Archive for July, 2001
Posted on July 21st, 2001 at 6:52 AM | Tags: Rivoluzione | 0 Comments
PARTE UNO. PARTE DUE. PARTE TRE. La città di Genova, quella che un tempo era viva, piena di storie da raccontare, è un corpo mutilato, ridotto a rovine. Le strade non sono più quelle che conosco. Non sono più quelle in cui ho camminato, respirando il sale del mare e il calore dei vicoli. Ora sono una ferita aperta, una cicatrice che il tempo non cancellerà. La polvere è ovunque, il fumo avvolge tutto come una coperta pesante. L’odore di bruciato mi entra nelle narici, e mentre mi alzo dal letto, so che non posso scappare. So che qualcosa di grande è accaduto, qualcosa che cambierà tutto. Il suono delle sirene mi arriva lontano, come un’eco che non riesce mai a spegnersi. Non so dove sia cominciato, ma è stato un incendio che ha divorato l’anima della città. I manifestanti hanno acceso il fuoco, ma non è solo un fuoco che brucia materiali. È un fuoco che brucia la speranza, la fiducia. Brucia un sogno, quello che pensavamo potesse essere il riscatto. Genova doveva essere la città dove i leader mondiali si sarebbero incontrati, si sarebbero confrontati per trovare soluzioni. Doveva essere il punto di partenza per qualcosa di nuovo....
Posted on July 20th, 2001 at 8:15 PM | Tags: Rivoluzione | 0 Comments
PARTE UNO. PARTE DUE. Ci sono giorni che non passano, che non vanno mai via, che restano incollati alla pelle, nel cuore, nei ricordi. E il 20 luglio 2001 è uno di quei giorni. Un ragazzo muore, Carlo Giuliani, ma non è una semplice morte. È un atto che grida, che ci sfida. Ed io non voglio nascondere la realtà dietro un velo di pietismo. Non voglio ridurre la sua morte ad una favola di innocenza, perché non era innocente. Era lì con l'estintore in mano, pronto a lanciare l'oggetto contro le forze dell'ordine, pronto a diventare parte di quella follia collettiva che si è scatenata a Genova. Non era il simbolo della protesta pacifica, non era il martire del popolo. Era un ragazzo, come tanti altri, spinto dalla rabbia, dalla frustrazione, da un sistema che non lo ascoltava. Ma la violenza non può mai essere la risposta. E nemmeno la giustificazione. La polizia, sì, ha sparato. Ha sparato troppo in fretta, senza ragionare. Ma è il gioco della violenza che ha preso piede. Il gioco della reazione immediata, senza riflessione, senza un attimo per fermarsi. E il risultato è una morte. La morte di un giovane, ma anche la...
Posted on July 20th, 2001 at 7:00 PM | Tags: Rivoluzione | 0 Comments
Mi sveglio, e il cielo è ancora grigio. Non sono a Genova, non ora, ma ogni immagine che arrivo a vedere da lontano mi scivola sotto la pelle come il freddo di un mattino senza sole. Lo so che qualcosa sta accadendo. La città, quella città, è un campo di battaglia, ma non lo capisco ancora davvero. Non lo so ancora. Le strade di Genova sono invase da un caos che sembra avere vita propria, e tutto intorno a me, qui, a Loano, è distante, ma vicino come un’ombra che si fa strada attraverso il mio sguardo. Il rumore mi entra nella testa, una scossa che si fa largo tra i pensieri, tra il sonno che non se ne va. Non ho ancora visto nulla di ciò che accadrà, ma lo sento, è nell’aria, come il presagio di una tempesta che non si può fermare. La paura è più concreta di qualsiasi immagine, è una sensazione che cresce, che mi fa stringere i denti, ma è come se avessi la consapevolezza che ogni passo che faremo ora cambierà qualcosa. Le immagini di Genova sono già dentro di me, senza che io le abbia davvero viste. Sono nella testa dei telegiornali,...
Posted on July 19th, 2001 at 6:00 AM | Tags: Rivoluzione | 22 Comments
#vortice. Mi sveglio, ma il sonno non vuole lasciarmi. È come se il mondo stesse respirando con me, lentamente, come se ogni battito fosse un respiro che non finisce mai, eppure c'è qualcosa nell'aria che mi fa sentire il peso di un attimo che sta per arrivare. Oggi è un altro giorno che non posso ignorare, eppure è come se già sapessi che non sarà come gli altri. Genova. Il G8. E io sono qui, a Loano, lontano da quella città, ma nel mio corpo, la distanza sembra annullarsi, sembra che la città stessa stia respirando dentro di me. I potenti sono in viaggio, i “potenti” del mondo, e si preparano a scendere in una Genova che, già da giorni, è stata trasformata in una fortezza. Come se l'incontro tra queste menti illuminate fosse la salvezza di tutto ciò che crolla. Mi chiedo, però, cosa aspettano davvero? Cosa sta per accadere in quella stanza chiusa, in quel teatro in cui le promesse si mescolano con il fumo dei sigari e il rumore delle monete che tintinnano nei loro vestiti impeccabili. Ma chi sono, questi potenti? Lo so, lo sappiamo tutti: sono quelli che non sentono il nostro respiro, che non...
Posted on July 8th, 2001 at 11:00 PM | Tags: Poesia | 50 Comments
Il sole si insinua tra le tende di lino bianco, accarezza il pavimento di legno e gioca con le ombre degli oggetti sparsi sul tavolo. Mi sveglio con un respiro profondo, quel tipo di respiro che sembra voler inghiottire l’aria e il mondo insieme. Fuori, il mare canta la sua solita canzone, ma oggi sembra diversa, più profonda, più urgente. C’è qualcosa nell’aria, qualcosa che non so nominare ma che sento scorrere sotto la pelle, come un brivido che non vuole andarsene. Mi alzo e apro la porta della terrazza. Il vento ha un odore salato, familiare, eppure oggi mi sembra nuovo, come se stesse cercando di raccontarmi un segreto. Il caffè borbotta pigro nella moka; il suo aroma si mescola con quello del mare, creando un’alchimia che mi avvolge e mi trattiene. Bevo il primo sorso, amaro e caldo, e chiudo gli occhi. È così che mi sento oggi: amara e calda, come il caffè. M. è già lì, seduta sul bordo della terrazza, con le gambe che penzolano nel vuoto. Sorride, ma il suo sorriso è appena accennato, come se fosse un riflesso di qualcosa di lontano. Il blu dei suoi occhi cattura la luce del mare e...