Posted on February 14th, 2002 at 12:31 AM | Tags: Esperienze | 0 Comments
L’amore, quello vero, non ha bisogno di occasioni per brillare. Ma allora, perché alcune scintille si spengono prima ancora di accendersi? San Valentino. La festa degli innamorati. Ma per me, è sempre stato il giorno dei cuori spezzati, delle promesse infrante, dei silenzi che pesano come macigni. È il 2002, e mentre il mondo si prepara a celebrare l'amore con cene romantiche e fiori, io ricordo un San Valentino di tanti anni fa. Mi rivedo seduta accanto a mia madre in un ristorante elegante. L'ambiente è sofisticato, con camerieri che si muovono con grazia tra i tavoli e un lieve sottofondo di pianoforte. Ma noi non siamo lì per festeggiare. Siamo lì ad aspettare. Aspettare mio padre. Un’attesa che sapevamo vana. L’orologio scandisce il tempo come un giudice impietoso. «Forse arriverà.» Ma nel profondo, sapevamo entrambe che non sarebbe venuto. L’atmosfera attorno a noi brillava di luci soffuse, ma ogni minuto trascorso insieme in quel ristorante sembrava accentuare il buio di un’assenza che non poteva essere riempita. Mia madre sorrideva, ma era un sorriso forzato, fragile. Io, piccola e ingenua, cercavo di trattenere le lacrime, di non farle vedere che anche io avevo capito. E in quel momento, tra il...
Posted on February 12th, 2002 at 4:30 PM | Tags: Equazioni | 0 Comments
La mia immagine riflessa non mente, ma mi sfida. Mi guarda e aspetta che io decida se fuggire o restare # «Mi rendo conto di tutto». Questa frase risuona nella mia mente, come un tamburo che non smette di battere. Forse è questa la cosa peggiore: realizzare ogni dettaglio, ogni errore, ogni possibilità mancata. È un riflesso continuo, come uno specchio che restituisce un'immagine deformata e amplificata di ciò che sono. Quando è iniziato tutto questo? Quando ho cominciato a scrutarmi così da vicino, a mettere ogni mia azione sotto una lente d'ingrandimento? Forse è colpa di questa frenesia moderna, di questa corsa incessante verso il nulla. O forse è solo il prezzo della consapevolezza. Sento il peso di ogni pensiero, di ogni scelta. Come se vivere fosse diventato un esercizio di precisione matematica, un'equazione in cui ogni variabile deve trovare il suo posto. Ma cosa succede quando i numeri non tornano? Quando la soluzione non esiste? La pressione è ovunque. La società ci osserva, ci giudica, ci confronta con standard irreali. Non siamo mai abbastanza. Non abbastanza veloci, non abbastanza brillanti, non abbastanza perfetti. È come essere intrappolati in un labirinto dove le pareti si chiudono lentamente. Mi perdo...
Posted on February 5th, 2002 at 7:10 PM | Tags: Rivoluzione | 0 Comments
Ci insegnano a seguire mappe, ma chi traccia davvero i confini del nostro cammino? # Mi dicono che la vita sia lineare, un percorso dove ogni curva è calcolata e ogni bivio ha una chiara indicazione. Ma quando guardo intorno, vedo solo nebbia. Mi dicono che sia facile: segui le regole, mantieni il passo, non uscire dalla fila. Eppure, c'è qualcosa di profondamente sbagliato in questa pretesa di ordine. «Sii te stessa» mi dicono. Ma lo stesso giorno mi ricordano di non essere troppo me stessa. La società non accetta facilmente chi non si adatta. E così, cammino su una corda sottile, cercando di bilanciare ciò che voglio e ciò che mi chiedono. La scuola mi insegna che il successo è nei numeri, nei voti, nei premi. Ma nessuno mi ha mai spiegato cosa significhi davvero vincere. Forse non si tratta di superare gli altri, ma di sconfiggere il mio stesso timore di fallire. Mi dicono che il mondo è un luogo di opportunità, e che tutto è possibile se ci impegniamo abbastanza. Poi, accendo la televisione e vedo guerre, fame, ingiustizie. È questa l'opportunità di cui parlano? O sono solo parole vuote, lanciate come polvere negli occhi di chi...