che non riesco nemmeno a descrivere, che si annida nel cuore e fa male. Non c'è un nome per questa sensazione, solo un silenzio che non ha risposte. Mi siedo, penso, ma non riesco a mettere ordine in nulla. I ricordi sono confusi, accavallati come le pagine di un libro che non riesci a leggere. Le ore passate a ripetere, a guardarmi allo specchio, cercando di rispondere a una domanda che non sapevo nemmeno fosse lì. Le notti passate con i libri aperti, le mani stanche, le parole che non...

L’attimo prima

Posted on June 18th, 2003 at 9:22 PM | Tags: | 30 Comments
Ultimo passo... # Il tempo non ha più forma. Scivola, si scompone, si accartoccia su sé stesso come un foglio che ho strappato troppe volte. Non so più dove mi trovo, se prima, se dopo, se dentro un attimo che non passa mai. Sto studiando da un mese, senza tregua. Ho sottolineato ogni parola, ripetuto ogni concetto, ingoiato pagine come fossero l'unico cibo rimasto sulla terra. Ma niente basta. Niente è sufficiente. È una corsa senza fine, una rincorsa affannata verso qualcosa che non riesco a toccare. Non esco più. Non parlo più. Respiro a metà, come se ogni respiro fosse uno spreco. Ogni secondo è un’occasione per ripetere, per ricontrollare, per scorrere ancora una volta gli appunti che ormai sono impressi sotto le palpebre. Quando chiudo gli occhi, vedo date, formule, teoremi. Quando li riapro, il panico mi stringe la gola. L’esame è domani. L’ultimo esame. Il confine sottile tra quello che ero e quello che sarò. Come se tutto dipendesse da questa manciata di ore, come se la mia esistenza intera fosse sospesa su una linea che può spezzarsi da un momento all’altro. Domani dovrò essere perfetta. Domani dovrò ricordare tutto. Domani dovrò dimostrare che tutti questi giorni...

Viaggio nel Non Detto

Posted on June 18th, 2003 at 11:00 AM | Tags: | 20 Comments
C’è un momento in cui il silenzio diventa più assordante delle parole. Quel momento in cui il passato smette di essere un rifugio e si trasforma in un’ombra. Lo senti dentro, come un respiro che non ti appartiene. Rileggo le pagine del mio diario, cercando risposte che non ho mai avuto il coraggio di formulare. Sono qui, nella stessa stanza che mi ha visto crescere. Eppure, tutto sembra diverso. L’aria è più pesante, il sole filtra con meno forza, quasi esitante. È come se il tempo avesse lasciato solo le sue impronte, senza portare via nulla. Sono ferma, ma qualcosa si muove dentro di me. Le parole che ho scritto anni fa mi sembrano estranee, quasi appartenessero a qualcun’altra. Parole piene di certezze, di sogni che credevo invincibili. Dove sono finiti quei sogni? Che cosa resta di quel senso di onnipotenza, di quella luce che mi faceva credere di poter toccare il cielo?. Forse non era reale. Forse non lo è mai stato. Ricordo i volti, le risate, gli sguardi. Ci sono immagini che non svaniscono, che restano incise come ferite. Ci sono odori che tornano all’improvviso, come fantasmi. Il profumo di una giornata d’estate, il suono di passi leggeri...

Nel Cuore del Caos

Posted on June 16th, 2003 at 1:59 PM | Tags: | 10 Comments
Ogni battito del cuore è un codice, ogni respiro una connessione invisibile. Eppure, tra tanta connessione, siamo più soli che mai # Seduta, gli occhi incollati allo schermo. La tastiera suona, la sua melodia costante come il battito di un cuore che non sa fermarsi. La luce blu mi avvolge, mi coccola. È l'unica compagnia che ho in questa realtà sempre più digitale, che cresce senza sosta, diventando sempre più esigente. La mia attenzione si disperde, ma è impossibile distogliere lo sguardo. Non posso smettere. È un bisogno che brucia, una compulsione a rimanere connessa, a non lasciar andare quella linea invisibile che mi collega agli altri. Il mondo sembra ridursi a questo, ad un flusso incessante di dati, a questa presenza che diventa una gabbia dorata, un'incatenatura sottile. Cosa siamo diventati? ... Viviamo nel cuore della più grande rete, eppure... Quanto restiamo noi stessi? Quanto di noi è davvero umano in un mondo che ci chiede di essere sempre presenti, sempre visibili, sempre a portata di clic? Ogni notifica è un battito di schiavitù. Ogni messaggio, ogni post che pubblichiamo, è una prigione in cui restiamo, senza riuscire mai a staccarci. Eppure non possiamo farne a meno. Perché restiamo...

La Verità e il Dolore

Posted on June 13th, 2003 at 4:51 PM | Tags: | 20 Comments
C’è una bellezza che non si vede, ma si sente. È quella che mi spinge a scrivere, a dare forma a ciò che altrimenti rimarrebbe chiuso dentro di me. Non è vanità, non è ricerca di approvazione. È necessità. Ogni parola è un pezzo di me, un frammento di un puzzle che non sarà mai completo, ma che racconta la storia di chi sono. Scrivere è un atto di coraggio. Mettersi a nudo, mostrare le proprie fragilità, le proprie paure. È un rischio, lo so. Ma è anche l’unico modo per sentirsi vivi, per dare un senso a questo caos che ci circonda. Le parole sono armi a doppio taglio: possono ferire, possono curare. Ma io non posso farne a meno. Sono il mio respiro, il mio rifugio, la mia ancora di salvezza. Mi chiedo spesso cosa resterebbe di me se non potessi scrivere. Se le parole mi abbandonassero, cosa rimarrebbe? Un guscio vuoto? Un’ombra? Forse. Ma anche nel silenzio più profondo, qualcosa continuerebbe a vibrare dentro di me. La necessità di comunicare, di condividere, di lasciare un segno. Scrivere è un atto di solitudine, ma anche un grido al mondo. Un tentativo di trovare un contatto, di creare un...

