Archive for March, 2001


Un’assalto familiare alla politica

Posted on March 30th, 2001 at 5:00 PM | Tags: | 10 Comments
La guerra dei nervi e delle Idee: un’osservazione da casa # Sono passate solo poche ore dall’ultima battaglia familiare riguardante le elezioni, e già mi sento come se fossi in un’arena di wrestling politico. Mia madre, con la sua schiera di statistiche e opinioni inarrestabili, si scontra con mio nonno, il gran maestro del sarcasmo politico. Ed io? Sono semplicemente una spettatrice di questa commedia tragica e comica, bramosa di vedere chi avrà la meglio nella prossima scaramuccia verbale. La scena è sempre la stessa: il tavolo della cucina si trasforma in un campo di battaglia, e la discussione diventa un vero e proprio sport da contatto. Mia madre si lancia in un monologo appassionato, le sue parole sono armi affilate, e ogni statistica che presenta è un colpo ben assestato. Mio nonno, dall’altra parte, con un sorriso sornione e una battuta pronta, smonta ogni argomento con la precisione di un chirurgico sarcasmo. L’atmosfera è densa di tensione, come se ogni frase potesse scatenare una tempesta. Il caffè nella mia tazza si è raffreddato, ma non me ne accorgo. Il rumore delle loro voci, la loro energia, il ticchettio delle posate sul piatto, tutto sembra fondersi in un unico, incessante...

Il Giorno in Cui Il Mondo Crolla

Posted on March 25th, 2001 at 5:00 PM | Tags: | 20 Comments
Il Giorno in Cui Tutto Cambia: Il Terremoto della Mia Infanzia # Ricordo quel giorno, ma non è facile farlo. Avevo sette anni, ma sembra una vita intera fa. Non è stato un giorno come gli altri, eppure c'era una calma inquietante in quello che stava succedendo, come se il mondo stesse cambiando senza chiedere permesso, senza avvisarmi. Non c'era pioggia, ma sarebbe stato più facile se ci fosse stata, se almeno il cielo avesse condiviso il dolore che sentivo. Invece, c'era solo il rumore della TV in sottofondo, che sembrava voler far sparire il resto, quel resto che non riuscivo a ignorare, a fermare. La voce di mia madre, che rompeva ogni silenzio con urla che non avevo mai sentito, e lui... lui che l'afferrava per il collo, come se volesse strangolare non solo lei, ma anche tutto ciò che eravamo. Quel gesto, quella violenza, non l'ho mai dimenticata. Non c'era sangue, ma c'era un dolore così tangibile che ho sentito di non poter più respirare, di non poter più essere al sicuro, di non avere più un posto dove rifugiarmi. Io, fragile come un fiore, che non sa dove andare, mi rannicchiai dietro il divano, sul pavimento. La...

Il Perdono, un Sogno Impossibile

Posted on March 18th, 2001 at 2:16 PM | Tags: | 10 Comments
Domenica mattina. L'aria è umida, la luce filtra tra le tende, ma non riesce a spezzare il grigio che copre tutto. Sento il rumore dei passi di qualcuno che si avvicina, la porta che si chiude dietro di me. Il profumo di cera bruciata, l’odore di incenso che avvolge il corpo. Mi siedo, il banco duro contro la schiena. La voce del sacerdote si fa sentire, leggera, ma decisa, quasi come una melodia che non riesce a risuonare fino in fondo. Parla di perdono. Non lo sento subito, non mi arriva subito. C’è qualcosa che mi sfugge, come se le sue parole fossero fatte di una sostanza che non mi appartiene. Forse il perdono è una cosa troppo grande per essere compresa senza il dolore giusto, o forse non c'è niente da capire. Il suo viso è serio, ma i suoi occhi non brillano. È come se ogni parola fosse pesata, come se ne avesse parlato già troppe volte, come se avesse dato tutto di sé senza ricevere nulla in cambio. Ed io, seduta lì, non so se il perdono esiste davvero o se è solo un concetto che si aggira nell'aria, come una nuvola di fumo che non lascia...

Zena… Lieve oscurità

Posted on March 14th, 2001 at 2:00 PM | Tags: | 24 Comments
Sono seduta davanti a questa grande finestra, un angolo di silenzio e luce nella casa di mio padre a Genova. Ogni volta che vengo qui nei week-end, è come se mi ritrovassi nel mezzo di un dramma, una pièce teatrale in cui il palcoscenico cambia continuamente, e io sono sempre un po’ in ritardo, un po’ fuori posto. Ma oggi, i raggi del sole primaverile si posano sulla mia pelle con una delicatezza quasi inquietante, come a cercare di dirmi qualcosa che, forse, ancora non comprendo. Il rumore del mare che arriva da lontano, ovattato dalla distanza, mi riempie le orecchie e mi fa sentire come se fossi nel cuore di una tempesta silenziosa. C’è qualcosa nell’aria, nell’odore di salsedine che entra dalla finestra, che mi parla di una verità che sfugge. Come se, in qualche modo, la realtà stesse cercando di avvolgermi, di prendermi per mano, ma senza voler svelarsi completamente. Non so cosa mi stia accadendo, ma ogni volta che sono qui, tutto sembra rallentare, ogni pensiero diventa più denso, come se il tempo stesso si facesse più solido, più difficile da attraversare. Le ombre che si allungano sul pavimento di legno chiaro sembrano fare il loro gioco,...

La trappola del tempo perduto

Posted on March 5th, 2001 at 4:00 PM | Tags: | 18 Comments
#Vortice. L’ora sembra dissolversi, come un sogno che non ha mai preso forma, e il tempo sfugge tra le dita come sabbia sottile. Non so che ora sia, ma so che ogni attimo che passa sembra moltiplicarsi, crescere, come se l’ora che precede non avesse mai avuto un senso. C’è qualcosa di inquietante in questo, come se il mondo intorno a me si fosse fermato per un momento, eppure tutto continua a girare, a scivolare via. Mi sento come il coniglio bianco nel libro di Alice, che corre senza mai arrivare, che vive in una continua promessa di “già troppo tardi”. Ogni passo che faccio è come un salto nel vuoto, senza direzione, ma con l’urgenza di non perdere la prossima svolta, di non sfuggire alla trappola del tempo perduto. Gli altri parlano, ma non riesco a capire il senso delle loro parole, come se fossero ancorate a un tempo che non mi appartiene. Le loro voci risuonano lontane, come se provenissero da un altro spazio, da un altro momento. La mia mente è confusa, ed ogni suono, ogni rumore, mi sembra parte di una realtà che non riesco a toccare, come se stessi osservando il mondo da una finestra...