Archive for February, 2003


I ricordi affiorano

Posted on February 27th, 2003 at 2:00 AM | Tags: | 30 Comments
Ci sono momenti che ti attraversano come un lampo, senza preavviso, e poi ti lasciano con una sensazione di vuoto, come se avessi perso qualcosa che non tornerà mai più. Rivedo gli album di foto, e le lettere ingiallite dalla polvere del tempo. Ogni immagine è un frammento di un passato che ora è solo un’ombra. Le risate di un’estate che non sapevo finisse mai, la sensazione di caldo sulla pelle e quel gusto di libertà che pensavo fosse eterno. Ma ora tutto sembra lontano, distante come una promessa che non ha mai trovato una casa. Sono lì, davanti a me, cristallizzati nella memoria, pronti a scivolare via se non li afferro con forza. Ma cosa resta davvero di quegli istanti che ho vissuto? Ogni volta che cerco di afferrarne uno, sembra che mi sfugga, e mi ritrovo a cercare di incastrare dei frammenti in un puzzle che non ha più un disegno. Non posso dimenticare le risate, le parole mai dette, i sogni che sembravano così reali, ma ora sono solo un’eco lontana che rimbalza nelle pieghe di una mente stanca. E ora? Ora non so nemmeno più come tornare a quelle emozioni. Ho perso ore a cercare di...

Amore che Respira

Posted on February 15th, 2003 at 10:41 PM | Tags: | 30 Comments
PARTE UNO. San Valentino, che ironia. Un giorno come tanti, un altro giorno come il giorno precedente, eppure la frenesia dei cuori rossi sembra distoglierci da ciò che davvero conta. Oggi, guardo la terra, e non vedo cuori disegnati su carta, non vedo rose rosse appoggiate su tavoli lucidi. Vedo crepe. Vedo fiumi che hanno smesso di scorrere come dovrebbero. Vedo un cielo che ha smesso di sorridere. L'amore, oggi, è consumato, svuotato. È diventato il paravento dietro cui ci nascondiamo, l’alibi perfetto per non guardare la verità negli occhi. Siamo in grado di esprimere amore, ma non siamo in grado di amare veramente la terra che ci ospita. E allora, mentre il mondo si ferma a celebrare un amore che non sa più di nulla, mi chiedo: che cosa ci stiamo perdendo davvero? Le vetrine brillano, le candele illuminano tavole imbandite, ma io non riesco a vedere il romanticismo. Non lo vedo nei regali che regaliamo a chi amiamo, ma non lo vedo nemmeno in quello che dovremmo custodire. Perché, nel bel mezzo di tutto questo, la terra, la nostra madre terra, è abbandonata a se stessa. Nessuno si ferma più a riflettere. Se guardiamo davvero, vediamo la sua...

San Valentino in solitudine

Posted on February 14th, 2003 at 4:00 PM | Tags: | 12 Comments
PARTE UNO. La luce di febbraio entra filtrando dalle tende. È un sabato, ma per me è solo un altro giorno. Il 14 febbraio, però, è diverso per chi lo celebra. Ci sono risate, cene eleganti, cuori di cioccolato, ma c’è anche il silenzio di chi non ha nessuno con cui condividerlo. Lo vedo scorrere, tutto questo rumore di amore che si riversa nelle strade, nei negozi, sulle pagine degli schermi. Il commercio ha preso il sopravvento, ha trasformato l’amore in una merce da vendere, da consumare velocemente. Non c’è niente di reale in tutto questo, non c’è nulla che resti. Eppure, è tutto ciò che conosciamo, ed è proprio lì che mi perdo. Mi guardo intorno. La mia casa è vuota, ma non è un vuoto che pesa. È una solitudine che respiro come l’aria fresca della mattina. Non mi manca nulla, non mi manca nessuno. In questo angolo di tempo, mi trovo. Le cose che mi circondano non mi chiedono nulla, non si aspettano nulla da me. Eppure, fuori c’è la folla che si ammasserebbe volentieri in un ristorante a mangiare un piatto che non sa nemmeno di loro, a ridere di qualcosa che non capiscono, a scambiarsi...