Confessioni tra le ombre

Posted on June 11th, 2003 at 5:54 PM | Tags: | 54 Comments
Un vuoto si insinua, silenzioso ma persistente, come un'ombra che non posso afferrare. Mi trovo a cercare una parte di me che sembra sempre sfuggire, una presenza che non riesco a trattenere. È una sensazione di incompletezza che mi accompagna, anche quando tutto sembra al suo posto. Cosa significa sentirsi incompleti? Non è solitudine, no. È un'assenza più profonda, una mancanza che non riesco a colmare nemmeno quando il mondo intorno a me prende forma. Mi chiedo se basti un sorriso, un gesto, una parola per fermare questa frana interiore, questa sensazione di essere sempre un passo indietro, incapace di abitare pienamente questo mondo. Eppure, appena penso di aver trovato un equilibrio, qualcosa mi sfugge, scivola via come sabbia tra le dita. È una ferita che non si rimargina, una cicatrice che porto dentro e che non guarisce mai del tutto. Come se non avessi mai conosciuto una vita senza questa lacuna. È lì, nella profondità di ogni mio pensiero, un'ombra che non posso toccare ma che sento sempre presente. Lo senti anche tu? Quella strana, fastidiosa sensazione che ci sfiora. Mi guardi, ti avvicini, ma non basta. Non è più come prima. Non è più quel legame che pensavamo...

Senza Respiro

Posted on June 7th, 2003 at 4:16 PM | Tags: | 28 Comments
Non so se sono le nuvole o la pioggia, ma oggi qualcosa dentro di me si è rotto. La giornata è iniziata come tutte le altre, il freddo di una mattina che ancora non sa di estate. Mi sveglio, la luce si fa strada nella stanza, e per un attimo il silenzio è così profondo che mi sembra di non respirare. È il momento giusto per essere sola, per stare un attimo con me stessa, prima che tutto inizi. La scuola è vicina, il suono della sveglia mi scuote, ma è un attimo. Scivolo fuori dal letto, la testa ancora ovattata dal sonno. Mi guardo allo specchio, ma non sono sicura di chi ci sia dietro quella faccia. Lungo il tragitto per la scuola, il mondo sembra distorto. C’è un’aria strana, una tensione che cresce. Non è il caldo che mi fa sudare, è qualcos’altro. Le voci dei compagni si mescolano, il frastuono mi fa sentire come se fossi sospesa, lontana. La scuola sembra più un rifugio che un luogo dove imparare. Ogni passo che faccio, ogni parola che sento, non mi appartiene davvero. Sono presente, ma in qualche modo distante. Poi arriva la campanella. È l’ora di uscire, ma...

Quiz #1

Posted on June 4th, 2003 at 12:36 PM | Tags: | 20 Comments
Ho pensato di condividere con voi una serie di risposte che non cercano di spiegare, ma di lasciare tracce, di restituire qualcosa che si muove dentro. La vita non è un elenco, non è un susseguirsi di punti fermi. È un flusso, una corrente che trascina e lascia segni sulla pelle, negli occhi, nei pensieri. 1. Mi chiamo Alice Nicole G. Non so se il mio nome racconti chi sono. Eclipse mi somiglia di più, Elis è solo un suono che scivola via veloce. 2. Vengo da Milano e Genova, ma non mi appartengono. Le città sono solo contorni, fondali di un teatro in cui mi sono trovata a recitare senza scegliere la parte. 3. Cancro ascendente Scorpione. Due vortici che si scontrano, si dilaniano, si ricompongono. L'acqua che scava la roccia, il silenzio prima della tempesta. 4. L'atletica e il web. Due mondi distanti, due velocità opposte. Il corpo che si muove, la mente che si disperde nel codice, nelle connessioni invisibili. 5. La paura più grande non è fallire, ma non provarci. Non svegliarmi una mattina e accorgermi di aver lasciato andare tutto. 6. Le ali della libertà. Un titolo che dice già tutto. Ci sono film che...

Una settimana da Dio

Posted on June 2nd, 2003 at 9:30 PM | Tags: | 52 Comments
Sono andata al cinema e il buio della sala ha fatto entrare un pensiero, un pensiero che non avevo chiesto, che mi ha colto senza preavviso. Il film che ho visto, Una settimana da Dio, ha fatto esplodere un senso di intensità che non sapevo nemmeno di cercare. È come se ogni respiro, ogni passo, ogni gesto, tutto quello che facciamo nella nostra vita, avesse improvvisamente un significato, una direzione. Una settimana, solo una settimana, per capire tutto, per riscoprire ogni cosa, ogni dettaglio che compone la nostra realtà. È strano come un film possa arrivarti così, come un colpo di vento che ti scuote senza chiedere permesso, senza preavviso. La sala era immersa nel silenzio, ma dentro di me, tutto stava parlando, tutto stava urlando. Non è il film in sé a colpirti, ma la sua capacità di essere uno specchio, uno specchio che ti riflette la realtà per quello che è. E quella riflessione non è bella, non è perfetta, non è la maschera dorata che spesso ci costruiamo intorno, ma è cruda, senza filtri. È un’immagine di ciò che siamo veramente. Non c’è nulla di superfluo, nessun abbellimento, nessuna vernice a coprire la verità che viene a...