Archive for August, 2003
Posted on August 10th, 2003 at 11:30 PM | Tags: Memoria | 20 Comments
C'è una notte che ha il potere di fermare il tempo. Una notte che ti fa sentire piccola e allo stesso tempo parte di qualcosa di così grande che ti fa tremare le mani. San Lorenzo è la notte in cui il cielo sembra cadere. È la notte in cui tutto è possibile, tutto è sospeso. Una volta, tanto tempo fa, un uomo morì per portare la luce agli altri, e quella luce divenne la stella che ora ogni anno brilla in cielo, a ricordarci che il sacrificio non è mai vano. Il martirio di San Lorenzo, quello che sembrava la fine, divenne la sua vera vita. Il suo corpo bruciò su una graticola, ma le sue stelle caddero in cielo, e quel fuoco che arse la sua carne è la stessa fiamma che ci attraversa ancora oggi, ogni 10 agosto. Lo sapevo, quando guardavo il cielo la scorsa notte, che non c'era solo la scia di stelle. Non c'era solo il mio cuore che batteva forte, un battito che sentivo tra le costole, che sussurrava il nome di quel martire, di quell'uomo che, pur di non rinunciare a ciò che era, si lasciò consumare dal fuoco, che alla fine...
Posted on August 4th, 2003 at 2:00 AM | Tags: Poesia | 12 Comments
PARTE DUE. Ogni parola sussurrata nel silenzio di una telefonata è un mondo che si rivela. Ogni respiro, ogni singola vibrazione della linea sembra scavare in me, come se volesse strappare via un pezzo della mia pelle, della mia essenza. Un coraggio che non sapevamo di avere si nasconde dietro il tremore delle dita, dietro il battito del cuore che non si ferma mai. È come se il mio corpo sapesse qualcosa che la mente non riesce a comprendere. Eppure, mentre il cellulare vibra nelle mani, non posso fare a meno di sentire quella morsa dentro, quel peso che cresce dentro il petto e mi schiaccia. La chiamata è quella che temo da giorni, quella che mi tormenta anche quando non la aspetto. È quella chiamata che ci spinge, che ci fa inciampare nella realtà, facendoci vedere, forse, qualcosa che non volevamo mai vedere. Non voglio rispondere, non sono pronta. Ma le dita tremano e l’accetto, senza nemmeno pensare. E quando la voce che sento dall’altra parte del filo è così calma, troppo calma, mi perdo in essa. È come un abbraccio che mi arriva, delicato ma così forte. «Ciao» dice, con una dolcezza che mi fa male. Mi fa...
Posted on August 2nd, 2003 at 3:00 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Chiunque ti dica che il dolore si possa spegnere, non ha mai sentito il suo peso # Il dolore non si spegne, lo sanno tutti quelli che lo hanno vissuto. Non esistono interruttori che possono fermarlo. Ma c'è chi te lo dice, lo promette, come se fosse una via d'uscita, un trucchetto per fare sparire quella sensazione, quel peso che ti schiaccia, che ti fa tremare. No, non ci sono scorciatoie, non ci sono risposte facili. Il dolore è lì, sordo, insistente, come una cicatrice che non guarisce mai del tutto. E chiunque ti dica che può passare, che si può dimenticare, è perché non ha mai davvero sentito il suo peso. Il cellulare è spento. Non lo sento. Lui non c’è. Non c’è più, o forse è sempre stato lontano. La distanza, quella vera, non è mai solo geografica. Ecco, la mente corre, come sempre. E io so bene che non dovrei pensarci, non dovrei. Mi dico, non pensarlo, non farlo, non cedere. Ma come si fa a non pensare, quando la mente è una ruota che gira, incessante, senza fine? E il cuore, quel cuore che batte, non sa dove andare, come se avesse perso la strada. Eppure...
Posted on August 2nd, 2003 at 1:00 AM | Tags: Rivelazioni | 10 Comments
PARTE UNO. Mi sveglio nel buio, come se il silenzio mi avesse avvolta, come un manto pesante che non lascia respiro. Non c'è luce, non c'è suono, solo il battito del cuore che pulsa nel petto, così forte che mi sembra di sentirlo nelle ossa. Come se avessi dimenticato come respirare, come se il mondo si fosse fermato e io fossi rimasta bloccata nel vuoto, sospesa, senza direzione. Il buio non è mai stato così denso, eppure non smette mai di pesare. Mi sveglio al buio, e il mio corpo sembra essere l'unico luogo dove il tempo non passa. Le emozioni non si fermano. Sono come fiumi in piena, che scorrono senza tregua, senza che io possa fermarli. Le parole restano in silenzio, in un angolo remoto della mente, ma non cessano di urlare. Mi sembra di essere in balia di qualcosa che non controllo, qualcosa che non posso fermare. Il cuore mi si strappa, mi fa male. È una sensazione fisica, una presenza dentro che non riesco a scacciare. La mia mente è affollata, troppo affollata per cercare un pensiero che faccia luce, per mettere ordine. Ogni pensiero è un altro ingranaggio che si aggiunge a una macchina che...
Posted on August 1st, 2003 at 10:30 AM | Tags: Rinascita | 18 Comments
La vita non ti avvisa mai. Ti attraversa, ti colpisce, ti lacera senza preavviso, senza un segnale. E quando accade, non c'è un modo per difendersi. Non puoi prevederlo, non puoi evitarlo. Ti scava dentro come una lama sottile e silenziosa, lasciando solo il vuoto e la consapevolezza di non essere mai davvero preparata. Ti guardi intorno, cerchi un appiglio, un indizio che possa spiegare il momento esatto in cui tutto è cambiato, ma non lo trovi. Perché non c'è. Ci camminiamo accanto ogni giorno, illudendoci che il controllo sia reale, che basti prevedere, pianificare, evitare gli ostacoli per restare in piedi. Ma poi accade. In un gesto. In una parola non detta. In un battito di ciglia. Quel giorno, con T., credevo di avere tutto sotto controllo. Le strade affollate, il frastuono del traffico, le voci confuse della città: tutto si dissolveva sullo sfondo, come una nebbia sottile che avvolge ogni cosa. E dentro di noi, solo la certezza di quel momento, la convinzione che nulla potesse spezzarlo. Ma il cielo grigio ci ha traditi. Ci ha lasciati esposti, fragili, impreparati. Non c'è stato un avviso, non c'è stato un presagio. Solo un istante che si spezza, un equilibrio...