Posted on January 31st, 2000 at 10:33 PM | Tags: Rivelazioni | 24 Comments
Ogni volta che ascolto notizie come queste, c’è una fitta che mi travolge, come se un pezzo di me stesso cadesse nel vuoto insieme a quella notizia. L’aereo. Ancora un aereo. Il volo 261 della Alaska Airlines. Ogni parola del giornalista è un colpo secco che mi fa tremare, un taglio profondo. "Un incidente aereo, al largo delle coste della California." Ottantotto vite. Ottantotto destini bruciati nell’inferno di un istante. Un battito di ciglia e il mondo si spezza. Mi sembra impossibile non sentire quel peso, non pensare a chi si è trovato a bordo. Non posso non immaginare le loro ultime ore, le loro speranze e sogni che volavano insieme a loro, puri e immacolati, prima di essere strappati via. Quell’innocenza del volo, come se il cielo fosse uno scrigno di possibilità, ma oggi quel cielo è diventato il carnefice. Il pensiero corre subito a chi resta. Ai familiari che non avranno mai più i loro cari, ai cuori spezzati che non troveranno mai una pace vera. Perché, mi chiedo, perché? Perché proprio loro? Ricordo quel volo che ho fatto anni fa. Un piccolo velivolo, l’aria gelida e il cielo che sembrava minacciarci da ogni parte. La tempesta che...
Posted on January 2nd, 2000 at 11:36 PM | Tags: Equazioni | 32 Comments
Riflessioni sotto la Luce del Nuovo Millennio # DUE gennaio del 2000. l freddo di gennaio taglia l’aria come un coltello, pungente, implacabile. Ma è proprio in questa morsa di gelo che mi sento più viva, come se ogni respiro fosse un atto di resistenza. Il buio della notte è assoluto, ma le luci delle strade, ovattate, creano una realtà che sembra surreale, sospesa in un tempo che non appartiene né al passato, né al futuro. È come se il mondo si fosse fermato, in attesa di qualcosa che ancora non so definire. Eppure, c’è una forza che mi spinge a camminare, a non fermarmi. Le strade sono deserte, ma c'è qualcosa di familiare nel silenzio che mi circonda. Ogni passo mi avvicina alla consapevolezza che il duemila non è solo un numero, ma un confine, una soglia che separa un’epoca da un’altra. E io, qui, nella città addormentata, mi trovo tra il passato e il futuro, a camminare nel presente che mi sfugge, che mi sfida. Lo incontro, il senzatetto. Mi sorride. È un uomo che ha perso tutto, tranne la sua dignità. Ci parliamo. Parliamo di vita, di sogni che si frantumano e di sogni che invece riescono...
Posted on January 1st, 2000 at 1:00 PM | Tags: Celebrazioni | 30 Comments
Un nuovo capitolo sta per iniziare, tra l'incertezza del domani e la certezza che tutto cambierà # È come un respiro che trattieni da troppo tempo e finalmente lasci andare. Non ci sono parole, solo un battito. Un battito che si fa largo, timido ma potente. È il suono del primo giorno dell’anno 2000. Un battito che scivola tra le pagine bianche, quelle vuote, che chiedono di essere scritte, ma non per forza da me. Forse è il battito del mondo, che ha appena iniziato a battere su un ritmo nuovo, sul filo di un’aspettativa che non ci ha mai abbandonato. È il primo gennaio, ma è come se fosse ieri. Il tempo sembra dilatarsi e contemporaneamente sgretolarsi. Le previsioni parlano di catastrofi tecnologiche, di fine di un’era. Di un “bug” che avrebbe distrutto il nostro mondo digitale. Eppure, la notte è passata senza drammi. La stella più grande della nostra paura ha semplicemente fatto il suo giro e, come una magia, siamo ancora qui. Ed è proprio questo, il punto. Siamo ancora qui. E ora, in questo attimo, mentre il sole filtra dalle tende e il mondo fuori sembra respirare lentamente, mi sento invadere da una sensazione che è...