Archive for January, 2003


Svegliarsi nel caos oscuro

Posted on January 8th, 2003 at 5:30 AM | Tags: | 18 Comments
Mi sveglio di soprassalto, il cuore che batte come un tamburo impazzito. Il buio della stanza mi avvolge, un manto pesante che sembra soffocarmi. Respiro profondamente, cercando di calmare il tumulto dentro di me. Le ombre danzano sulle pareti, proiettate dalla luce fioca che filtra attraverso le tende socchiuse. Mi alzo lentamente, i piedi nudi che toccano il pavimento freddo. Un brivido mi percorre la schiena, ma non è solo per il freddo. Cammino verso la finestra, le gambe pesanti come se fossero di piombo. Apro le tende con un gesto brusco, quasi rabbioso. La città si estende davanti a me, un mare di luci che pulsano nella notte. Mi chiedo quante vite si stanno svolgendo là fuori, quante storie si intrecciano senza mai incontrarsi veramente. Mi sento sola, terribilmente sola, in mezzo a questa moltitudine di esistenze. Il silenzio della notte è rotto solo dal ticchettio dell'orologio sul comodino. Ogni secondo che passa sembra un'eternità. Mi volto verso lo specchio appeso alla parete. Chi è quella donna che mi guarda con occhi stanchi e spaventati? Non la riconosco più. Dove sono finiti i miei sogni, le mie ambizioni? Sembrano essersi dissolti come nebbia al sole. Mi trascino in cucina,...

Pensa, Ridi, Sogna, Affronta

Posted on January 7th, 2003 at 6:00 AM | Tags: | 10 Comments
Sono sveglia, ma non del tutto. Il mio angolo disordinato mi accoglie con la solita confusione, tra libri sparsi, fogli che raccontano pensieri incompiuti, e il mio vecchio computer che ogni tanto si ferma, ma è ancora lì, come un vecchio amico che non tradisce mai. La lampada emette una luce fioca, quasi rassegnata, che accarezza la scrivania. Mi sembra che tutto, in questo angolo, si stia arrendendo alla notte. Eppure, in questo buio, c’è qualcosa che continua a pulsare. Non è paura, non è ansia, è solo il rumore dello zapping, che riempie il vuoto. La TV, reliquia degli anni ’90, è ancora accesa. Scivolo con il dito sul telecomando, ogni tasto un altro salto nel buio. Non c’è nulla di interessante, ma il gesto è automatico, la mente si aggrappa a quel rumore che riempie l’aria. Sono sveglia. Eppure il sonno è così vicino, così facile da raggiungere. Ma lo so, domani sarà un’altra giornata, un’altra corsa contro il tempo. La sveglia suonerà presto, troppo presto. La scuola mi aspetta, il mondo fuori non si ferma mai. Eppure, non riesco a spegnere la TV. C’è qualcosa in quelle immagini che mi fanno ridere, che mi fanno dimenticare il...