Un incontro inaspettato

Posted on February 12th, 2003 at 10:22 PM | Tags: | 24 Comments
La mia cioccolata calda tra le mani si sta facendo sempre più fredda. Il vapore, che prima saliva piano, ora è scomparso, lasciando solo una sensazione di vuoto tra il caldo del bicchiere e il gelo dell'aria che mi circonda. Il rumore della città sembra distante, come se fosse un'altra dimensione. I passi frenetici dei passanti si perdono in un angolo remoto della mia mente, e per un attimo sento il silenzio avvolgermi, farsi largo tra i pensieri, come un respiro che non si è mai fermato. Poi, lui appare. Un volto che non vedo da anni, uno di quelli che non sono né amici stretti né estranei, ma semplicemente compagni di un tempo che ora sembra altro, lontano. La sua figura si staglia contro la luce soffusa del caffè, come un'immagine sbiadita che ritorna all'improvviso, come una scena che non avevo più pensato di rivedere. Non ha bisogno di parole per farmi capire che è lui. Il suo sorriso mi colpisce, immediato, con quell’espressione che ti fa sentire a casa, come se il tempo non fosse mai passato, come se tutto fosse ancora fermo in quella sera di tanti anni fa. Ci guardiamo per un attimo, il mondo che...

L’Italia in Bilico, Ogni Giorno

Posted on February 11th, 2003 at 11:58 PM | Tags: | 82 Comments
L’Italia è sull’orlo di un precipizio. Ogni giorno, passo dopo passo, ci avviciniamo ad un punto di non ritorno, ma intorno a me la vita continua, apparentemente immutata. La gente vive, spera, ma in silenzio, nell’attesa di un cambiamento che non arriva mai. È come se ci fossimo persi, come se l'orizzonte fosse diventato un miraggio. Le strade sono un fiume di volti stanchi, segnati, che si mescolano in un flusso indifferente. Sono come me, eppure non sono come me. La crisi economica ci spinge a cercare di non pensare troppo, di non fare i conti con quello che non riusciamo più a cambiare. La politica? Le sue parole svaniscono nel nulla, disperse in un vuoto che nessuna promessa può riempire. Lo sguardo di chi mi passa accanto è perso nel futuro, ma il futuro sembra non esserci più. Le giornate si trascinano tra un’inquietudine e l’altra, mentre il peso della disoccupazione schiaccia, come un'ombra che si fa sempre più lunga. Le imprese chiudono, i posti di lavoro sono sempre più incerti, la paura diventa una compagna di viaggio quotidiana, difficile da sfuggire. Come si fa a vivere quando il pensiero di non riuscire ad arrivare a fine mese è...

Camminando verso l’ignoto

Posted on February 4th, 2003 at 9:30 PM | Tags: | 34 Comments
Cammino per le vie della città, senza una meta. Le luci dei lampioni disegnano ombre lunghe sull’asfalto, ma è dentro di me che la notte è più buia. Ogni passo sembra scandire un pensiero, una domanda che non ha risposta. Cosa voglio davvero dalla vita? Mi sento soffocata da un futuro che non conosco, come se camminassi su una corda tesa nel vuoto. «Sto seguendo il mio cuore o sto inseguendo aspettative che non mi appartengono?» Questo pensiero si insinua in me come un veleno lento. Non ho certezze, solo un mare di ipotesi che si infrangono una contro l’altra. Il mondo attorno a me scorre in silenzio, ma dentro, tutto è frenetico. Come se il mio cuore battesse in modo diverso, come se ogni battito fosse un segnale che non riesco a decifrare. A volte mi fermo a osservare le vetrine illuminate: negozi pieni di oggetti che sembrano promettere felicità. Ma io so che non è lì che troverò le risposte. Non sono una consumatrice di sogni prefabbricati. Quello che cerco non è un oggetto da acquistare, ma una verità da afferrare, eppure continuo a camminare, con gli occhi che guardano ma non vedono. Un vento gelido attraversa la...

Il prezzo dell’infinito

Posted on February 2nd, 2003 at 5:30 PM | Tags: | 60 Comments
Il cielo oggi è di un azzurro incantevole, immacolato, come se il mondo volesse darsi una pausa dalla tragedia di ieri. Ma il mio sguardo è inchiodato a quell'abisso azzurro, come se non potessi distogliere gli occhi da un qualcosa che mi chiama, mi sfida. Ieri il Columbia si è dissolto, un sogno in fiamme. E io sono qui, con il cuore pesante, la mente che corre tra le stelle e il respiro che sembra fermarsi ogni volta che penso a ciò che è stato perso: sette vite. Sette sogni. E nel vuoto che lasciano, mi trovo a chiedermi se davvero ne valga la pena. Ma la domanda resta sospesa. L'universo, indifferente e vasto, continua a osservare mentre noi tentiamo di piegare le sue leggi, come se potessimo domarlo. Non riesco a smettere di immaginare quei volti, quegli occhi pieni di speranza prima di salire a bordo. Cosa avranno provato in quei momenti finali? Forse una paura tremenda, ma anche una consapevolezza. L'orgoglio di aver scelto di sfidare l'impossibile. E il pensiero di quel momento in cui hanno capito che non sarebbero tornati... È una sensazione che mi paralizza, un peso che sento nel petto. Non siamo invincibili, nonostante la...