Posted on January 9th, 2003 at 5:30 AM | Tags: Poesia | 0 Comments
Un libro non è mai solo inchiostro e carta: è un urlo, un abbraccio, una ferita # Apro il libro come si apre una porta su un mondo sconosciuto. Le pagine scivolano tra le dita, ma ogni parola sembra pesare più di quanto possa sopportare. La mia mente si ribella, stanca, confusa, come un viaggiatore perso senza bussola. Provo a concentrarmi, ma le frasi si spezzano, si perdono nel vuoto. «Perché è così difficile?» mi chiedo, fissando quelle righe che sembrano sfidarmi. Ogni tanto alzo lo sguardo al soffitto, cercando una risposta che non arriva mai. Mi ostino a leggere, ma la mia mente fugge altrove. Forse è la stanchezza, forse è quella sensazione di lotta impari contro il tempo e le aspettative. Eppure, dentro di me, c'è un desiderio ardente: capire, imparare, far mio quel sapere che sembra così lontano. «Shakespeare si sarà sentito così davanti alla sua penna?» penso con un sorriso amaro. Lui, maestro delle emozioni, avrebbe trovato un modo per far cantare anche le parole più banali. Io, invece, mi sento come una comparsa smarrita su un palcoscenico troppo grande. Mi alzo, cammino per la stanza, parlo da sola. Provo a leggere ad alta voce, modulando...
Posted on January 8th, 2003 at 5:30 AM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Ci sono risvegli che non accettano compromessi: ti afferrano, ti scuotono, ti costringono a guardarti dentro # La sveglia urla con una violenza che non le appartiene. È il giorno? È ancora notte? Il tempo, questa mattina, è solo un'illusione. Il buio fuori dalla finestra non offre risposte. Mi alzo come un automa, sentendo un vuoto nel petto che si agita come un mare in tempesta. Ogni respiro è un richiamo a una realtà che rifiuto di affrontare. Mi trascino verso il bagno, osservando la mia immagine riflessa nello specchio: «Chi sei oggi?» Lo chiedo, ma la risposta non arriva. È solo uno sguardo stanco, gonfio, pieno di domande che non oso pronunciare ad alta voce. Sento il peso di mille scelte non fatte, di promesse non mantenute, di sogni abbandonati al primo ostacolo. Il caffè borbotta nella caffettiera, la sua voce familiare un'ancora fragile in questo turbine di caos interiore. Ogni sorso è un atto di ribellione contro la stanchezza, un piccolo trionfo contro l'abbandono. Ma mentre il liquido scuro scorre nella mia gola, sento che non basta. Fuori, la città si risveglia lenta. Le luci si accendono una dopo l'altra, come stelle in un cielo urbano. «Eppure, qualcosa...
Posted on January 7th, 2003 at 6:00 AM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Eccomi, di nuovo, nel mio angolo disordinato, mentre il silenzio della notte riempie la stanza. Il caos regna tra pile di libri, fogli sparsi e il mio vecchio computer che, sebbene traballi, è ancora lì, pronto a rispondere ai miei comandi. La luce fioca della lampada illumina a malapena la scrivania. Ma è il rumore dello zapping a tenere compagnia a questa solitudine: la mia TV, un relitto degli anni ‘90, è ancora acceso. Il telecomando è tra le mani, e il dito scivola su e giù come una marionetta. Sono sveglia. Sì, sveglia, eppure il sonno è ad un passo. Perché questa volta non c'è studio, non c'è lavoro. C'è solo la volontà di ridere. Perché a volte, una risata è tutto ciò che ci serve per dimenticare il peso della vita. Come mai non riesco a spegnere la TV? Domani sicuramente mi sveglierò tardi. Ma lo so, non è vero. Lo so, lo so, lo so. La scuola, quella dannata scuola, mi attende. La sveglia suonerà prima che io possa staccarmi dal mondo in bianco e nero di quei film che mi fanno ridere fino alle lacrime. Eppure, questo è l'unico momento in cui posso respirare senza paura....